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Storie vere

Isole da sogno con un lato oscuro: i cannibali esistono ancora. Da non credere

Un’esplorazione al limite del conosciuto, dove la realtà supera l’immaginazione e il confine tra mito e verità si fa labile.

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    Vi sareste mai immaginati che oltre a trovare spiagge bianchissime, acque cristalline e una natura incontaminata in alcune isole del mondo potreste trovare anche dei cannibali? Eppure ci sono territori che sembrano perfette per una vacanza da sogno, vero? E invece veniamo a scoprire che alcune delle isole più belle del mondo nascondono un lato oscuro: il cannibalismo. Può sembrare incredibile, ma nel XXI secolo esistono ancora comunità che praticano il cannibalismo. Si tratta di tribù isolate, spesso con pochissimi contatti con il mondo esterno, che perpetuano antiche tradizioni e credenze. Ma quali sono questi territori?

    Papua Nuova Guinea: la terra dei Korowai

    Tra le isole più “pericolose” troviamo alcune isole della Papua Nuova Guinea, un paese che comprende la parte orientale della Nuova Guinea e le sue isole. Qui, la tribù dei Korowai è nota per le sue pratiche di cannibalismo. Secondo studi antropologici, i Korowai sono circa 2.500 e fino agli anni ’70 ignoravano l’esistenza di altre popolazioni e continenti. La loro pratica di cannibalismo sarebbe legata a rituali e credenze ancestrali.

    Isole Fiji: un passato da cannibali

    Anche le isole Fiji, un vero paradiso per i turisti, hanno un passato legato al cannibalismo. Come riporta National Geographic, i Lapita, antenati dei polinesiani, si stabilirono qui circa 3.000 anni fa. Proprio le Fiji erano conosciute come le “isole dei cannibali”, secondo i racconti di antropologi, viaggiatori e missionari. Ma come è possibile? La persistenza del cannibalismo in queste aree del mondo è un fenomeno complesso, legato a fattori culturali, storici e sociali. Le tribù che lo praticano sono spesso molto isolate e legate alle loro tradizioni, che vengono tramandate di generazione in generazione.

    Una pratica che pone molte domande

    La scoperta che il cannibalismo è ancora praticato e pone interrogativi profondi sulla natura umana e sulla diversità culturale. Come è possibile che, in un mondo globalizzato e interconnesso, esistano ancora comunità di cannibali che seguono pratiche così antiche e cruente? Studiare il cannibalismo è estremamente difficile, sia per la reticenza delle tribù coinvolte, sia per la complessità del fenomeno stesso. Gli antropologi e i ricercatori che si sono avvicinati a queste comunità hanno spesso incontrato difficoltà e ostacoli.

    D’altra parte il cannibalismo è un tabù universale, che suscita disgusto e repulsione nella maggior parte delle culture. Tuttavia, per le tribù che lo praticano, esso rappresenta un elemento fondamentale della loro identità culturale. Naturalmente il futuro di queste tribù e delle loro tradizioni è incerto. Il contatto con il mondo esterno, se da un lato può portare a una maggiore comprensione e tolleranza, dall’altro rischia di minacciare la loro identità e le loro pratiche ancestrali. Ma esistono limiti invalicabili, legati al rispetto dei diritti umani e della dignità della persona. O no?

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      Paola Boschero: la signora d’acciaio che sfida i pregiudizi a suon di muscoli

      La storia di una donna che ha superato le critiche e i pregiudizi per seguire la sua passione per il bodybuilding.

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        Paola Boschero, 58 anni, è una forza della natura. Madre di un figlio in procinto di sposarsi, questa donna piemontese ha trasformato il suo corpo grazie a una passione sfrenata per il bodybuilding. I suoi muscoli scolpiti e definiti sono il risultato di anni di allenamento intenso, disciplina ferrea e una dieta ferrea. La sua passione è nata quasi per caso, grazie all’incoraggiamento del marito Alex, che l’ha spronata a rimettersi in gioco dopo un periodo di pausa. Da allora, Paola Boschero non si è più fermata, raggiungendo traguardi importanti come la vittoria nei campionati del Piemonte nel 1991 e, soprattutto, la conquista della Pro Card, che le ha permesso di partecipare alla prestigiosa competizione di Mr. Olympia.

        Alimentazione: elemento chiave del successo della Boschero

        Durante i periodi di preparazione alle gare, Paola consuma fino a un chilo e mezzo di carne magra al giorno, suddivisa in 5 o 6 pasti. Una quantità che può sembrare eccessiva, ma che è fondamentale per sostenere la massa muscolare e fornire l’energia necessaria per gli allenamenti intensi. Ma quando va in spaggia o in piscina come affronta gli sguardi dei curiosi?Paola è consapevole che il suo aspetto può suscitare reazioni contrastanti. Alcuni la ammirano per la sua forza e determinazione, altri la criticano per aver trasformato il suo corpo in modo così radicale. Ma non sembra proprio una che si lascia scoraggiare dai giudizi altrui. “Quando sono in spiaggia, mi dicono che sembro un maschio“, racconta. “Ma a me non importa. E poi loro hanno la pancia… io no. Bado all’estetica perché non mi piaccio quando non mi sento in forma, quando un muscolo oppure la mia pelle non è tesa“.

        C’è qualcosa che non le va proprio giù?

        Ciò che più la infastidisce sono le domande sulla sua salute e la curiosità morbosa delle persone che vogliono toccare i suoi muscoli. “È assurdo“, commenta. Ma nonostante sfide e pregiudizi, Paola Boschero continua a coltivare la sua passione con orgoglio e determinazione, dimostrando che il bodybuilding non è solo uno sport, ma anche uno stile di vita che richiede sacrificio, costanza e amore per il proprio corpo. Ma come si diventa bodybuilder?

        Come creare un fisico da bodybuilder

        Le parle chiav per cercare di assumere un corpo come quello dei bodybuilder sono: allenamento, alimentazione, riposo, intergrazione, costanza e disciplina.

        Allenamento. L’allenamento è la base per costruire un fisico da bodybuilder. Si concentra principalmente sull’allenamento della forza con pesi, eseguito con carichi elevati e ripetizioni medio-basse (6-12). Gli esercizi sono multiarticolari (squat, panca piana, stacco da terra) e di isolamento (curl bicipiti, alzate laterali). L’allenamento va programmato in base al livello e agli obiettivi, variando esercizi, serie e ripetizioni.

        Alimentazione. L’alimentazione è altrettanto cruciale. Deve essere ipercalorica per favorire la crescita muscolare, con un apporto elevato di proteine (circa 2 grammi per kg di peso corporeo), moderate quantità di carboidrati e una piccola quantità di grassi. È importante consumare pasti piccoli e frequenti (5-6 al giorno) per mantenere attivo il metabolismo e fornire energia costante ai muscoli.

        Riposo. Il riposo è fondamentale per permettere ai muscoli di recuperare e crescere dopo l’allenamento. È consigliabile dormire almeno 7-8 ore a notte e concedersi dei giorni di riposo attivo (attività fisica leggera) o passivo (riposo totale) durante la settimana.

        Integrazione. L’integrazione può supportare l’allenamento e l’alimentazione, ma non è indispensabile. I principali integratori utilizzati nel bodybuilding sono le proteine in polvere, la creatina, i BCAA e i multivitaminici. È sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista prima di assumere qualsiasi integratore.

        Costanza e disciplina. Infine, ma non meno importante, per ottenere un fisico da bodybuilder sono necessari costanza, disciplina e sacrificio. I risultati non arrivano dall’oggi al domani, ma richiedono anni di allenamento, alimentazione e riposo adeguati.

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          La vera storia del “maravigghiusu” Frank Lentini, l’uomo con tre gambe

          La straordinaria storia di Frank Lentini, nato in Sicilia con tre gambe e diventato una star dei freak show in America. Una biografia affascinante di resilienza e successo.

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            Nato in Sicilia con tre gambe e diventato ricco in America ecco la vera storia del “maravigghiusu Frank Lentini, “Una rockstar prima che esistessero le rockstar“. Frank Lentini, nato Francesco Lentini il 18 maggio 1889 a Rosolini, Sicilia, è una figura straordinaria che ha vissuto una vita incredibile. Nato con tre gambe, quattro piedi, sedici dita e due genitali, Lentini ha affrontato una realtà difficile nella Sicilia di fine Ottocento, dove la sua condizione avrebbe potuto condannarlo a una vita di vergogna e miseria.

            Dalla Sicilia ai Freak Show Americani

            Lentini emigrò negli Stati Uniti, dove diventò una star dei freak show, spettacoli che presentavano persone con caratteristiche fisiche fuori dal comune. Si esibì in famosi circhi come il Barnum, accanto a figure come l’uomo elefante, la donna barbuta e l’uomo più alto del mondo, John Aasen. Lentini, però, si distinse rapidamente, trasformando quella che molti consideravano una “mostruosità” in una carriera di successo.

            Una biografia affascinante

            La vita di Frank Lentini è stata ricostruita nel libro Storia incredibile dell’uomo con tre gambe da Alberto Giuffrè, giornalista di Sky TG24. Giuffrè racconta come Lentini sia diventato “una rockstar prima che esistessero le rockstar, riuscendo a trasformare la sua condizione fisica in un’opportunità di riscatto. La biografia è stata scritta durante il lockdown, quando Giuffrè si è imbattuto in un articolo su Lentini e ha deciso di approfondire la sua storia.

            La vita in America e l’eredità di Lentini

            Lentini sbarcò negli Stati Uniti grazie a un impresario siciliano che convinse i suoi genitori, Natale e Giovanna, a portarlo a Boston per esibirsi nei circhi. Riuscì a capitalizzare sulla sua unicità con intelligenza e talento, diventando ricco e fondando una propria compagnia di spettacolo. Era noto per i suoi monologhi ironici, come: “Mia madre non ha dato alla luce due figli. Più di uno, ma non due“.

            La famiglia e l’orgoglio di Frank

            Lentini ebbe quattro figli con l’attrice Theresa Murray. Durante la Seconda Guerra Mondiale, due dei suoi figli combatterono contro le forze dell’Asse in Nord Africa. Uno di loro, Natale, scrisse dal fronte raccontando delle sue esperienze e delle ferite subite, mentre l’altro, James, fu destinato a combattere in Sicilia.

            La fine di una vita straordinaria

            Frank Lentini continuò a lavorare nei circhi fino alla sua morte a 77 anni nel Tennessee, mentre era in tour con il Cliff Wilson Show. La sua storia, ora immortalata nel libro di Giuffrè, è un esempio di resilienza e di ingegno. Dimostra molte cose soprattutto come si possa trasformare una difficoltà in un’opportunità di successo.

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              Vuoi mandare all’aria il tuo giorno di nozze? Chiama Ernesto, il “distruttore”…

              Quando si dice “la fantasia al potere”. Il signor Ernesto Reinares si guadagna da vivere intervenendo ai matrimoni altrui ma non come wedding planner… bensì come “guastafeste prezzolato”!

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                Per sbarcare il lunario noi italiani siamo maestri di creatività. Ci inventiamo lavori creativi osservando quello che in quel momento occorre e non esiste, improvvisando un’attività che, a volte, può diventare anche redditizia.

                La sua agenda è full fino a Natale

                E’ il caso di quest’uomo, Ernesto, che ha ideato un servizio a domicilio per chi si sente indeciso sul compiere il cosiddetto “grande passo”. E’ lui stesso a descrivere brevemente la sua attuale attività: «500 euro, vengo al tuo matrimonio e lo faccio annullare: lavoro nato per gioco, ora ho l’agenda piena fino a dicembre». Non a caso viene chiamato il “distruttore di matrimoni”, nel listino prezzi anche l’eventualità di prendere calci e pugni dai parenti comprensibilmente infuriati.

                Espressamente dedicato agli indecisi

                «Se hai dei dubbi o non vuoi sposarti e non sai come rifiutare, non preoccuparti più, mi opporrò al tuo matrimonio. Devi solo dirmi l’ora, il luogo e la data». Questo l’annuncio pubblicato da Ernesto su una piattaforma online. Che – roba da non credere – in breve tempo è diventato un business che gli è valso l’appellativo di “distruttore di matrimoni” e che, soprattutto, gli permette di vivere.

                Dubbi o insicurezze? Niente paura… ci pensa l’Ernesto!

                Il giorno del matrimonio dovrebbe rappresentare il coronamento di un sogno per due innamorati, il giorno più memorabile della loro vita futura. Ma quando le cose non vanno come previsto possono verificarsi situazioni spiacevoli. Ernesto Reinares, compresa questa cosa, si è inventato un’attività che si offre di distruggere il matrimonio. Cosa già abbastanza sorprendente… ma lo è ancora di più vedere come i suoi servizi siano più richiesti di quanto si possa immaginare: «Ho dei matrimoni in programma fino a dicembre», confessa. Con l’avvicinarsi del fatidico momento, possono insorgere dubbi e insicurezze, che fino a quel momento venivano sopite. Anche se molti, per timore, vigliaccheria o chissà cos’altro non osano decidere di annullare tutto.

                Un metodo efficace

                Ed è qui che entra in scena il nostro Ernesto… con un colpo di scena da film hollywoodiano: «Apparirò alla cerimonia, dirò a tutti che sono il vero grande amore della futura sposa e andremo via insieme tenendoci per mano».

                Quanto costa, extra esclusi

                Alla base dell’idea una cosa nata per scherzo… ma a causa delle tantissime richieste ricevute da Ernesto la decisione di guadagnarsi da vivere con questa stramba attività. «Il servizio costa 500 euro», scrive nell’annuncio, ma il prezzo finale può lievitare nel caso che i presenti al matrimonio non la prendano bene: per ogni calcio o pugno ricevuto vanno aggiunti 50 euro.

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