Storie vere

Assurdo: pensionato riceve cartella esattoriale da mezzo milione per attività cessata

Un pensionato 80enne di Robassomero (to) ha ricevuto una cartella esattoriale da mezzo milione di euro riferita all’officina chiusa da 20 anni. Il Fisco preleva 700 euro dal conto di suo figlio nullatenente.

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    Una storia che ha dell’assurdo. Eppure…Franco Padellaro, 80enne pensionato di Robassomero, provincia di Torino, si trova oggi ad affrontare una situazione davvero surreale. Ha ricevuto una cartella esattoriale shock da mezzo milione di euro che si riferisce alla sua officina è chiusa da 20 anni. Ma cosa è successo?

    Uno storia di vent’anni fa

    Dopo vent’anni dalla chiusura della sua officina, l’Agenzia delle Entrate gli ha recapitato una cartella esattoriale da oltre mezzo milione di euro. Franco, che aveva cessato l’attività artigianale a Cirié nel lontano 2003, vendendo persino la casa per saldare debiti e liquidare dipendenti e fornitori, è ora disperato e spaventato per il futuro della sua famiglia.

    Agenzia delle Entrate spietata non si fa sfuggire nulla

    Il signor Franco non riesce a darsi pace. Non riesce a capire come sia possibile ricevere una sanzione così elevata dopo tanto tempo. “Quando ho chiuso l’attività, ero ormai prossimo alla pensione, e con mia moglie ci siamo trasferiti in affitto, sopravvivendo con le nostre pensioni che, vi assicuro, sono tutt’altro che abbondanti“, ha detto a un quotidiano nazionale Ma le disavventure non si fermano.

    Il Fisco non perdona il pensionato

    La situazione è peggiorata quando il fisco ha prelevato 700 euro dal conto del figlio del signor Padellaro, che non ha mai avuto a che fare con l’attività del padre, se non per un vecchio conto familiare co-intestato quando era ancora ragazzo. Il figlio, disoccupato, si è visto sottrarre parte dei suoi già limitati risparmi, aggravando ulteriormente la condizione economica della famiglia. Franco è preoccupato per lui e per l’altro figlio, entrambi ancora conviventi con i genitori e senza lavoro.

    La famiglia non si arrende ma vive in una perenne incertezza

    Non abbiamo più nulla da offrire: i mobili sono vecchi, e l’unica macchina che abbiamo è una vettura di quindici anni“, aggiunge il pensionato con amarezza. La famiglia, però, non si arrende. E’ previsto un incontro con l’Agenzia delle Entrate per cercare di fare chiarezza su questa vicenda assurda e capire come procedere.

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