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Cecchetto: Gioca Jouer e la “liaison” con Sabrina Salerno

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    Claudio Cecchetto è tato il più grande talent scout italiano. Amadeus l’ha scoperto lui (non solo il personaggio, pure il nome), Carlo Conti, Jovanotti, Fiorello, Gerry Scotti, Sandy Marton, Fabio Volo e tantissimi altri. Autore di un tormentone epocale come Gioca Jouer, oggi 72enne ambassador della Romagna, si racconta a briglia sciolta, consapevole di un passato che l’ha visto sulla breccia per moltissimo tempo.

    Talent scout di Fiorello

    Cecchetto consicerava Fiorello “un maranza arrivato a Milano”, come ha raccontato nel documentario a lui dedicato, People from Cecchetto. «Fiorello arrivò Radio Deejay perché gli avevano detto che c’erano tante ragazze, mica per me. Andammo a cena, fu il mattatore. Gli dissi: “Licenziati e lavora con noi, fai l’animatore di un villaggio, diventerai quello dell’ltalia». In quella occasione la sua visione si dimostrò corretta… come per il “caso” Jovanotti. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe diventato famoso, lui invece sì. un suo collaboratore non avrebbe scommesso, ma lui sì.

    Quell’ingrato di Max Pezzali

    Per molti è stato come un padre, attorniato da una moltitudine di “figli artistici”. In grado anche di sgridarli, quando c’era bisogno. Ma, come accadeva con Fabio Volo, le sgridate erano fatte per spronarli, mai per umiliarli. Qualche delusione però l’ha avuta, non avendo mai digerito la mancanza di gratitudine da parte dell’883 Max Pezzali. «Per lui è un optional. Di tutti i miei è stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero 1».

    Uno stonato che amava la musica

    Cecchetto ha sempre amato la musica, anche se da stonato. A ben guardare, questa è stata la sua fortuna, altrimenti non avrebbe mai inciso un pezzo parlato come Gioca Jouer che è diventato ben presto un tormentone, una sorta di rap ante litteram. Con i diritti d’autore di quel brano fondò Radio Deejay. Un tassello fondamentale nella sua carriera, nel quale parte contemporaneamente la sua carriera di talent scout. Cecchetto scopre Amedeo Sebastiani, che ribattezza Amadeus, ispirandosi ad una canzone del tedesco Falco, Rock me Amadeus.

    Passione per la sexy Sabrina

    Tra le sue scoperte più riuscite c’è pure Sabrina Salerno, della quale racconta la sua prima impressione: «Era seduta davanti alla mia scrivania. “La ragazza vorrebbe fare la cantante”, mi spiegò l’agente. Un attimo dopo attaccò a cantare, sfrontata e decisa, come fosse la più brava al mondo. Una bomba sexy… Quando girammo il video di Boys, in piscina, con la maglietta bagnata, gli operatori si incantavano. “Ehi tu, guarda in macchina per favore!”». Una fascinazione della quale neanche il buon Claudio fu insensibile: «Per un piccolo periodo ci siamo compresi… Ci vogliamo ancora bene».

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