Storie vere

Dentista rovinato dalla segretaria: sottratti 400mila euro per il casinò e le bollette

Uno studio a Milano chiuso dopo il tradimento di una collaboratrice storica. Appropriazione indebita e autoriciclaggio al centro di una vicenda che ha distrutto la carriera del professionista

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    La storia di un dentista milanese, che aveva costruito con anni di lavoro un’attività ben avviata a pochi passi dal Duomo, si è trasformata in un incubo a causa del tradimento della sua collaboratrice più fidata. La segretaria, che lavorava nello studio da molti anni, era diventata per il professionista un punto di riferimento. Aveva accesso all’intera contabilità, gestiva i rapporti con il commercialista e, cosa ancora più delicata, disponeva delle credenziali per l’home banking dello studio.

    Questa fiducia, apparentemente ben riposta, si è rivelata fatale. La donna, approfittando del suo ruolo di responsabilità, ha sottratto una cifra impressionante di circa 400mila euro, utilizzandola per coprire spese personali. Tra i movimenti bancari più rilevanti emersi dall’indagine ci sono bonifici destinati alla polisportiva del fratello per il pagamento delle bollette e somme ingenti spese al Casinò di Mendrisio per il cambio di assegni.

    Il dentista, ignaro di quanto stesse accadendo, ha continuato a fidarsi della collaboratrice fino a quando non si è trovato sommerso dai debiti. Affitti non pagati e spese non giustificate hanno portato alla chiusura definitiva dello studio, lasciandolo senza più un’attività. La vicenda non si è fermata lì: la segretaria è ora accusata di appropriazione indebita e autoriciclaggio, reati per cui rischia pene molto severe.

    Per il professionista, però, resta il dramma personale di aver perso tutto non a causa di errori suoi, ma per il tradimento di chi avrebbe dovuto tutelare la sua attività. Una storia che mette in guardia chiunque lavori in contesti dove la fiducia è il perno di rapporti professionali.

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