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Gossip

Chiara Ferragni e i selfie inscenati dopo la separazione

Sorrisi troppo ampi, pose innaturali e un’atmosfera cozy di felicità forzata, sono gli elementi che alcuni follower notano nelle sue ultime foto. C’è chi paragona questa situazione alla vicenda di quando Chiara fu accusata di aver inscenato una donazione di beneficenza per fini pubblicitari. Ma noi vi diciamo come distinguere un sorriso falso da uno vero.

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    Sui social di Chiara Ferragni non mancano mai contenuti sponsorizzati, foto patinate e selfie studiati nei minimi dettagli. Ma da quando l’influencer ha annunciato la separazione dal marito Fedez, un’ondata di commenti ha iniziato a mettere in dubbio l’autenticità dei suoi post, in particolare per quanto riguarda i suoi sorrisi.

    Ride per non piangere
    Chiara Ferragni, quindi, continua a far parlare di sé con una serie di foto e selfie che la ritraggono sorridente e radiosa. Immagini che hanno riscosso un grande successo sui social, con migliaia di like e commenti entusiasti da parte dei suoi follower. Tuttavia, questo “nuovo” modo di essere di Chiara ha anche acceso diverse critiche. C’è chi, infatti, vede in questi sorrisi smaglianti e nella sua ostentata felicità una risposta indiretta ai gossip che circolano sul suo conto e su quello dell’ex marito Fedez, in particolare sulle sue presunte nuove relazioni.
    “Sembra una strategia per dire ‘io sto benissimo’”, “Sta sorridendo solo per le foto”, “Vuole solo far vedere a Fedez che sta meglio senza di lui” sono solo alcuni dei commenti negativi che si possono leggere sui social.
    Dietro questo apparente esibizionismo di felicità alcuni ipotizzano un tentativo da parte di Chiara di controllare l’immagine pubblica e di smorzare le voci sulle difficoltà del suo post-separazione.

    Quindi, c’è davvero del “falso” nei sorrisi di Chiara Ferragni?
    “Sorrisi finti”, “troppo studiata”, “sembra una bambola di cera” sono solo alcuni dei commenti che si possono leggere sotto i suoi post. In molti si chiedono se questo nuovo atteggiamento sia un modo per mascherare il dolore della separazione o per mantenere un’immagine di positività a beneficio dei suoi sponsor e follower. È difficile dirlo con certezza. Sicuramente, la sua vita da influencer è costantemente sotto i riflettori e la pressione per mantenere un’immagine impeccabile può essere molto forte.

    Alcune tra le pose “sorridenti” di Chiara

    Nel frattempo, il dibattito tra i suoi follower dimostra che il confine tra autenticità e costruzione mediatica è sempre più sottile. Un sorriso falso nelle foto è un’espressione facciale che imita un sorriso genuino, ma che in realtà non proviene da un sentimento di gioia o divertimento.

    La difficile riconquista della fiducia dei follower, in calo dopo lo scandalo Balocco
    Chiara Ferragni quindi si trova ad affrontare un momento delicato: la sua credibilità e la sua vita privata che va a rotoli. Prima dello scandalo, Chiara Ferragni vantava un seguito di quasi 30 milioni di follower su Instagram, un numero da capogiro che la consacrava come una delle influencer più potenti al mondo. Dopo il video di scuse la Ferragni ha perso circa 1 milione di follower, attestandosi a 28,9 milioni. Un calo significativo che evidenzia come la vicenda abbia avuto un impatto negativo sulla sua immagine pubblica.

    Strategie per la rimonta ne ha?
    La Ferragni potrebbe aver bisogno di una maggiore trasparenza nelle sue comunicazioni, offrendo ai suoi follower un resoconto onesto e dettagliato della vicenda. Magari un ritorno a un’immagine più autentica e spontanea sui social potrebbe essere un passo nella direzione giusta. Ma senza sorrisi di gesso.

    Ecco come fare per distinguere un sorriso falso da un sorriso genuino
    Sorriso falso

    Coinvolge solo i muscoli della bocca, con gli angoli della bocca che si allungano verso l’alto.
    Non crea rughe a zampe di gallina.
    Può apparire rigido o forzato.
    Non dura a lungo.

    Sorriso vero
    Coinvolge sia i muscoli della bocca che quelli degli occhi.
    Crea rughe a zampe di gallina.
    Appare naturale e spontaneo.
    Dura per alcuni secondi.

      Gossip

      La villa dei Ferragnez sul lago di Como non trova acquirenti: dieci clienti scartano l’immobile da 10 milioni di euro

      A sei mesi dall’annuncio della vendita, “Villa Matilda” sul lago di Como, appartenente a Fedez, non ha ancora trovato un compratore. La posizione isolata e l’obbligo di muoversi in barca sono tra i fattori che sembrano scoraggiare gli interessati, mentre dall’entourage del rapper arrivano smentite sul prezzo richiesto.

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        “Villa Matilda”, la lussuosa dimora acquistata da Fedez e Chiara Ferragni nel dicembre di un anno fa per 5 milioni di euro, è ancora in attesa di un nuovo proprietario. Nonostante la posizione sul suggestivo lago di Como e l’esclusività della proprietà, sembra che la villa non riesca a trovare acquirenti. A oggi, ben dieci potenziali clienti l’hanno esaminata senza però procedere all’acquisto.

        Foto tratte dal WEB

        Situata a Pognana Lario, un piccolo borgo di 700 abitanti sulla riva orientale del lago, la villa gode di una vista spettacolare, ma richiede uno sforzo logistico non indifferente. Lontana dalle vie più comode, “Villa Matilda” è accessibile principalmente via barca, e questo fattore potrebbe scoraggiare chi non è disposto a rinunciare alla praticità.

        Una magione in vendita, ma senza fretta

        Secondo indiscrezioni locali, i Ferragnez avrebbero deciso di disfarsi della proprietà dopo averla utilizzata per brevi soggiorni, preferendo tornare alla vita milanese. Il prezzo richiesto? 10 milioni di euro, una cifra che, secondo l’entourage del rapper, non sarebbe corretta. “Contrariamente a quanto riportato, c’è interesse per la villa e la trattativa è riservata”, ha dichiarato il portavoce di Fedez, cercando di smentire le voci sul fallimento della vendita.

        La villa, dotata di 400 metri quadrati di interni, piscina riscaldata a sfioro, darsena privata e mille metri quadrati di giardino, sembra avere tutto il necessario per attirare clienti di fascia alta. Tuttavia, la posizione remota e la necessità di percorrere 300 scalini per accedervi sono considerati fattori penalizzanti. Se ci aggiungiamo il malumore di alcuni paesani che non sembrano apprezzare particolarmente la presenza della magione, si comprende perché la proprietà non sia tra le più gettonate.

        Foto tratte dal WEB

        Una rivalità sul lago? Forse con Clooney

        Curiosamente, la villa si trova proprio di fronte alla famosa dimora di George Clooney, a Laglio, sull’altra sponda del lago. Secondo alcuni, la scelta dei Ferragnez di acquistare la villa potrebbe aver giocato anche su un elemento di competizione mediatica: la coppia di star italiane contro il divo di Hollywood, con il lago di Como a fare da sfondo. Tuttavia, sembra che questa “rivalità” non abbia acceso l’entusiasmo della comunità locale, che preferisce concentrarsi su altri affari.

        Infatti, mentre la villa dei Ferragnez attira curiosità, altre proprietà nella zona hanno storie altrettanto affascinanti: dal banchiere miliardario con il suo buen retiro all’amico russo di Putin con un casinò privato. Senza dimenticare i vari calciatori, politici e nobili che hanno trovato rifugio lungo queste sponde.

        Foto tratte dal WEB

        Perché nessuno la compra?

        Nonostante le caratteristiche elitarie della villa, le difficoltà di accesso e la percezione di una ristrutturazione non convincente sono probabilmente le cause principali per cui “Villa Matilda” non ha ancora trovato un acquirente. I potenziali compratori si sono fermati a una fase di valutazione, preferendo non proseguire. E mentre il mercato immobiliare di lusso sul lago di Como continua a crescere, la magione dei Ferragnez resta sul mercato, in attesa di un nuovo proprietario.

        Nel frattempo, a Pognana Lario, la vendita della villa non sembra destare particolare preoccupazione tra i locali. “Sparito un forestiero, ne arriverà un altro”, commentano in paese, continuando la vita di sempre, lontani dai riflettori puntati sulla villa che, per ora, resta in cerca di una nuova storia da raccontare.

        Foto tratte dal WEB

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          Speciale La Talpa

          Veronica Peparini e Andreas Muller: un cammino a due, da Amici a La Talpa

          Nel loro percorso a La Talpa, questi due personaggi, noti per la loro professionalità e per il legame che li unisce, ci mostrano un lato più sfaccettato, più umano, tra capacità di adattamento e piccole crisi quotidiane.

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            Non capita tutti i giorni di vedere artisti come Veronica Peparini e Andreas Muller affrontare sfide di cui conosciamo solo un aspetto, la faccia pubblica, quella fatta di sorrisi davanti alla telecamera e passioni condivise.

            Veronica Peparini: dal mondo della danza a una sfida più vera

            Per molti, Veronica è sinonimo di grinta, quella tenacia che si respira in ogni sua lezione di danza ad Amici. Qui, però, non si tratta di dirigere un gruppo di giovani ballerini, ma di tenere il passo in un gioco che richiede intuito e autocontrollo. Veronica ha un dono speciale: un’attenzione quasi innata ai dettagli, che le permette di leggere le persone oltre le parole. A La Talpa, mette da parte l’insegnante e lascia emergere la persona, che non ha timore di esporsi e che prova a vivere senza il bisogno di controllare ogni passo.

            Veronica sembra quasi divertirsi a giocare con un lato di sé che conosce poco, come una persona che si concede di scoprire il mondo anche senza regole fisse. Sa di non dover sempre dimostrare qualcosa: non è lì per ottenere un trofeo da esibire, ma per esplorare quanto lontano può andare, lasciandosi sorprendere dal proprio istinto.

            Andreas Muller: il performer che riscopre il lato nascosto

            Andrea ha una presenza che si nota, una di quelle energie che riempiono la stanza, quasi senza che lui se ne accorga. Conosciuto come un artista istintivo e genuino, ha sempre cavalcato la propria passione senza mai nascondersi. Eppure, ora ci sembra di vederlo diverso, quasi incuriosito da un gioco che non si limita alla musica o allo spettacolo, ma che lo sfida a vivere senza una linea guida precisa.

            A La Talpa, Andrea si muove come un esploratore in un territorio nuovo, dove il suo talento musicale non può fare da scudo e dove, per emergere, deve fare i conti con le proprie incertezze e paure. È come se fosse alla ricerca di quella parte di sé che raramente emerge sul palco, quella parte che vuole restare calma e riflessiva, che osserva e sa attendere il momento giusto. E forse, proprio questo Andrea nascosto è la vera sorpresa.

            Insieme ma liberi di essere se stessi

            Veronica e Andrea sono indubbiamente una coppia affiatata, ma nel gioco presentato da Diletta Leotta scelgono di non essere solo una squadra. Entrambi sembrano voler mantenere quel delicato equilibrio tra il gioco di coppia e la libertà individuale. È come se avessero un tacito accordo: aiutarsi quando necessario, ma senza mai forzare i tempi e i modi dell’altro.

            Il rispetto che si concedono diventa la loro forza, quel tipo di sostegno silenzioso che non richiede parole, perché entrambi sanno quanto è importante per l’altro conservare il proprio spazio. Non vediamo i soliti cliché romantici, ma piuttosto un’affinità che lascia spazio al cambiamento e alla crescita personale.

            Cambiare, adattarsi e non perdere di vista se stessi

            Veronica e Andrea ci ricordano che ogni nuova sfida porta con sé una sorta di “piccolo terremoto” interiore, che spinge a riscoprirsi. Il loro percorso attuale non è solo un continuo adattarsi, ma una ricerca costante di nuovi confini. Se per anni la danza e la musica sono stati i loro rifugi, ora imparano a fare i conti con una realtà dove si trovano “nudi”, senza i ruoli che li hanno definiti finora.

            Una partecipazione magnetica e un pizzico di mistero

            Con Veronica e Andrea, La Talpa prende vita in modo accattivante e interessante. Hanno saputo conquistare il pubblico, dimostrando di essere pronti per uno spettacolo che li sfida sotto ogni punto di vista. La loro capacità di mantenere equilibrio tra strategia e sincerità rende ogni episodio un invito a scoprire un lato nuovo dei loro personaggi, dando vita a una narrazione intensa e coinvolgente.

            E poi ci stuzzica l’idea che in un gioco come questo, uno dei due possa essere la talpa senza che l’altro lo sappia aggiunge un’ironia affascinante, spingendo la fantasia ben oltre i limiti del programma.

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              Gossip

              Una vita, quella di Dalila Di Lazzaro, segnata da un’infanzia da incubo

              A 71 anni, sempre bellissima, l’attrice è apparsa a Verissimo, in conpagnia del suo attuale compagno, un musicista col quale condivide una felice relazione da quasi 12 anni.

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                L’attrice, che oggi ha 71 anni, è stata di recente ospite nel salotto Mediaset più ambito dai vip. Inizialmente presentandosi da sola e venendo raggiunta, dopo qualche minuto di intervista, dall’uomo che attualmente frequenta – Manuel Pia – del quale non si conosce esattamente l’età ma parecchio più giovane di lei. Lui si definisci “chitarrista, solista, compositore, cantautore, docente”, secondo alcune fonti dovrebbe avere 40 anni o poco più, anche se non c’è nessuna conferma ufficiale sulla sua età.

                Per alcuni la differenza d’età è ancora un problema da nascondere

                La differenza, anche se la Di Lazzaro appare in ottima forma e sempre affascinante, c’è… e si vede, come vuole l’ordine naturale delle cose. I due fanno coppia da ben quasi 12. Ma fino ad oggi, almeno in tv, non erano mai apparsi insieme: “Abbiamo tenuto un po’ nascosto per questo problema dell’età”. Poi l’attrice ha aggiunto che nella coppia è lei quella “più piccola”, che si fa accudire. Naturalmente lei si dichara felice di aver incrociato la sua vita con quella di Manuel. Addirittura lei sostiene che possa averglielo mandato suo figlio Christian, scomparso tragicamente nel 1991, a soli 22 anni, a causa di un incidente stradale.

                Sugli amori che hanno preceduto quello per Pia

                “E’ un miracolo perché prima ho avuto delle persone che ho amato molto, per carità, però non generose, non presenti, che ti criticavano per cambiarti. Io non voglio mai cambiare nessuno, ma quando diventano gelosi e possessivi…”, ha detto alla Toffanin.

                Da quasi 12 anni insieme

                Sul suo rapporto con Manuel dichiara: «La forza di questo nostro amore è che ci assomigliamo tantissimo nell’animo. Sono sicura che Manuel me lo abbia fatto conoscere mio figlio Cristian che, dall’alto, me l’ha mandato. Entrambi hanno la passione per la musica».

                Lui la ammirava in tv

                «Ho sempre ammirato Dalila – le ha fatto eco lui – . Quando ero piccolo, ero molto monello, vivacissimo e l’unica cosa che mi teneva fermo era la pubblicità di Dalila in tv. Mi mandava in estasi. Era l’unica cosa che mi faceva stare buono. Poi il destino ha voluto che la incontrassi e ci siamo innamorati». La Di Lazzaro ha debuttato nel mondo del cinema ne 1972 grazie al film western Si può fare… amigo. Da quel momento ha preso parte a numerose pellicole interpretando spesso ruoli da femme fatale, in funzione della sua irresistibile avvenenza.

                Galeotto fu il concerto

                Il musicista racconta del loro incontro ad una sua esibizione: «L’ho vista tra gli ospiti e ho chiesto di poterla incontrare ma è finita lì. Ci siamo risentiti nel tempo, poi ho scritto una canzone per lei». «Mi ha commossa», ha confessato a quel punto la Di Lazzaro che, all’inizio, ha preferito tenere nascosta la relazione «per il problema della differenza d’età, ma l’amore non ha età. Io sono più piccola di lui, mi rifugio in lui, mi dà una serenità globale».

                Violenza da parte di una parente a 5 anni e mezzo, poi il rapimento a 17

                Una chiacchierata – quella con la Toffanin – pervasa di dolcezza e leggerezza. Anche se prima di essere raggiunta in studio dall’attuale compagno, la Di Lazzaro ha rievocato alcuni momenti particolarmente dolorosi della sua infanzia e adolescenza. «A 17 anni sono stata sequestrata da un pazzo criminale, uno scappato fuori di testa serio – ha rivelato l’attrice, aggiungendo in seguito ulteriori dettagli legati alla sua infanzia – Ma la violenza è passata su di me cinque volte, la prima quando ero piccina, da parte di un parente. Avevo 5 anni e mezzo».

                Cose che ti segnano in maniera indelebile

                «A volte dico di me che sono una montagna – ha ammesso l’ex modella – Certo, qualche cicatrice resta, ho avuto crisi di panico e mi sono curata. Sono robusta, sono caduta tante volte, ma ho le spalle larghe e mi sono sempre rialzata».

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