Storie vere
La storia di Luciano D’Adamo: 39 anni di ricordi cancellati dopo un incidente d’auto. Cosa dice la scienza
L’ultima puntata di Chi l’ha visto? ha raccontato il caso di Luciano D’Adamo che dopo un investimento ha scoperto di non ricordare più nulla dei suoi ultimi 44 anni. La sua mente è rimasta al giorno dell’investimento il 20 marzo del 1980.
La serata di Chi l’ha visto? di mercoledì 30 ottobre condotta da Federica Sciarelli è stata affrontata la storia particolare a Luciano D’Adamo, un uomo che, dopo un incidente, si è risvegliato dal coma senza memoria degli ultimi 39 anni della sua vita. Luciano racconta di ricordare perfettamente la sua vita fino al 20 marzo 1980. A quel tempo Luciano D’Adamo aveva 24 anni e lavorava all’aeroporto di Fiumicino come personale di terra. Dopo il turno, tornò a casa a Monte Mario, Roma. Uscito per gettare la pattumiera nei cassonetti fronte casa fu investito in piazza Santa Maria delle Fornaci. Un incidente che ha cambiato per sempre la sua esistenza. L’auto che lo investe non si ferma. Durante la trasmissione il figlio di Luciano ha fatto un appello nel quale chiede a chi avesse assistito all’incidente o dato il primo soccorso a suo padre, di farsi vivo.
Luciano D’Adamo è un caso eclatante e misterioso
Al risveglio, Luciano ha scoperto con shock che non era più il giovane di 24 anni che ricordava, ma un uomo di 68 anni nel prossimo dicembre. “Quando mi sono alzato e mi sono visto nello specchio, mi sono messo a urlare“, racconta Luciano, che ha scoperto solo allora di avere una moglie e un figlio di 35 anni, totalmente estranei alla sua memoria. La sua neuropsicologa descrive il caso come “eclatante e misterioso“, una sfida per la scienza alle prese con un caso di amnesia retrograda parziale irreversibile. Oggi, come gli hanno suggerito i medici, Luciano scrive quello che si ricorda, lampi di memoria di cui cerca le immagini nei vecchi giornali degli anni di cui ha ancora memoria.
Il braccialetto elettronico: una protezione reale?
La puntata ha affrontato anche il tema delicato della sicurezza delle donne vittime di violenza domestica. Si è affrontato anche dell’efficacia del braccialetto elettronico, con un focus sulla storia di Tiziana, una donna che, pur essendo protetta da questo dispositivo, vive ancora con la paura di incontrare l’ex marito. Funziona davvero questo strumento, o si può fare di più per proteggere le donne?
Il caso di Riccardo, scomparso alla diga del Furlo
Infine, la trasmissione ha riaperto il caso di Riccardo, un giovane scomparso dopo aver lasciato la sua auto presso la diga del Furlo. I genitori, già distrutti dal dolore, ricevono continue telefonate da sciacalli che, con inganno e crudeltà, chiedono denaro in cambio di informazioni fasulle. La famiglia vive in un incubo, mentre le autorità continuano a cercare indizi su che fine possa aver fatto Riccardo. Gli spettatori che vogliono aiutare la famiglia sono tanti ma molti di più gli sciacalli che utilizzano il contatto telefonico per riversare tutta la loro ignoranza, aggressività e cattiveria.