Speciale Olimpiadi 2024

Olimpiadi invernali 2030, la vendetta di Torino

Mentre l’Italia si prepara ad affrontare le sfide legate alla costruzione di nuove strutture per Milano-Cortina 2026, la Francia ha scelto una via più pragmatica e sostenibile per le Olimpiadi del 2030, valorizzando l’Oval di Torino e garantendo un uso efficiente delle risorse disponibili.

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    Le Olimpiadi invernali del 2030 vedranno Torino e la Francia collaborare per ospitare alcune delle competizioni, un evento che segna una sorta di rivincita per Torino rispetto alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. La Francia, infatti, ha deciso di utilizzare l’Oval Lingotto, una struttura costruita per i Giochi Olimpici Invernali del 2006 a Torino, per le gare di pattinaggio di velocità, invece di costruire un nuovo impianto sul proprio territorio.

    Parola d’ordine: ridurre gli sprechi

    Questa decisione riflette una strategia più sostenibile e pragmatica, in linea con le nuove direttive del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che incoraggiano l’uso di impianti già esistenti per ridurre i costi e limitare gli sprechi. Al contrario, l’Italia ha scelto di costruire nuove strutture per Milano-Cortina 2026, come la pista di pattinaggio a Milano e una pista di bob a Cortina, nonostante le problematiche legate ai costi elevati e ai tempi stretti di costruzione.

    Francia più attenta alla sostenibilità

    La scelta della Francia di affittare l’Oval dimostra una maggiore attenzione alla sostenibilità economica e ambientale, cercando di evitare le “cattedrali nel deserto” che spesso rimangono inutilizzate dopo i grandi eventi. Questa strategia contrasta con l’approccio italiano, che ha preferito soluzioni nuove e locali anche a rischio di maggiori sprechi e debiti.

    Un approccio vincente per l’attribuzione dei giochi

    L’Oval, attualmente utilizzato come polo fieristico, verrà riadattato per ospitare le gare di pattinaggio, un esempio di come strutture esistenti possano essere valorizzate. Questo approccio ha permesso alla Francia di vincere l’assegnazione dei Giochi del 2030, presentando un piano concreto e dai costi ridotti.

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