Gossip

Barbara Berlusconi regina del gossip: prima azionista di Whoopsee con Elkann e Del Vecchio soci (e Andrea Stroppa in consiglio)

La terzogenita di Silvio Berlusconi detiene il 17% della società Unaluna, che controlla il sito di gossip Whoopsee. Tra i soci, anche il gruppo Gedi, il family office LMDV e il solito Andrea Stroppa, referente italiano di Elon Musk

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    Chi ha detto che il gossip è roba di poco conto? Di certo non Barbara Berlusconi, che ha deciso di metterci su un bell’investimento e diventare la principale azionista di Unaluna, la società che controlla il sito di gossip Whoopsee e il canale The Muffa, dedicato a ambiente e sostenibilità. Per chi non fosse un habitué del pettegolezzo digitale, Whoopsee è quella macchina di click che vive di paparazzate e retroscena sulle star, con uno stile che ambisce a essere la versione italiana di TMZ o Page Six. Un affare che promette bene, almeno sulla carta, e nel quale non a caso si sono infilati anche nomi pesanti come John e Lapo Elkann, il gruppo Gedi e il sempre presente Andrea Stroppa, il giovane esperto di cybersecurity che ha saputo ritagliarsi un posto d’onore tra le conoscenze di Elon Musk.

    Barbara Berlusconi, che finora era rimasta lontana dal settore dell’informazione, ha deciso di puntare forte su questa media company, acquisendo una quota del 17,6% attraverso una fiduciaria. Il dettaglio non è irrilevante: fino a febbraio la sua partecipazione era schermata dalla Siref, ma da poche settimane è passata alla Riva Reno Fiduciaria di Bologna. Un cambio che forse indica una maggiore esposizione o, più semplicemente, un nuovo assetto strategico.

    Ma cosa ci fa la figlia del Cavaliere in mezzo a una start-up che si occupa di gossip e celebrità? La domanda è lecita, perché finora Barbara Berlusconi si era dedicata a tutt’altro: amministratrice delegata del Milan per un periodo, poi imprenditrice, sempre nel perimetro delle aziende di famiglia e mai in quello dei media. Eppure, Whoopsee è in crescita, ha un modello di business collaudato e punta in alto, tanto da attrarre investitori di un certo calibro.

    Della compagnia fanno parte i fratelli Elkann, che hanno investito tramite Gedi Digital, la divisione editoriale del gruppo che controlla testate come Repubblica e La Stampa, detenendo un solido 14,4% della società. A loro si aggiunge una partecipazione di Red Srl, riconducibile a LMDV, il family office di Leonardo Maria Del Vecchio, l’erede di EssilorLuxottica, che tramite la sua struttura gestisce svariati investimenti nel mondo delle start-up.

    Un’altra presenza interessante è quella di Matteo Sordo, amministratore delegato di Digitalia ’08, la concessionaria pubblicitaria di Mediaset, che detiene un pacchetto del 2,2%. Segno che anche l’orbita Fininvest ha un occhio su questo progetto.

    E poi c’è lui, Andrea Stroppa, il consulente informatico con un curriculum degno di un thriller di spionaggio. Esperto di cybersecurity, in contatto con Musk e con un piede in diversi ambienti finanziari di alto livello, Stroppa siede nel consiglio di amministrazione di Unaluna, confermando che il progetto non è affatto una semplice operazione commerciale, ma un esperimento più ampio per cavalcare l’onda delle nuove tendenze digitali.

    Del resto, Stroppa si muove da tempo nei corridoi del potere, con legami che vanno dai colossi tech alle grandi famiglie industriali. Un esempio? Pochi giorni fa ha liquidato Artis Wrld, una sua società nata con l’ambizioso obiettivo di produrre contenuti digitali innovativi e che tra i soci vantava, guarda caso, un pezzo della famiglia Elkann e persino il potente gruppo saudita Tharawat Holding, guidato dal principe Turki bin Salman Al Saud. Un’iniziativa che sulla carta sembrava promettente, ma che si è chiusa in rosso e con pochi risultati concreti.

    Whoopsee, invece, è tutta un’altra storia. Nonostante i bilanci da start-up, con 873 mila euro di ricavi nel 2023 e perdite per 575 mila euro, il progetto è solido e ha il sostegno di diverse banche, tra cui Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Bpm. In più, i soci sembrano intenzionati a rafforzare la società, con l’obiettivo di renderla il primo polo digitale italiano per il gossip e l’intrattenimento virale.

    L’ingresso di Barbara Berlusconi non è quindi casuale, ma strategico: il mercato delle notizie pop è in costante crescita, e chi riesce a imporsi con una piattaforma forte può raccogliere grandi frutti, soprattutto in un’era in cui gli utenti consumano contenuti sempre più veloci e frammentati.

    Senza contare che, con un’eventuale integrazione con altri gruppi editoriali, Whoopsee potrebbe presto diventare ben più di un sito di gossip, posizionandosi come un vero e proprio punto di riferimento per l’informazione digitale a tutto tondo. E chissà che in futuro non possa diventare anche un canale televisivo o una realtà crossmediale.

    Per il momento, ciò che è certo è che Barbara Berlusconi ha deciso di entrare in un settore nuovo, circondata da soci di primo livello e con la certezza che il gossip, per quanto leggero, può rivelarsi un affare dannatamente serio.

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