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Pier Silvio Berlusconi e il conto salato del cuoco: 500mila euro di straordinari in sospeso finiscono in Cassazione

Dopo 11 anni tra yacht e villa di Paraggi, il cuoco viareggino ottiene due sentenze favorevoli: Berlusconi fa ricorso per evitare il maxi pagamento.

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    Potremmo iniziare questo breve racconto con la frase di rito “anche i ricchi piangono”… Questa volta nella parte del ricco c’è Pier Silvio Berlusconi. Nientemeno…?! Eh sì perchè il figlio del Cavaliere è implicato in una questione che ha visto già due volte il Tribunale dargli torto. Ma lui non ci sta proprio e per questo ha fatto ricorso nientedimeno che in Cassazione. Di mezzo ci sono 500 mila euro che anche a Pier Silvio fanno assai comodo.

    Ti ho cucinato colazioni pranzi e cene festivi inclusi, ora pagami

    Pier Silvio è impegnato in una battaglia legale tra lo vede affrontare Giacomo Canale, cuoco e marittimo viareggino. Al centro del contendere c’è il pagamento di straordinari, festivi e notturni non corrisposti per un totale che supera i 500mila euro. Dopo aver servito per 11 anni la famiglia Berlusconi tra lo yacht Suegno e la prestigiosa villa di Paraggi a Portofino, il cuoco ha deciso di chiedere giustizia. La controversia nasce nel 2018, quando il rapporto di lavoro tra Canale e l’amministratore delegato di Mediaset si interrompe. Il cuoco reclama gli straordinari mai pagati, sostenendo di aver lavorato per anni senza la giusta retribuzione. Dopo un primo accordo firmato nel 2019, che l’avvocato del cuoco definisce “non valido” perché privo di un’assistenza sindacale adeguata, la questione finisce in tribunale.

    Le sentenze e il ricorso di Pier Silvio Berlusconi

    La prima sentenza del Tribunale del Lavoro di Genova respinge la richiesta di pagamento, giudicando l’accordo del 2019 legittimo. Ma il cuoco non si arrende. La vicenda approda in Corte d’Appello, che rileva irregolarità formali nell’accordo, ma non ammette testimoni e istruttoria che avrebbero potuto dimostrare le ore lavorative effettive. Per Giacomo Canale, si tratta di un “errore clamoroso”. A suo dire, le dichiarazioni riportate nella sentenza sarebbero imprecise e non corrisponderebbero a quanto da lui affermato in aula. La richiesta di pagamenti arretrati, infatti, rimane il cuore della causa.

    Alla fine il conto rischia di diventare più salato dei piatti servizi dal cuoco

    Ora la partita si sposta su due fronti. Da una parte c’è il ricorso in Cassazione e richiesta di revocazione della sentenza in Appello, con un’udienza già fissata per il 23 gennaio 2025. Toccherà ai giudici decidere se quei 500mila euro di straordinari siano davvero dovuti al cuoco che ha servito con dedizione tra le mura della villa di Paraggi e le onde del mare. Nessun commento, al momento, da parte dei legali di Pier Silvio Berlusconi, che si prepara all’ennesimo round di questa lunga disputa. Una cosa è certa: il conto della vicenda rischia di diventare più salato del menù servito nella cucina del cuoco viareggino.

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