Speciale Olimpiadi 2024

La rivolta degli atleti: “Io lì dentro non ci nuoto”, Le gare nella Senna sono a rischio

Le proteste degli atleti, preoccupati per la loro salute e le condizioni logistiche, mettono in luce le difficoltà che stanno segnando l’organizzazione di questi Giochi Olimpici. Le tensioni sono alte e la situazione richiede interventi rapidi ed efficaci per garantire il regolare svolgimento delle competizioni e la sicurezza degli atleti.

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    Le Olimpiadi di Parigi 2024 in queste ore si trovano alle prese con la grana Senna. Il fiume pur avendo avuto affrontato negli ultimi mesi un massiccio intervento di bonifica per eliminare l’inquinamento da colibatteri presenti nelle sue acque, dopo le piogge dei giorni scorsi è di nuovo impraticabile. Se ne sono accorti gli atleti e gli organizzatori. Ma la Senna non è l’unica grana per il comitato olimpico parigino. Gli atleti infatti sono alle prese con una serie di problemi e polemiche che stanno mettendo a dura prova i rapporti con gli organizzatori. Oltre la Senna nelle scorse ore sono stati denunciati numerosi disagi nel Villaggio Olimpico.

    Inquinamento della Senna

    Il triathlon, uno degli eventi in programma, potrebbe essere a rischio a causa dell’alto livello di Escherichia coli nelle acque del fiume. I valori attuali sono circa il doppio rispetto ai limiti consentiti dal regolamento del triathlon (1.000 unità/100 ml). Le piogge della sera dell’inaugurazione delle Olimpiadi e quelle successive, hanno aggravato la situazione, portando a un accumulo di scarichi che hanno contaminato ulteriormente il fiume. La “familiarizzazione” degli atleti con il fiume è stata annullata perché i valori di inquinamento non erano a norma.

    Monitoraggio continuo

    Il presidente della Commissione Medica di World Triathlon, ha dichiarato che si riuniranno ogni giorno all’alba per valutare la situazione. Se i livelli di inquinamento non scenderanno, le gare di nuoto potrebbero essere sostituite solo con ciclismo e corsa, escludendo il nuoto. La balneabilità della Senna, un progetto che ha richiesto un investimento di 1,4 miliardi di euro, è stata una delle promesse chiave dei Giochi.

    Problemi nel Villaggio Olimpico

    Il Villaggio Olimpico non sembra offrire condizioni ideali per gli atleti. Tra le lamentele ci sono la carenza di proteine al buffet, lunghe file per le navette e continui guasti agli ascensori, che costringono gli atleti a salire fino a nove piani a piedi. La situazione alimentare è così critica che molti atleti britannici hanno lasciato il villaggio per soggiornare in hotel dove chef del Regno Unito sono stati reclutati d’urgenza per fornire cibo adeguato.

    Tra navette lumache e condizionatori dell’ultima ora…

    Le lamentele non finiscono qui. Il servizio delle navette è lento e inaffidabile nonostante le corsie olimpiche dedicate. I materassi in plastica alimentare riciclata sono stati sostituiti da alcuni atleti svedesi con materassi di Ikea. Con l’arrivo di un’ondata di calore e temperature previste fino a 36 gradi, potrebbe scattare un ulteriore problema legato ai condizionatori, che non sono previsti nelle stanze per ridurre l’impatto ambientale. Gli organizzatori hanno risposto installando 2.500 mini split, che però non saranno sufficienti per garantire il comfort a tutti gli atleti.

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