Storie vere
Al sindaco emiliano il party sadomaso fa malissimo: cade la giunta
Un party a tema sadomaso che si sarebbe dovuta tenere in un castello medievale ha provocato una crisi di giunta, la decadenza del sindaco e il commissariamento del Comune. E’ successo a Varano de’ Melegari, nel parmense.

Varano de’ Melegari è un piccolo comune di poco più di 2500 abitanti della provincia di Parma, situato nella bassa valle del Ceno a circa 30 km dal capoluogo. Un posto apparentemente tranquillo dove, di recente, con le dimissioni di 7 consiglieri comunali, un commissario prefettizio porterà il comune alle elezioni. Per un motivo quantomeno singolare: una festa un po’… particolare.
Cade l’amministrazione, arriva il viceprefetto
Un party a tema sadomaso che si sarebbe dovuta tenere nel castello medievale Pallavicino, simbolo della città, ha provocato la crisi in giunta, la decadenza del sindaco e il commissariamento del Comune. Sette dei dieci consiglieri comunali (quattro di maggioranza e tre appartenenti all’opposizione) si sono dimessi, provocando in questo modo il decadimento dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Restiani, eletto con una lista civica di area centrodestra. Il prefetto Antonio Lucio Garufi ha nominato quindi un commissario, il viceprefetto Adriano Eustachio Coretti, che si occuperà di guidare il Comune fino alle prossime elezioni.
Alla cittadinanza non piace il bdsm
La crisi comunale era nato in estate, dopo l’organizzazione, poi non portata a conclusione, di una festa privata a tema Bdsm (bondage, dominazione e sado-maso) da parte di un’associazione che avrebbe dovuto svolgersi nel castello medievale di Varano. Le polemiche erano emerse perché già cinque anni prima si era tenuto un evento simile e gli atteggiamenti e l’abbigliamento delle persone che avevano raggiunto il paese avevano creato tensioni.
Per gli organizzatori si tratta solo di una scusa
A questo erano seguite alcune pubblicazioni sui social dagli organzzatori della festa, riguardanoti il sindaco e un suo assessore, che avevano gettato benzina sul fuoco: “Fingendo sdegno per la riedizione di un evento già tenutosi in paese senza alcuna conseguenza – dice il sindaco – una parte politica della mia maggioranza ha cercato solo un modo per porre fine alla legislatura”.
La cultura sadomaso in Italia
In questo scenario abbastanza surreale, vale la pena citare la storica Virginia Neri dell’Università di Siena che, attraverso il suo saggio Giochi di dolore, sottolinea un aspetto sul quale riflettere. Ovvero come attraverso le pratiche sadomaso, il sesso insegna a gestire il potere e a non abusarne. Secondo questo testo, la cultura sm, rispettosa di un patto rigorosissimo tra i partecipanti, diventano un atto politico, dissidente, perché si dimostrano un efficace laboratorio per indagare i rapporti di potere, educando al rispetto e rendendo molto più evidente e consapevole il confine del rispetto e delle libertà reciproche. Fino al limite, invalicabile, dell’abuso. Un concetto che, a quanto pare, a Varano de’ Melegari non è stato minimamente tenuto in considerazione.
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Storie vere
Dalla diagnosi di autismo quando aveva 3 anni all’autonomia conquistata. Il caso di Andrea Antonello
Il padre ha permesso al figlio di intraprendere un percorso che lo ha reso sempre più autonomo nella vita quotidiana.

Il trentaduenne Andrea Antonello di Castelfranco Veneto è una figura ispiratrice per chi ogni giorno è alle prese con l’autismo. La sua vita ha preso una piega particolare quando, all’età di 3 anni, gli è stata diagnosticata la sindrome dello spettro autistico. Suo padre Franco Antonello, un imprenditore, ha scelto di dedicarsi completamente al figlio, accompagnandolo in un percorso di crescita che ha portato Andrea verso una sorprendente autonomia.
Un percorso di autonomia e crescita per chi è alle prese con l’autismo
Nonostante le iniziali difficoltà, Andrea ha raggiunto importanti traguardi. Grazie al sostegno della famiglia, è riuscito a diventare sempre più indipendente. Un esempio significativo è il fatto che vive da solo da alcuni anni, un traguardo straordinario per una persona con disabilità intellettiva. Andrea gestisce la sua casa, cucina, tiene tutto in ordine e lavora nell’Impresa sociale “I Bambini delle Fate”, fondata dal padre per sostenere progetti di integrazione per ragazzi autistici.
Esperienze straordinarie
Andrea e suo padre hanno vissuto esperienze incredibili insieme, come un viaggio in moto di tre mesi attraverso le Americhe. Questa avventura ha ispirato il film Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores. La storia del loro viaggio e il racconto della loro vita sono diventati fonte di ispirazione per molte famiglie.
I contributi alla comunità e la scrittura
Andrea è anche autore di diversi libri scritti con il supporto della scrittura facilitata. Nei suoi testi, descrive in prima persona la sua esperienza con l’autismo, contribuendo a sensibilizzare il pubblico e rompere gli stereotipi. La sua narrazione offre un punto di vista unico, aiutando a comprendere meglio il mondo delle persone autistiche.
Storie vere
Sessismo in un’aula di Tribunale: l’avvocata Eleonora Coletta e la sua lotta per la verità
Accuse calunniose e strategie difensive discutibili: l’avvocata Coletta denuncia domande sessiste durante il processo contro la Asl di Taranto, in una battaglia legale per ottenere giustizia e risarcimento dopo la perdita del marito e del padre.

Eleonora Coletta, avvocata e vice presidente del comitato Verità e Giustizia vittime Covid Moscati, ha intrapreso una difficile battaglia legale contro la Asl di Taranto, accusata di malasanità per la morte del marito Dario e del padre durante la pandemia. Gli eventi si sono svolti presso l’ospedale Moscati di Taranto. Coletta attribuisce i decessi a errori sanitari piuttosto che alle conseguenze del virus. Questa dolorosa vicenda ha spinto l’avvocata a scrivere il libro Canale Terminale, in cui descrive quel reparto come il punto finale per molti pazienti Covid.
Un causa civile che in aula degenera
Fin dal suo inizio la causa civile si è trasformata in una sfida spinosa per Coletta, che denuncia di essere stata bersaglio di domande «sessiste» durante il processo. Secondo lei, tali domande mirano a screditare il suo dolore e a ridurre il risarcimento richiesto. Nonostante i periti abbiano accertato le responsabilità della Asl, l’azienda ha rifiutato la conciliazione, prolungando la controversia. Eleonora Coletta continua così a combattere, sottolineando l’importanza della dignità personale e della giustizia per le vittime di malasanità.
La lotta di Coletta per difendere il rispetto della dignità personale
L’avvocato della Asl ha adottato una strategia difensiva che ha cercato di insinuare che la sua presunta condotta privata libertina ridurrebbe il suo dolore per la perdita del marito, E, di conseguenza, il risarcimento richiesto. Coletta respinge fermamente le accuse, sottolineando il legame profondo con il marito, che l’ha sostenuta in momenti difficili, come durante un ricovero a Milano. La vicenda solleva interrogativi sul rispetto della dignità personale e sulla giustizia per le vittime di malasanità, evidenziando le difficoltà che le donne possono incontrare nel difendere la propria integrità in contesti legali.
Storie vere
Il prossimo 27 aprile Carlo Acutis sarà canonizzato. Il santo della generazione digitale
La canonizzazione e il crescente fenomeno attorno al giovane beato, tra fede, tecnologia e controversie sulle reliquie.

Deceduto nel 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante, Carlo Acutis sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile. La sua figura ha ispirato un culto in continua crescita, con oltre un milione di pellegrini che nel 2024 hanno visitato il Santuario della Spogliazione ad Assisi, dove riposano le sue spoglie. Il giovane è ricordato per la sua passione per la tecnologia, che gli ha valso il titolo di “patrono di Internet“. È ammirato soprattutto dai giovani, grazie alla sua capacità di vivere e condividere la fede con un linguaggio moderno, accessibile e vicino ai loro interessi.
Le reliquie e le numerose controversie
L’interesse per Carlo Acutis ha portato a una “corsa” alle sue reliquie. Recentemente, una ciocca di capelli è stata venduta su eBay per 2.110 euro. Il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, ha denunciato il commercio illegale di reliquie, e il caso è ora al vaglio delle autorità. Le reliquie ufficiali, custodite dalla Diocesi di Assisi, includono porzioni del cuore del giovane. Saranno portate a Roma per la canonizzazione e sono distribuite solo per motivi pastorali o spirituali.
Acutis un fenomeno di fede
Nel 2019, le spoglie di Carlo sono state traslate al Santuario della Spogliazione, aumentando significativamente il numero di visitatori ad Assisi. A differenza delle tradizionali reliquie, il corpo del beato, esposto in una teca di vetro, colpisce per la sua semplicità: indossa una tuta e scarpe da ginnastica, un’immagine che lo rende straordinariamente umano e vicino ai fedeli.
Secondo il vescovo Sorrentino, Carlo ha saputo riproporre il Vangelo con il linguaggio del nostro tempo, coinvolgendo chi lo percepiva distante. Il suo carisma sta nell’essere un giovane “normale”, che ha vissuto con entusiasmo, affrontando la malattia con fede e serenità, come San Francesco. Il legame con la città di Assisi nasce dal suo desiderio espresso in vita di essere sepolto lì, volontà rispettata dai genitori dopo la sua morte. Il giovane Carlo è già associato a due miracoli. La guarigione di un bambino brasiliano e, più recentemente, quella di una giovane del Costa Rica, vittima di un grave incidente, che sarà presente a Roma per la canonizzazione.
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