Storie vere

“Non si affitta ai tatuati”: coppia rifiutata e insultata su Facebook

Cercano casa in affitto a Torino ma trovano porte chiuse perché sono troppo tatuati.

Published

on

    Si chiamano Alessia Castellani e Daniel Iaconis e di professione fanno i tatuatori di Milano. La coppia di tatuati sta cercando casa a Torino per un appartamento, con un budget di 750 euro. Ma non riescono a trovarla nonostante le garanzie economiche. Anzi sono anche stati vittime di pesanti insulti dopo aver pubblicato un annuncio su Facebook. La causa? I loro tatuaggi. Su Fb i commenti meno aggressivi sono stati dell’ordine di “drogati” e “sporchi” con qualcuno che li ha addirittura invitati a espatriare. “Non riusciamo a crederci, tutto questo solo per il nostro aspetto“, afferma incredula Alessia.

    Dai meridionali degli anni ’50 ai tatuati del 2024

    Questo episodio evidenzia un nuovo tipo di discriminazione, dopo i ben noti rifiuti verso meridionali, stranieri e trans. A Torino, una città che in passato (anni ’50/’60) vedeva cartelli con “Non si affitta ai meridionali“. Ora si aggiungerebbe quello con la scritta “Non si affitta ai tatuati” a cui francamente non vorremmo credere. E’ certo che in un clima sociale in cui le libertà individuali sono sotto pressione la difficoltà per chi ha scelto di fare del proprio corpo un’espressione artistica, è palese. La coppia, con anni di esperienza nel mondo dei tatuaggi, si dice abituata a sguardi e commenti, ma mai aveva ricevuto un attacco così violento.

    Niente affitto per piercing, tatuaggi e capigliature colorate

    La denuncia pubblicata da Alessia nel gruppo Facebook Mirafiori Sud ha attirato l’attenzione, ma l’account che aveva inviato il messaggio offensivo è poi sparito, probabilmente falso. La coppia ha voluto comunque rendere pubblico l’accaduto per sensibilizzare e mostrare che discriminazioni simili sono più diffuse di quanto si pensi. “Speriamo che il nostro caso faccia riflettere chi è discriminato per piercing o capelli colorati“.

    Un pregiudizio che discrimina

    L’assessore comunale alle Politiche Sociali di Torino, Jacopo Rosatelli, ha commentato l’episodio sottolineando come la società debba ancora maturare in termini di inclusività. “Questo tipo di pregiudizio associa l’aspetto esteriore a comportamenti presunti, e mostra che nessuno è immune da discriminazioni basate su come viene percepito“.

      Ultime notizie

      Exit mobile version