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Il voto di povertà… degli altri. Suora ruba mille euro alla consorella per “dispetto”

Una storia in cui il voto di povertà sembra aver trovato un’interpretazione decisamente creativa.

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    Ad Albaro, quartiere residenziale di Genova, una suora di 35 anni ha sottratto la carta di credito a una consorella e subito dopo ha prelevato mille euro. Una volta scoperta, si è giustificata dicendo che era solo uno scherzo. Ma ora rischia un processo. Il misfatto è accaduto in una struttura protetta per anziani lo scorso mese di agosto. La suora ha approfittato di un momento di distrazione della consorella per sottrarle la carta di credito dal portafoglio e procedere con due rapide transazioni da 500 euro ciascuna.

    Un dispetto che potrebbe costare caro

    Alla denuncia della vittima, la religiosa ha tentato di minimizzare l’accaduto dichiarando. “Non volevo rubare davvero, era solo un dispetto”. Ma la pm a cui è stato affidato il caso, Sabrina Monteverde non ha trovato affatto divertente la vicenda. Chiuse le indagini, la suora ladra rischia ora il processo per furto e indebito utilizzo di carte di credito.

    Suora confessi…

    Il furto è passato in mano agli avvocati al momento della denuncia della somma scomparsa. L’avvocato penalista della suora accusata è Matteo Carpi dello studio legale Bogliolo di Genova, ha riportato le parole con le quali la suora si è giustificata: “Volevo farle un dispetto”. Questa è la difesa ufficiale. Ma la pm non è proprio convinta di questa versione dei fatti e l’ha indagata. Nei giorni scorsi si sono concluse le indagini. Ora la suora incriminata rischia il processo. Il caso è stato riportato alla luce dopo il recente caso che ha coinvolto suor Anna Donelli.

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