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Sequestrata a un narcotrafficante una Ferrari F512TR andrà all’asta per sostenere un progetto per il recupero dei tossicodipendenti

La Ferrari F512TR, icona degli anni ’90, è stata messa all’asta dopo essere stata confiscata a un narcotrafficante. Il ricavato sarà destinato a programmi per combattere la tossicodipendenza, trasformando un simbolo di eccesso in uno strumento di speranza

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    Destinato a collezionisti di un certo livello di vita una Ferrari F512TR, sequestrata a un narcotrafficante verrà messa all’asta dallo Stato. Evoluzione della celebre Testarossa, l’F512TR è stata prodotta tra il 1993 e il 1995 in soli 2.261 esemplari. Pochi esemplari per quei ricchi che nel mondo si contendono almeno uno dei modelli di Maranello. Con un motore V12 da 5.0 litri e 428 cavalli, questa bellezza coupé accelera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. E raggiunge una velocità massima di 314 km/h. Anche a distanza di 30 anni, le prestazioni della Ferrari F512TR continuano a stupire. E il prezzo? La sua valutazione è di circa 143 mila euro.

    I dettagli dell’asta tosta…

    La vendita si svolge online sulla piattaforma Escrapalia e si chiuderà il prossimo 10 aprile 2025. L’auto, targata 1126JTD, viene venduta “così com’è“, con 126.794 km all’attivo e alcune necessità di manutenzione. Per esempio? Beh bisognerà rivedere il cambio dei pneumatici e la sostituzione della batteria. Come una normalissima utilitaria…Nonostante le modifiche che la avvicinano al modello F512 M, l’auto conserva l’anima della F512TR originale.

    Avvertenze per l’acquirente

    Gli acquirenti stiano ben attenti. Oltre che vincere l’asta dovranno affrontare una tassa amministrativa di 1.845 euro e una commissione del 17,3%. Ma avranno accesso a una documentazione completa e a un’analisi dettagliata delle condizioni del veicolo.

    Ferrari F512TR anche un simbolo di rinascita

    Questa Ferrari non è solo un’auto da collezione. Diventerà anche un simbolo di rinascita. Il ricavato dell’asta, infatti, sarà interamente devoluto a programmi per il recupero dei tossicodipendenti, – ma guanda un po’ – una piccola rivincita da parte dello Stato che si batte contro mafie e criminalità.

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