Gossip
Colpo di scena nella guerra delle corna: Totti e Ilary Blasi si stringono la mano in tribunale!
Francesco Totti e Ilary Blasi si rivedono in tribunale a Roma e sorprendono tutti con una stretta di mano davanti a curiosi e testimoni. Nonostante la breve tregua, la battaglia legale resta aperta: Ilary chiede un assegno di mantenimento tra i 18 e i 20 mila euro, ma il “Pupone” non ci sta. Ora l’ago della bilancia potrebbe essere proprio Cristian, figlio diciannovenne e “indipendente”.
Francesco Totti e Ilary Blasi di nuovo faccia a faccia. Martedì scorso, l’ex coppia d’oro si è incontrata in tribunale a Roma per discutere l’infinita causa di separazione, un evento che ha attirato curiosi, fotografi e persino qualche fan in cerca di selfie con il “Pupone”. Il colpo di scena? I due si sono stretti la mano! Un gesto formale, certo, ma che ha fatto il giro dei social, alimentando voci su un possibile accordo.
Tra la folla presente, qualcuno ha immortalato il momento e postato l’immagine sui social, creando una vera e propria febbre mediatica. Ma attenzione, la mano tesa potrebbe non essere sufficiente a placare il fuoco delle loro divergenze, e il tribunale resta il teatro di una battaglia che non accenna a concludersi.
Dietro le quinte, infatti, Ilary Blasi sta spingendo per chiudere definitivamente la separazione entro l’autunno. Da febbraio ha richiesto una sentenza parziale che sancisca la fine ufficiale del matrimonio, anticipando così la decisione su casa, figli e assegno di mantenimento, evitando un rinvio al 2025. La conduttrice non perde tempo e punta al passo successivo: il divorzio.
E intanto, proprio l’assegno di mantenimento si conferma il tema più spinoso. Blasi non si accontenta dei 12.500 euro mensili stabiliti ad aprile 2023 e rilancia, chiedendo un aumento tra i 18 e i 20 mila euro al mese. «Le spese sono alte, tra bollette e personale domestico per la villa all’Eur, e senza l’Isola dei Famosi non percepisco gli stessi redditi», si legge nell’istanza depositata in tribunale dal suo avvocato Alessandro Simeone.
Ma Totti non molla. Attraverso il suo legale Antonio Conte, ribatte punto su punto e, addirittura, punta a una riduzione dell’assegno. «Ilary ha continuato a lavorare, tra la conduzione di “Battiti” e il docu-film “Unica” su Netflix. Senza contare gli incassi del libro autobiografico uscito quest’anno», ribadisce. Secondo il “Pupone”, la conduttrice ha incassato cachet importanti, e ora l’assegno di mantenimento dovrebbe addirittura calare, in considerazione dell’autonomia del figlio Cristian.
Proprio il giovane Cristian, infatti, si appresta a giocare un ruolo chiave in questa contesa. Fonti di cancelleria suggeriscono che sarà convocato come testimone dalla giudice Simona Rossi, nella prima sezione civile del Tribunale di Roma. Il suo parere potrebbe influenzare la decisione sulla revisione dell’assegno mensile che Totti versa alla ex moglie. «Cristian è ormai indipendente, autonomo e ha lasciato la casa coniugale», sostiene Totti nella sua memoria di replica. E non è un semplice dettaglio: il ragazzo, infatti, ha firmato un contratto con l’Olbia Calcio in Serie D, una scelta che certifica l’inizio della sua indipendenza economica.
Sullo sfondo, resta acceso il tema dei tradimenti, mai completamente svelato e fonte di dissapori mai risolti. La querelle sulle infedeltà continua ad alimentare l’astio tra i due, aggiungendo un’ulteriore nota di tensione.
Ma Ilary non intende fare marcia indietro. Determinata a mantenere il proprio stile di vita, prosegue la sua battaglia per l’aumento dell’assegno e il riconoscimento delle sue spese, che, a suo dire, sarebbero ben superiori a quanto Totti è disposto a coprire.
Nella prossima udienza, si spera che la stretta di mano possa rappresentare il primo passo verso un accordo che li porti a voltare pagina. Ma, con la determinazione mostrata da entrambe le parti, il finale della guerra delle corna tra Totti e Blasi è tutt’altro che prevedibile.
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Personaggi
L’apocalittica, visionaria Baba Vanga: ecco cosa prevede per il 2025
Il 2025 si avvicina e, come ogni anno puntuale di questi tempi, scatta il momento delle profezie sull’anno che verrà. In questo scenario, quelle della veggente bulgara Baba Vanga tornano a catturare l’attenzione di media e lettori.
Nota al pubblico astrologico per le sue visioni su catastrofi globali, conquiste mediche e fenomeni soprannaturali, Baba Vanga, la veggente bulgara cieca dall’infanzia, rappresenta una figura che non smette di affascinare.
Un personaggio sempre popolare
La mistica bulgara, anche a distanza di anni dalla sua morte, è una figura che non smette di affascinare e sorprendere. Baba è scomparsa infatti nel 1996 ma prima della sua dipartita avrebbe previsto, proprio per l’anno che sta per arrivare importanti catastrofi. Non è la prima volta che una figura come la sua cattura l’attenzione collettiva. Pensiamo a personaggi cone Nostradamus o contemporanei come Edgar Cayce che hanno formulato previsioni in cui i timori del loro tempo si riflettono nelle interpretazioni successive. Il fenomeno del profetismo è costante nella storia dell’umanità e rappresenta un interessante terreno di studio per psicologi e storici.
Il contesto nel quale visse, tra isolamento culturare e superstizioni
Vissuta in un’epoca segnata da grandi cambiamenti politici e sociali nella Bulgaria rurale, la sua fama crebbe nel contesto di una società dove spiritualità, superstizione e pratiche popolari rappresentavano una parte concreta della cultura quotidiana. Alimentata da questa combinazione di isolamento culturale e folklore, che la trasformò in una figura profetica, oggi inquadrabile tra realtà storica e leggenda.
Al giorno d’oggi la viralità del web ne mantiene viva la narrazione
Le sue profezie rappresentano un esempio perfetto di come le credenze possano viaggiare e trasformarsi nell’era digitale. Il mix fra social media e fake news amplificano la risonanza di queste previsioni, trasformandole in elementi dalla fortissima viralità, accompagnate da narrazioni sensazionalistiche, perfette per raccontare i nostri tempi caratterizzati da una generale paura per tutto: guerre, pandemie, crisi economiche. Rappresentando anche una calzante case history per campire come la disinformazione si diffonde e si amplifica sul web.
Perchè la gente presta attenzione alle profezie?
La psicologia ci insegna che fenomeni come la previsione del futuro rispondono a un bisogno di sicurezza, sorpattutto in tempi incerti. La spasmodica ricerca di risposte, di fronte soprattutto a eventi globali critici, spinge le persone a ricercare nel futuro un senso di controllo. Psicologi come Carl Jung (insieme a Sigmund Freud uno dei padri della psicologia moderna) hanno analizzato in profondità il fenomeno del “profetismo”, sottolinerando come queste credenze rispondano a profondi bisogni umani di conforto e speranza.
Che cosa ci riserva il 2025 secondo Baba
Per il 2025 saremo chiamati a confrontarci addirittura con una guerra interplanetaria che coinvolgerebbe entità extraterrestri. Sebbene suoni come la trama di un film di fantascienza, è chiaramente un tipo di previsione che riflette le paure collettive verso l’ignoto e la tendenza ad antropomorfizzare ciò che non comprendiamo. Esattamente come gli alieni.
Trapianti di organi in laboratorio
La sua previsione secondo la quale la scienza sarà in grado di sviluppare organi coltivati in laboratorio appare meno lontana dalla realtà. Sappiamo infatti come la medicina rigenerativa abbia già compiuto passi da gigante in tal senso. Una visione, questa, che potrebbe rientrare tra quelle “ottimistiche,” anche se la tempistica precisa resta una questione aperta.
Saremo tutti telepatici
Sempre secondo le previsioni di Baba Vanga, la comunicazione nel prossimo anno avrà una forte impronta telepatica. E’ vero che gli scienziati stanno esplorando il campo delle onde cerebrali… ma una comunicazione telepatica completa resta oggi una vera e propria fantasia. Semmai l’affermazione della veggente va interpretata alla luce di uno scenario dove scienza e fantasia si fondono sempre più, come nel caso delle interfacce neurali.
Curiosità e discernimento
Nel nostro mondo dominato da notizie false, si avverte come non mai la necessità di un pensiero critico. Intendiamoci, la curiosità per le profezie è del tutto lecita. Bisogna però distinguere tra mito e realtà con consapevolezza. Le profezie come quelle di Baba Vanga, con la loro ambiguità, sono un esempio perfetto per riflettere sul modo in cui interpretiamo le informazioni e sulla nostra capacità di filtrare ciò che leggiamo. Paura dell’ignoto e desiderio di comprendere il futuro: un fascino senza tempo, intriso di ironia e mistero, che continuerà a vivere nelle generazioni future, ricordandoci che l’essere umano è sempre alla ricerca di risposte. A volte anche da personaggi come lei.
Speciale La Talpa
Marina, icona di autenticità, ritorna al reality
Marina La Rosa, la donna che per prima ha aperto le porte del reality all’autenticità, ritorna in grande stile, dimostrando che non è solo un personaggio da piccolo schermo ma una presenza vera, concreta, granitica.
Marina entrò per la prima volta in un reality con il Grande Fratello, in un’epoca in cui i concorrenti non erano affatto “giocatori” nel senso attuale. Erano persone comuni, portate sullo schermo senza una vera preparazione, quasi allo sbaraglio. Questa genuinità li rendeva autentici, ma anche vulnerabili, lontani dalle costruzioni di ruoli che oggi dominano lo schermo. Marina, però, si distinse immediatamente per il suo rifiuto di seguire copioni: non cercava approvazione, non si piegava alle aspettative, e la sua schiettezza conquistava proprio perché era ruvida, cruda, senza filtri.
Per certi versi una pioniera
Il pubblico si trovò davanti a un carattere forte e impenetrabile, una figura che non addolciva nulla, che si mostrava esattamente per com’era. In ogni parola e gesto si rivelava autentica, offrendo un tipo di presenza che spiazzava chi era abituato a una televisione più addomesticata. Così Marina si rivelò una pioniera, aprendo la strada a un nuovo modo di vivere i reality: mostrarsi per quello che si è, senza maschere.
E ora eccola di nuovo: Marina, la Scavatrice Suprema, tra misteri e strategie
Oggi, anni dopo, Marina ritorna sugli schermi, ancora più solida e consapevole. Si muove con naturalezza tra i meccanismi de La Talpa, dove tensione e mistero dominano la scena. Mentre gli altri concorrenti si agitano tra strategie e discussioni, lei osserva e sorride, perfettamente a suo agio e sicura di sé. Marina sa che il pubblico la osserva e ancora una volta la premia per la sua schiettezza: non ha bisogno di interpretare un ruolo, poiché il suo segreto è essere sempre e soltanto Marina, in ogni contesto e in ogni sfida.
“La Talpa” e il ritorno di Marina: autenticità senza compromessi
La Talpa è un programma che richiede strategia, intuito e sangue freddo, qualità che Marina incarna senza scendere mai a compromessi. In un gioco dove la paranoia e i dubbi sono all’ordine del giorno, la sua calma sorniona spicca, rendendola un punto di riferimento sia per i concorrenti che per il pubblico. Impassibile di fronte alle schermaglie notturne, Marina osserva, sicura di sé. Questo equilibrio e questa sicurezza sembrano destabilizzare chi la circonda, abituato a una competizione basata su maschere e finzioni, mentre lei rimane un esempio di coerenza e autenticità.
La lezione di Marina: il potere dell’autenticità
In un’epoca in cui molti reality sono costruiti più sullo spettacolo che sulla sincerità, Marina, la Scavatrice Suprema, rappresenta un esempio raro e potente. Non è la “costruzione del ruolo” a renderla irresistibile, ma proprio l’assenza di un ruolo imposto, l’essere autentica fino in fondo. Con la sua apparente spigolosità, che potrebbe sembrare dura e impenetrabile, Marina riesce a trasformare ogni angolo ruvido in una tonalità accattivante, capace di risvegliare un profondo interesse e una curiosità sincera nel pubblico.
“Gatta” a tutti gli effetti, “morta”… non pare proprio
Forse ciò che la rende così amata – e, al contempo, così discussa – è proprio questa sua linea sottile tra distanza e menefreghismo, che mescola con momenti di dolcezza e profondità improvvisa. Questa combinazione, spiazzante e affascinante, crea un effetto magnetico: una figura che sembra indifferente e inavvicinabile ma che, quando meno te lo aspetti, si rivela capace di una delicatezza e una profondità che la rendono ancora più irresistibile. E così, anche stanotte, mentre il giardino si anima di litigi e accuse, lei osserva, silenziosa e perfetta, incarnazione dell’autenticità in un mondo sempre più affamato di realtà.
Personaggi
Diana Del Bufalo: che panico questa vita… lo showbiz mi disgusta
Romana classe 1990, attrice, cantante, comica, conduttrice, si fa le domande dandosi le risposte, perde il filo del discorso e di tanto in tanto lo fa perdere anche agli altri. Da prendere così o lasciar stare: lei non recità, è adorabilmente come appare.
Donna simpatica e un po’ stralunata, Diana Del Bufalo dichiara senza problemi di non sentirsi famosa. non si sente famosa. Ma non le importa. «Va bene così – ha raccontato di recente al Corriere – vivo in campagna a Sud di Roma, amo stare tranquilla, le grandi star se lo sognano». La sua ascesa è cominciata nel 2010, con la partecipazione ad Amici che le ha aperto una serie di porte inaspettate: «Un’esperienza bellissima. Lavoravo con una leggerezza che non ho più avuto».
Fatemi fare tutto… ma non la presentatrice!
La sua è una carriera variegata, fra cinema, tv e teatro. Con una sola esclusione ad un ruolo ben preciso: «la presentatrice: sei troppo obbligata a stare in tempi calcolati al secondo, io sono una spontanea, non ce la faccio».
Sogni avverati
Attualmente gira l’Italia con uno spettacolo teatrale che si intitola Sogni e desideri. Come i tanti che è riuscita nel frattempo a realizzare: «La mia vita oggi è più bella di quel che osassi sognare. Di me ho sempre avuto grande considerazione. Tranne nella fase in cui ero cicciottella, e tutte si fidanzavano e io no». Ma è finito presto, anzi no tardi dice ancora al Corsera con il sorriso sulle labbra: «Ho dato il primo bacio a 17 anni. Poi a 23 mi sono fidanzata col mio primo compagno, di 15 più grande. La scoperta del sesso, dell’amore. Lì mi è scattato qualcosa nel cervello. Prima anche a scuola andavo male, ero molto naif, non capivo niente, e del resto cosa capisci se non capisci il sesso?».
La sua attenzione per i meno fortunati
Scoppiettante ed imprevedibile sulla scena, nella vita privata ama la quiete e quel senso di soddisfazione interiore che ti regala l’aiutare gli altri: «Faccio tanta beneficenza, ma non si dice. Mi sono iscritta alla Croce Rossa da volontaria, ma non sono ancora andata. Però mi piacerebbe per ché so mettermi nei panni di chi sta male. Soffro da anni di attacchi di panico, causati da una serie di traumi».
Odia la meschinità
A questo punto diventa interessare quali problematiche hanno generato in lei questo stato ansioso: «Di base il mio lavoro non collima con quello che sono. C’è una meschinità e una vanità generale che mi disgustano. Ti prendono per una parte, e quelle scartate subito a sparlarti dietro. Per questo, quando vado dallo psicoterapeuta. chiedo: quando guarisco? E il medico mi risponde che ognuno ha i suoi tempi. Ma c’è gente che non sa cosa sia il panico. Tipo il mio fidanzato».
Lui chi è
Patrizio, il suo compagno attuale, è direttore finanziario di una società. Una persona molto logica e quadrata, più grande di lei. Stanno insieme da due anni. La sua vita privata è spesso finita sotto i riflettori per via delle sue illustri ex relazioni, da quella con Edoardo Tavassi alla storia d’amore con Paolo Ruffini interrotta nel 2020. Ora, però, il suo cuore batte per una persona lontana mille anni luce dal mondo dello spettacolo, che ha saputo conquistarla nel corso del 2023, anno in cui sono usciti per la prima volta allo scoperto.
Galeotta per lei fu Formentera
I due sono usciti allo scoperto per la prima volta nell’estate 2023, quando l’attrice condivise un post su Instagram durante una vacanza a Formentera: “Mi avevano detto che non avrei più provato l’amore, che era una cosa che da adulti non si prova più perché “ormai”… Non ascoltate nessuno se non voi stessi. Le risposte sono già tutte dentro di voi e fregatevene di quello che potrebbero pensare gli altri, non hanno potere sui vostri pensieri. Viva la vita”.
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