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Rimini: la attira con la scusa dell’ultimo incontro e la stupra, arrestato l’ex compagno di una donna che aveva già subito violenza

Dopo anni di abusi, una donna di Rimini cade nella trappola dell’ex compagno: violentata e costretta a girare video porno venduti sul web.

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    Una donna di Rimini, già vittima di abusi da parte del suo ex compagno, ha subito un’ulteriore violenza dopo aver acconsentito a un ultimo – fatidico – incontro con lui. L’uomo, un quarantenne albanese, l’ha sequestrata in una stanza d’albergo, l’ha stuprata e l’ha costretta a girare video pornografici che ha poi venduto online. La donna, che in passato aveva già subito violenze e soprusi da parte dell’ex compagno, tra cui l’obbligo di girare video porno e l’estorsione di 20.000 euro, si è presentata in questura con evidenti segni di violenza. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’accaduto. E’ succeso che l’uomo, approfittando di un momento di debolezza della donna, l’ha attirata in un albergo con la scusa di un ultimo incontro e l’ha aggredita.

    La donna si fida del suo ex partner credendo in un cambiamento che non arriva mai

    Fortunatamente, la donna è riuscita a salvarsi grazie all’intervento di un’amica, allarmata dal fatto di non riuscire a contattarla. L’amica si è recata in albergo e l’ha trovata in stato di shock. Dopo averla liberata, l’ha accompagnata in ospedale per le cure necessarie. L’uomo è stato arrestato con gravi accuse, tra cui violenza sessuale, lesioni, atti persecutori, sequestro di persona ed estorsione.

    Ma perché le donne si fidano e concedono fiducia a ex compagni violenti?

    Le dinamiche che portano una donna a fidarsi nuovamente di un ex compagno violento sono complesse e spesso radicate in una serie di fattori psicologici e sociali. La violenza nelle relazioni spesso si alterna a momenti di calma e pentimento da parte dell’aggressore, che possono indurre la vittima a credere in un cambiamento reale. A volte lo fanno perché si sentono isolate. L’aggressore, infatti, spesso isola la vittima dai suoi affetti e supporti esterni, rendendola più vulnerabile e dipendente da lui. La vittima a volte può provare paura dell’aggressore e sviluppare una dipendenza emotiva e/o economica nei suoi confronti.
    Ma la cosa che frega di più è la speranza di cambiamento. La donna è portata a sperare che l’uomo cambi davvero e che la relazione possa migliorare. A volte, la violenza psicologica e/o economica può essere subdola e difficile da riconoscere come tale.

    Comunque è importante sempre sottolineare che nessuna donna è responsabile della violenza che subisce. Ai primi cenni di violenza bisogna rivolgersi alle forze di Polizia e soprattutto condividere con parenti, amici e persone fidate.

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