Gossip
A scoppio ritardato: dopo 22 anni parla Rebecca Loos, presunta amante di David Beckham
L’ex stella del football inglese, sposato dal 1999 con l’ex Spice Girls Victoria, ha sempre smentito la relazione. Ma ora si aggiunge un nuovo capitolo. La 49enne Rebecca, in un’intervista a El Mundo, ribadisce, dopo 22 anni, la sua versione della storia: tra lei e David ci fu una relazione sbocciata «durante una cena» nel ristorante della famiglia dell’attore Javier Bardem.

Uno scandalo che per molti mesi catalizzò le prime pagine dei media scandalistici britannici: dopo essersi trasferito a Madrid per giocare con il real, David Beckham venne accusato di aver tradito sua moglie, Victoria Beckham, con la sua assistente, Rebecca Loos. Fu proprio la giovane a rivelare i dettagli della vicenda: «David è un amante fantastico. Andavamo molto d’accordo. Non abbiamo smesso di parlare, eravamo davvero legati», aveva dichiarato ai tempi.
Il loro primo incontro a cena presso un ristorante vip
L’ex giocatore, da par suo, ha sempre smentito questa relazione in maniera molto netta anche se, ventidue anni dopo i fatti ipotizzati, l’ex modella olandese non cambia affatto versione. Il 10 gennaio scorso ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, nella quale ha ribadito di aver avuto una relazione con il calciatore, non modificando nulla della precedente versione. Secondo il suo racconto, il primo incontro con il bel David è avvenuto nel ristorante della famiglia dell’attore Javier Bardem». La donna, in seguito, sarebbe diventata l’assistente personale di David, rivelando la loro presunta relazione nel 2004.
Per la moglia fu il periodo più difficile
All’epoca Rebecca aveva venticinque anni. Tra i suoi compiti di assistente, come lei stessa ha spiegato nella nuova intervista, c’era quello di «prendermi cura di Victoria, mostrarle Madrid, portarla a fare shopping. Dovevamo assicurarci che la città le piacesse, che si divertisse».
Victoria comunque non ha mai creduto al tradimento
Le nuove dichiarazioni di Loos, come ovvio, alla ex Spice di certo non faranno piacere, riaprendo un’antica ferita. Perché la presunta tresca di suo marito ha rappresentato il momento più nero del suo matrimonio. Lo aveva ammesso lei stessa nel 2023, nella serie televisiva Beckham, in onda su Netflix. Victoria, pur non credendo al tradimento del consorte, aveva raccontato che i titoli dei giornali resero i mesi che seguirono lo scandalo il periodo «più difficile» della sua vita: sentiva che «uno non c’era più per l’altra» e «sembrava che il mondo fosse contro di noi».
Un triangolo dove le responsabilità rimbalzano
David, smentendo a sua volta qualsiasi accusa, nel medesimo documentario aveva dichiarato che mentre il suo matrimonio affrontava una crisi epocale si sentiva «malato ogni giorno»: «Non so come siamo riusciti a superare tutto questo, in tutta onestà». Parole a cui Rebecca, aveva replicato: «Capisco che abbia un’immagine da preservare, ma si sta dipingendo come una vittima e mi sta facendo passare per una bugiarda, come se avessi inventato queste storie. È tutto un “povero me”. Deve assumersi le sue responsabilità».
Nessun rimpianto
Ai tempi dello scandalo, la Loos dovette naturalmente affrontare la pressione dei media. Un periodo piuttosto complicato per lei, durante il quale aveva addirittura pensato di lasciare il Paese. Oggi vive in Norvegia con il marito, il dottor Sven Christjar Skaiaa, cl quale ha due figli, Liam e Magnus. L’ex modella, comunque, non ha nessun rimpianto: «Se non fossi stata famosa, non sarei stata nello show televisivo in cui ho incontrato mio marito Sven e non avrei avuto i miei adorabili ragazzi».
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Gossip
Il triangolo Icardi-Wanda-Keita infiamma l’Argentina, meglio di una telenovela
La vicenda calcistico-sentimentale dell’anno si arricchisce di nuovi dettagli esplosivi: presunti tradimenti, figli dimenticati in hotel di lusso e regali costosissimi pagati… con la carta del (quasi ex) marito.

Wanda Nara e Mauro Icardi sembrano protagonisti di una telenovela che non finisce mai. L’ultimo capitolo? Un’accusa bollente direttamente dall’Argentina: secondo il programma El Ejército de la Mañana, Wanda avrebbe regalato due Rolex a Keita Baldé — suo presunto amante ed ex compagno di squadra di Icardi — usando la carta di credito del marito. Come se non bastasse, pare abbia anche lasciato i figli chiusi in un hotel in Turchia per andare a divertirsi con il suddetto Keita. E Mauro? Più che cornuto, anche spennato.
Ti regalo un Rolex… col conto di mio marito
Secondo i giornalisti Pepe Ochoa e Fefe Bongiorno, la love story tra Wanda e Keita Baldé non sarebbe stata una semplice scappatella da copertina, ma una relazione parallela ben strutturata. Tanto strutturata che pare Wanda abbia pensato bene di omaggiare il suo Keita con due Rolex fiammanti. Il problema? A pagare, inconsapevolmente, sarebbe stato Mauro Icardi tramite la sua carta di credito. Un gesto che, se confermato, porta il concetto di “generosità con i soldi altrui” a un livello olimpico.
Figli in hotel, Wanda in fuga: la versione argentina
Ma non è finita qui. Sempre secondo la trasmissione argentina, il dettaglio che più avrebbe fatto infuriare Icardi non è tanto il Rolex, quanto il comportamento “da brava madre” ostentato da Wanda. Il problema? Pare che mentre Mauro lavorava sodo in Turchia, Wanda lasciasse i figli parcheggiati in un hotel extra-lusso, tipo deposito bagagli deluxe, per andare in giro con il suo amante senegalese.
Lei si difende: “Lui mi ha tradita per primo!”
A sua discolpa, Wanda ha sempre sostenuto di aver iniziato la relazione con Keita solo dopo aver scoperto il presunto tradimento di Icardi con l’attrice China Suarez — che, per la cronaca, è oggi ufficialmente legata a Mauro. Un intreccio amoroso degno di un episodio speciale di Beautiful, solo con più followers e meno censura.
Chi è il vero campione?
Tra orologi di lusso, vendette e triangoli internazionali, la vera domanda rimane: chi merita il pallone d’oro del drama? Wanda per la sua gestione creativa delle finanze? Icardi per la pazienza zen (forse)? O Keita, che ha vinto due Rolex senza manco segnare un gol? Una cosa è certa: se l’amore è un gioco, qui stanno tutti giocando… ma con il portafoglio di Mauro.
Gossip
Eva Henger: “Mia figlia Mercedesz rapita da bambina”, il racconto shock
Ospite a “La Volta Buona” di Caterina Balivo, Eva Henger ha raccontato il rapimento subito da Mercedesz quando era solo una bambina. Una vicenda sconvolgente che l’ha segnata per sempre.

Eva Henger ha vissuto momenti di puro terrore quando sua figlia Mercedesz era ancora molto piccola. Ospite nel programma La Volta Buona di Caterina Balivo su Rai 1, l’ex attrice ha rivelato un drammatico episodio avvenuto molti anni fa, quando la bambina fu rapita da una vicina di casa. Un trauma che ancora oggi la fa rabbrividire al ricordo di quei momenti.
“Mercedesz a due anni è stata rapita dalla vicina di casa”, ha raccontato Henger. “Mi sono distratta un attimo e non l’ho più trovata accanto a me”. Un evento che ha scatenato immediatamente il panico, soprattutto perché all’epoca la bambina era particolarmente vivace. “Nel condominio la chiamavano ‘figlia del Diavolo’, ma io ho capito subito che non si trattava di una sua fuga. Qualcosa non andava”.
La Henger ha spiegato che il suo primo pensiero fu quello di chiedere aiuto alla suocera e alla migliore amica, ma a dare un’intuizione fondamentale fu proprio la suocera: “Si è ricordata di questa signora, una vicina che non stava bene mentalmente e che ogni volta che vedeva Mercedesz diceva che lei sarebbe dovuta essere sua figlia”.
Dopo ore di angoscia, finalmente la svolta: la Henger si è recata a casa della vicina e ha trovato la bambina dopo cinque ore di ricerca disperata. “Abbiamo bussato alla porta, ma ci hanno aperto solo i figli maschi di questa donna, che erano impauriti. Mercedesz era in una stanza da sola, piangeva con in mano un Nintendo. Ho avuto paura di non rivederla mai più, perché in quegli anni c’erano molti casi di rapimenti di bambini piccoli”.
Fortunatamente, l’incubo si è concluso con il ritrovamento della bambina, che oggi ha rimosso quasi completamente il ricordo di quella terribile esperienza. “Ricordo solo di aver giocato in una stanza da sola”, ha raccontato Mercedesz, minimizzando inconsapevolmente l’enorme spavento vissuto dalla madre.
Un episodio sconvolgente, che Eva Henger ha deciso di condividere solo ora, aggiungendo un tassello inedito alla sua storia personale e al suo rapporto con la figlia.
Gossip
Giornalismo d’inchiesta o triste reality show? Il duello infuocato tra la Lucarelli e Cruciani
Un botta e risposta tra Selvaggia Lucarelli e Giuseppe Cruciani accende il dibattito su informazione, intrattenimento e responsabilità mediatica. La giornalista accusa, il conduttore risponde: ma chi ha ragione?

La giornalista Selvaggia Lucarelli non le manda a dire e attacca il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani per il suo ruolo nel “mito” di Davide Lacerenza, imprenditore finito nei guai per droga e prostituzione. Secondo la giornalista, il suo programma in onda su Radio24, La Zanzara, non si limita a dare voce ai personaggi controversi ma li esalta, trasformandoli in fenomeni mediatici, contribuendo a renderli icone trash del nostro tempo.
Spazio a personaggi deteriori
La Lucarelli accusa Cruciani di essere complice involontario della spettacolarizzazione del degrado, lasciando il microfono aperto a figure discutibili per il solo gusto di suscitare indignazione o risate. “Prima li crea, poi li scarica”, sintetizza la firma de Il Fatto Quotidiano.
La difesa di Cruciani: “Non siamo la procura della repubblica”
Giuseppe Cruciani non si scompone e ribatte su Dagospia con la consueta verve. “La Zanzara è un programma di intrattenimento, non la commissione d’inchiesta sulle stragi”. Per lui, la radio non ha il compito di vigilare sulla moralità dei suoi ospiti, ma solo di dare voce a una realtà che esiste, piaccia o meno. Il conduttore respinge al mittente l’accusa di alimentare il mito di Lacerenza, sottolineando che lo scopo del suo show è raccontare, senza filtri e senza ipocrisie. “Se l’accusa è fare spettacolo, ben venga: Barbara D’Urso docet”, ironizza Cruciani, rivendicando con orgoglio il suo stile dissacrante.
Informazione o circo mediatico? il confine sottile tra libertà e responsabilità
La querelle tra Lucarelli e Cruciani solleva una questione più ampia: dove finisce il diritto di cronaca e dove inizia la responsabilità dei media? Dare spazio a personaggi controversi è un modo per fare luce su certe dinamiche sociali o una strategia per fare ascolti sulla pelle degli scandali? Il dibattito è più che mai aperto aperto: se da un lato Cruciani rivendica il diritto di raccontare il reale senza filtri, dall’altro Lucarelli mette in guardia dai rischi di trasformare personaggi discutibili in star. La verità, come sempre, sta nel mezzo… o forse tra le righe di un tweet al veleno.
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