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Storie vere

Amore eterno, tradimenti e appartamenti: la donna che ha perso tutto per un regalo di troppo

Un gesto d’amore si trasforma in una battaglia legale. Dopo aver scoperto il tradimento della compagna, un uomo ottiene la restituzione dell’appartamento di lusso regalatole a Sanremo.

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    Quello che doveva essere un segno d’amore eterno si è rivelato un boomerang che è tornato indietro con violenza, portando con sé rancore e delusione. Protagonista di questa storia è una coppia che, dopo anni di convivenza, sembrava destinata a un futuro insieme. Tutto inizia nel 2008, quando l’uomo e la donna decidono di mettere su casa.

    Amore me lo regali?

    Otto anni più tardi, nel pieno della loro relazione, l’uomo, mosso da un profondo sentimento d’amore, decide di fare alla compagna un regalo davvero speciale: un lussuoso appartamento a Sanremo. Un nido d’amore sulla riviera ligure, un sogno che si realizzava. E fin qui nolla di male…

    Ma la felicità è destinata a durare poco quando l’amore viene tradito

    Pochi giorni dopo il trasferimento, l’uomo scopre con sgomento il tradimento della compagna. Da rimarcare che il tradimento in questione non è stato un episodio isolato. Era proprio una relazione parallela che andava avanti da tempo, proprio all’interno dell’appartamento da lui regalato. Profondamente ferito e tradito, l’uomo decide di intraprendere un’azione legale per riavere indietro la casa. La donna, dal canto suo, si rifiuta di restituirla, difendendo il suo diritto di proprietà. La vicenda giudiziaria si protrae per anni, con esiti altalenanti. In primo grado, il tribunale dà ragione alla donna, riconoscendo la validità della donazione. Ma l’uomo non si arrende e ricorre in Cassazione.

    Donazione revocata, una sentenza che fa scuola

    I giudici della Suprema Corte, dopo un’attenta valutazione dei fatti, danno ragione all’uomo, annullando la sentenza di primo grado. Secondo la Cassazione, il comportamento della donna, oltre a costituire un tradimento, ha mostrato una grave ingratitudine nei confronti del donatore. Il fatto che la donna abbia utilizzato l’appartamento per consumare la sua relazione extraconiugale, e abbia poi rilasciato dichiarazioni dispregiative nei confronti dell’ex compagno, è stato considerato sufficiente per revocare la donazione. La sentenza della Cassazione rappresenta un precedente importante nel diritto di famiglia e delle successioni. Essa conferma che, in caso di donazioni, la legge italiana prevede la possibilità di revocare il dono in presenza di gravi ingratitudini da parte del donatario.

    La sentenza della Cassazione rappresenta un precedente importante nel diritto di famiglia e delle successioni. Essa conferma che, in caso di donazioni, la legge italiana prevede la possibilità di revocare il dono in presenza di gravi ingratitudini da parte del donatario.

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      Storie vere

      Disabilità. separazione, resilienza. Così Giulia ha trasformato una tragedia in una vita felice

      Dopo un incidente che l’ha resa disabile e una dolorosa separazione, l’influencer racconta la sua storia di forza, resilienza e amore accanto al marito Andrea e ai loro due figli, dimostrando che la felicità è possibile anche oltre le avversità.

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        Ottobre 2011 è il mese che ha segnato un profondo cambiamento nella vita di Giulia Lamarca, influencer (con 725 mila follower), conosciuta per la sua forza e il suo messaggio di resilienza. A soli 19 anni, un grave incidente in moto le ha cambiato per sempre la quotidianità. Nove mesi di ricovero ospedaliero, la consapevolezza di non poter più camminare e l’addio del suo fidanzato dell’epoca. Un ragazzo che l’ha lasciata proprio nel giorno in cui ha ricevuto questa notizia devastante.

        Da una vigliaccata all’incontro della vita

        Dopo aver superato lo shock – il suo ex era in moto con lei il giorno dell’incidente – per Giulia le corsie dell’ospedale in cui ha vissuto i mesi più difficili della sua vita hanno creato lo spazio per un nuovo capitolo. In quelle stanze sempre uguali ha incontrato Andrea, il fisioterapista che sarebbe diventato il padre dei suoi figli, Ethan e Sophie. Ma tutto questo Giulia ancora non lo sapeva. Andrea si è innamorato subito di lei, ma «ci mise un po’ a conquistare la mia fiducia e il mio amore. Uscivo da un brutto periodo. Oggi posso dire di essere stata molto fortunata. È stato bello sentire che per lui andavo bene così». Infatti con il tempo, Andrea ha conquistato la fiducia e l’amore di Giulia, oggi trentenne, mostrando che per lui non contava la sua disabilità, ma la persona che era.

        Giulia è incredula di come si puo manifestare l’amore

        Giulia e Andrea sono una famiglia felice e incredula del percorso straordinario che hanno intrapreso insieme. “Non pensavo di poter raggiungere questo grado di felicità – confessa Giulia – siamo in quattro, è tutto vero?” Giulia è riuscita a fare della sua esperienza di vita un modo per sensibilizzare e incoraggiare il prossimo a non arrendersi mai.

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          Storie vere

          A 26 anni ha già tre case, come ha fatto? Ecco spiegato il successo finanziario di Charlie Sanderson

          Con un piano ben organizzato, disciplina e piccoli sacrifici, la giovane di Manchester dimostra che risparmiare e investire è possibile, senza mai rinunciare alla felicità e ai propri sogni.

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            Charlie Sanderson, una giovane di Manchester di soli 26 anni, è diventata un esempio di determinazione e organizzazione finanziaria. Con un piano ben studiato e un approccio metodico alle spese, è riuscita a comprare tre proprietà e ora si prepara per acquistare la sua quarta casa, senza mai rinunciare alla felicità. Ma come ha fatto? Ecco il suo percorso e le strategie che ha adottato. Magari ci si potrebbe ispirare…

            Il segreto del risparmio

            Charlie guadagna circa 40mila euro all’anno. Non poco ma nemmeno tanto. Al suo stipendio principale affianca lavoretti extra, come quello di “mystery shopper“. Ovvero una cliente misteriosa incaricata di valutare servizi e prodotti di aziende. Ma la chiave del suo successo sta nel modo in cui gestisce le sue spese. La giovane ha stabilito una regola ferrea: massimo 50 sterline al mese per tutto ciò che non è essenziale. Questo limite la aiuta a evitare spese inutili, ma non le impedisce di concedersi piccoli piaceri. Per esempio, in alcuni mesi spende meno di 10 sterline per cioccolato e snack, mentre in altri investe in esperienze che la rendono felice, come un pranzo fuori per lavoro o una serata al cinema. Seguendo il principio di ottimizzare anche queste spese, cerca di “ottenere il massimo” dalle piccole cose, dando priorità a ciò che ha un impatto positivo sulla sua vita.

            Gestire le proprie finanze… un gioco da ragazze

            Grazie a questa disciplina, Charlie ha già accumulato oltre 20mila sterline risparmiate, che ha investito saggiamente nelle sue proprietà. Inoltre, la sua capacità di pianificare a lungo termine le permette di bilanciare risparmio e obiettivi. Sta infatti lavorando per acquistare la casa dei suoi sogni e ha in programma un viaggio in Giappone il prossimo anno, dimostrando che è possibile risparmiare senza rinunciare alla propria felicità.

            Che cosa ci dice Charlie

            Con il suo esempio, Charlie sfida il pregiudizio secondo cui i giovani non sarebbero attenti al loro futuro. La sua dedizione e il suo metodo dimostrano che è possibile raggiungere grandi traguardi con uno stipendio medio e un’organizzazione intelligente delle finanze. La storia di Charlie non è solo una lezione di economia personale. Diventa un invito a credere nei propri sogni senza dimenticare di vivere il presente.

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              Storie vere

              Follie del web: uno youtuber contro la tribù che non vuole essere disturbata

              Mykhailo Polyakov, influencer americano-ucraino, ha tentato l’impresa (illegale) di raggiungere la tribù dei Sentinellesi sull’isola più isolata del mondo. Con sé, come doni, solo una noce di cocco e una lattina di Diet Coke. Ora rischia cinque anni di carcere e – ancora peggio – di passare alla storia come l’ennesimo youtuber pronto a tutto per qualche visualizzazione. Ma cosa è successo davvero? Una inutile “bravata” che poteva trasformarsi in tragedia…

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              Follie del web: uno youtuber contro la tribù che non vuole essere disturbata

                L’isola di North Sentinel, nel Golfo del Bengala, ospita una delle ultime tribù incontattate del pianeta: i Sentinellesi, circa 250-400 individui che vivono senza alcun contatto con la civiltà moderna da decine di migliaia di anni. Nessun turismo, niente missioni umanitarie, zero traffici commerciali. La loro lingua è sconosciuta, il loro stile di vita immutato, e soprattutto il loro sistema immunitario è estremamente fragile: un banale virus influenzale potrebbe decimarli.

                L’influencer che voleva diventare… virale

                Eppure Mykhailo Polyakov, 24 anni, ha pensato bene di mettere piede sull’isola, con la speranza di documentare l’impresa per il suo canale. Una vera e propria violazione della legge indiana, che tutela l’isolamento dei Sentinellesi. Il giovane è sbarcato il 29 marzo sulla spiaggia nord-orientale dell’isola, lasciando una noce di cocco e una lattina di Diet Coke come simbolici doni di pace. Poi, mentre si allontanava con un gommone guidato da GPS, ha fischiato verso la giungla, sperando forse di attrarre l’attenzione. Gli è andata bene: non è stato colpito da frecce, come accaduto a un missionario nel 2018.

                Rischi seri: carcere (e peggio)

                Al suo rientro a Port Blair, capitale delle Andamane, Polyakov è stato arrestato. L’accusa è chiara: violazione dell’ordinanza che vieta l’accesso a North Sentinel. Il processo si terrà il 17 aprile e lo youtuber rischia fino a cinque anni di carcere e una multa salata. Ma il vero pericolo era ben più grave: un contatto diretto avrebbe potuto causare un’epidemia devastante, poiché i Sentinellesi non hanno mai sviluppato difese immunitarie contro virus moderni come influenza o morbillo.

                “Missione social” senza senso

                L’episodio solleva interrogativi urgenti: fin dove può spingersi la logica dei like e delle visualizzazioni? Vale davvero tutto, anche mettere a rischio una cultura millenaria per un video virale? La ONG Survival, che tutela i popoli indigeni, ha definito l’accaduto “una minaccia inaccettabile per la società più fragile del pianeta”. Eppure, storie come questa si ripetono, tra turisti, avventurieri e influencer senza scrupoli.

                Quando l’ignoranza è più letale di una freccia

                Ironia della sorte, i Sentinellesi, armati di archi e silenzio, hanno resistito a tutto tranne che all’arroganza moderna. E Polyakov, con il suo fischietto e il suo cocco, ha dimostrato come l’ignoranza – oggi spesso travestita da “contenuto” – possa essere l’arma più pericolosa di tutte.

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