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Er Pupone, ex Re di Roma… costretto a fare le pulizie!

Una volta era l’idolo della tifoseria giallorossa, ora viene paparazzato a fare le pulizie sul balcone di casa. A supportarlo la sua attuale compagna Noemi Bocchi. Nel frattempo vende la sua società immobiliare, minata da un bilancio in rosso.

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    Francesco Totti in un’inedita versione «casalingo 2.0». L’ex capitano della Roma è stato paparazzato dal settimanale Chi mentre si dedica alle faccende domestiche sul balcone del suo attico ai Parioli. Accanto a lui la compagna Noemi Bocchi, nelle insolite vesti di aiutante. Il Pupone è stato immortalato mentre si adopera con l’idropulitrice, cercando di far tornare come nuove le tapparelle di casa.

    Gioca in casa, nel vero senso della parola

    Un Totti così non l’avevamo mai visto, immerso nei lavori domestici. Chissè se è stata una sua libera iniziativa o se la Bocchi gli ha letteralmente messo la scopa in mano ma la sua compagna gli ha messo la scopa in mano, trasformandolo in un perfetto “casalingo disperato”. Non limitandosi alle finestre ma occupandosi anche del pavimento del balcone. Insomma… come una volta in campo, ha interpretato alla perfezione il suo ruolo. Appena rientrati da un soggiorno al The Cove at Atlantis, un’esclusiva struttura alle Bahamas, tocca occuparsi della casa…

    Come imprenditore però non risulta vincente…

    Bravo nei lavori domestici, non si può dire la stessa cosa belle vesti di imprenditore. Con un bilancio in rosso di quasi un milione di euro nel 2023, la sua società immobiliare Dieci è stata venduta. Ad arrivare in aiuto all’ex giallorosso è stata una finanziaria israeliana, la B.A.R. assets and Hotels in Rome ltd, rappresentata nella transazione da Avi Zak e da Pascal Oren. Un gruppo immobiliare di Tel Aviv specializzato in progetti di ristrutturazione di hotel.

    Il prezzo di vendita alla finanziaria israeliana

    La Dieci Immobiliare, gestita dal fratello di Francesco – Riccardo – è stata venduta per 5 milioni. I due contratti di leasing che la società aveva con Mps sono ora passati nelle proprietà degli israeliani: il primo immobile è situato in via Rasella, il secondo è rappresentato da un residence a Tor Tre Teste, affittato al Comune per ospitare novanta famiglie indigenti, in attesa di un alloggio popolare da diversi anni.

    L’incubo dello sgombero

    Persone che adesso vivono costantemente con l’incubo di essere sgomberate, considerando che la nuova proprietà entrante, nel suo piano di sviluppo, prevede la realizzazione di centri commerciali, residenziali e alberghieri. Fra cui ben 12 hotel di cui almeno cinque con oltre 600 camere. 

    Foto settimanale Chi

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