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Fine delle vacanze pugliesi per Giorgia Meloni: il ritorno a Roma dopo giorni di relax

Dopo settimane di silenzio e relax, Giorgia Meloni è attesa a Roma per riprendere le sue attività governative. Un soggiorno all’insegna della privacy, ma con un prezzo non indifferente, nel cuore della Valle d’Itria.

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    Le vacanze estive della premier Giorgia Meloni si sono concluse, e con il rientro a Roma inizia una nuova fase di impegni per il governo italiano. Durante questo periodo, la premier ha scelto nuovamente Masseria Beneficio, un luogo appartato e immerso nel verde, per trascorrere il suo tempo in famiglia e con gli amici più stretti. Questa località, situata tra Ceglie Messapica e Villa Castelli, è diventata un rifugio estivo per la leader politica, che vi ritorna ormai da tre anni consecutivi.

    Un soggiorno esclusivo La masseria, un autentico gioiello nel cuore della Puglia, appartiene all’imprenditore Andrea Chirulli, noto per aver costruito un impero partendo da una semplice pala meccanica. Con solo sei camere disponibili, l’intera struttura è stata riservata esclusivamente per la premier e il suo entourage, garantendo la massima riservatezza. Il costo del soggiorno non è trascurabile: con una tariffa di base di 1.370 euro a notte per camera, il prezzo complessivo per l’intera struttura supera facilmente gli 80.000 euro per il periodo delle vacanze.

    Un ambiente privato e sicuro Durante queste settimane, Meloni ha goduto della tranquillità del luogo, con un personale ridotto e la sicurezza garantita dalla posizione isolata. Nonostante alcune piccole problematiche, come una connessione internet non perfetta che ha richiesto l’intervento dei tecnici, la premier ha trovato in Masseria Beneficio il luogo ideale per coniugare lavoro e relax, lontano dagli occhi indiscreti del pubblico e della stampa.

    La vita quotidiana in masseria Oltre alle necessità tecniche, la vita in masseria ha richiesto anche alcune soluzioni pratiche: il resort non dispone di un ristorante, quindi il cibo è stato ordinato o acquistato dai membri della famiglia Meloni, come Giambruno e Lollobrigida, che sono stati fotografati mentre facevano la spesa in un discount locale. A Ferragosto, la famiglia ha ordinato pizze per celebrare la festività in modo semplice ma piacevole. La masseria, dotata di mini appartamenti con cucina, ha permesso alla premier di godere di una vacanza tranquilla e discreta.

    Un legame forte con la Puglia Questa scelta non è casuale. Grazie al consigliere regionale Luigi Caroli, Meloni ha scoperto Ceglie Messapica e ha trovato in questo angolo di Puglia un luogo in cui rifugiarsi ogni anno. Il legame con la regione e con i suoi abitanti si è rafforzato nel tempo, facendo di Masseria Beneficio non solo una scelta di comodità, ma anche un luogo dove Meloni può sentirsi veramente a casa.

    Curiosità e speculazioni A Ceglie Messapica, la presenza della premier ha suscitato grande curiosità, soprattutto riguardo al costo del soggiorno. Facendo un calcolo approssimativo, si stima che la permanenza di Meloni in masseria possa superare gli 80.000 euro. Nonostante il costo elevato, c’è chi ipotizza che nel corso degli anni la premier possa aver stretto un rapporto di amicizia con il proprietario della cava, Andrea Chirulli, che potrebbe spiegare una certa familiarità nella scelta della località.

    Un luogo di pace e riflessione Mentre le vacanze giungono al termine, la premier lascia alle spalle un luogo che le ha offerto pace e tempo per riflettere. La masseria, con i suoi ulivi secolari e l’atmosfera serena, ha rappresentato per lei un’oasi di tranquillità in un anno segnato da grandi sfide politiche. Il ritorno a Roma segna l’inizio di un nuovo capitolo, ma la memoria di queste giornate di pace e riflessione accompagnerà Giorgia Meloni nei mesi a venire.

      Gossip

      La villa dei Ferragnez sul lago di Como non trova acquirenti: dieci clienti scartano l’immobile da 10 milioni di euro

      A sei mesi dall’annuncio della vendita, “Villa Matilda” sul lago di Como, appartenente a Fedez, non ha ancora trovato un compratore. La posizione isolata e l’obbligo di muoversi in barca sono tra i fattori che sembrano scoraggiare gli interessati, mentre dall’entourage del rapper arrivano smentite sul prezzo richiesto.

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        “Villa Matilda”, la lussuosa dimora acquistata da Fedez e Chiara Ferragni nel dicembre di un anno fa per 5 milioni di euro, è ancora in attesa di un nuovo proprietario. Nonostante la posizione sul suggestivo lago di Como e l’esclusività della proprietà, sembra che la villa non riesca a trovare acquirenti. A oggi, ben dieci potenziali clienti l’hanno esaminata senza però procedere all’acquisto.

        Foto tratte dal WEB

        Situata a Pognana Lario, un piccolo borgo di 700 abitanti sulla riva orientale del lago, la villa gode di una vista spettacolare, ma richiede uno sforzo logistico non indifferente. Lontana dalle vie più comode, “Villa Matilda” è accessibile principalmente via barca, e questo fattore potrebbe scoraggiare chi non è disposto a rinunciare alla praticità.

        Una magione in vendita, ma senza fretta

        Secondo indiscrezioni locali, i Ferragnez avrebbero deciso di disfarsi della proprietà dopo averla utilizzata per brevi soggiorni, preferendo tornare alla vita milanese. Il prezzo richiesto? 10 milioni di euro, una cifra che, secondo l’entourage del rapper, non sarebbe corretta. “Contrariamente a quanto riportato, c’è interesse per la villa e la trattativa è riservata”, ha dichiarato il portavoce di Fedez, cercando di smentire le voci sul fallimento della vendita.

        La villa, dotata di 400 metri quadrati di interni, piscina riscaldata a sfioro, darsena privata e mille metri quadrati di giardino, sembra avere tutto il necessario per attirare clienti di fascia alta. Tuttavia, la posizione remota e la necessità di percorrere 300 scalini per accedervi sono considerati fattori penalizzanti. Se ci aggiungiamo il malumore di alcuni paesani che non sembrano apprezzare particolarmente la presenza della magione, si comprende perché la proprietà non sia tra le più gettonate.

        Foto tratte dal WEB

        Una rivalità sul lago? Forse con Clooney

        Curiosamente, la villa si trova proprio di fronte alla famosa dimora di George Clooney, a Laglio, sull’altra sponda del lago. Secondo alcuni, la scelta dei Ferragnez di acquistare la villa potrebbe aver giocato anche su un elemento di competizione mediatica: la coppia di star italiane contro il divo di Hollywood, con il lago di Como a fare da sfondo. Tuttavia, sembra che questa “rivalità” non abbia acceso l’entusiasmo della comunità locale, che preferisce concentrarsi su altri affari.

        Infatti, mentre la villa dei Ferragnez attira curiosità, altre proprietà nella zona hanno storie altrettanto affascinanti: dal banchiere miliardario con il suo buen retiro all’amico russo di Putin con un casinò privato. Senza dimenticare i vari calciatori, politici e nobili che hanno trovato rifugio lungo queste sponde.

        Foto tratte dal WEB

        Perché nessuno la compra?

        Nonostante le caratteristiche elitarie della villa, le difficoltà di accesso e la percezione di una ristrutturazione non convincente sono probabilmente le cause principali per cui “Villa Matilda” non ha ancora trovato un acquirente. I potenziali compratori si sono fermati a una fase di valutazione, preferendo non proseguire. E mentre il mercato immobiliare di lusso sul lago di Como continua a crescere, la magione dei Ferragnez resta sul mercato, in attesa di un nuovo proprietario.

        Nel frattempo, a Pognana Lario, la vendita della villa non sembra destare particolare preoccupazione tra i locali. “Sparito un forestiero, ne arriverà un altro”, commentano in paese, continuando la vita di sempre, lontani dai riflettori puntati sulla villa che, per ora, resta in cerca di una nuova storia da raccontare.

        Foto tratte dal WEB

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          Speciale La Talpa

          Veronica Peparini e Andreas Muller: un cammino a due, da Amici a La Talpa

          Nel loro percorso a La Talpa, questi due personaggi, noti per la loro professionalità e per il legame che li unisce, ci mostrano un lato più sfaccettato, più umano, tra capacità di adattamento e piccole crisi quotidiane.

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            Non capita tutti i giorni di vedere artisti come Veronica Peparini e Andreas Muller affrontare sfide di cui conosciamo solo un aspetto, la faccia pubblica, quella fatta di sorrisi davanti alla telecamera e passioni condivise.

            Veronica Peparini: dal mondo della danza a una sfida più vera

            Per molti, Veronica è sinonimo di grinta, quella tenacia che si respira in ogni sua lezione di danza ad Amici. Qui, però, non si tratta di dirigere un gruppo di giovani ballerini, ma di tenere il passo in un gioco che richiede intuito e autocontrollo. Veronica ha un dono speciale: un’attenzione quasi innata ai dettagli, che le permette di leggere le persone oltre le parole. A La Talpa, mette da parte l’insegnante e lascia emergere la persona, che non ha timore di esporsi e che prova a vivere senza il bisogno di controllare ogni passo.

            Veronica sembra quasi divertirsi a giocare con un lato di sé che conosce poco, come una persona che si concede di scoprire il mondo anche senza regole fisse. Sa di non dover sempre dimostrare qualcosa: non è lì per ottenere un trofeo da esibire, ma per esplorare quanto lontano può andare, lasciandosi sorprendere dal proprio istinto.

            Andreas Muller: il performer che riscopre il lato nascosto

            Andrea ha una presenza che si nota, una di quelle energie che riempiono la stanza, quasi senza che lui se ne accorga. Conosciuto come un artista istintivo e genuino, ha sempre cavalcato la propria passione senza mai nascondersi. Eppure, ora ci sembra di vederlo diverso, quasi incuriosito da un gioco che non si limita alla musica o allo spettacolo, ma che lo sfida a vivere senza una linea guida precisa.

            A La Talpa, Andrea si muove come un esploratore in un territorio nuovo, dove il suo talento musicale non può fare da scudo e dove, per emergere, deve fare i conti con le proprie incertezze e paure. È come se fosse alla ricerca di quella parte di sé che raramente emerge sul palco, quella parte che vuole restare calma e riflessiva, che osserva e sa attendere il momento giusto. E forse, proprio questo Andrea nascosto è la vera sorpresa.

            Insieme ma liberi di essere se stessi

            Veronica e Andrea sono indubbiamente una coppia affiatata, ma nel gioco presentato da Diletta Leotta scelgono di non essere solo una squadra. Entrambi sembrano voler mantenere quel delicato equilibrio tra il gioco di coppia e la libertà individuale. È come se avessero un tacito accordo: aiutarsi quando necessario, ma senza mai forzare i tempi e i modi dell’altro.

            Il rispetto che si concedono diventa la loro forza, quel tipo di sostegno silenzioso che non richiede parole, perché entrambi sanno quanto è importante per l’altro conservare il proprio spazio. Non vediamo i soliti cliché romantici, ma piuttosto un’affinità che lascia spazio al cambiamento e alla crescita personale.

            Cambiare, adattarsi e non perdere di vista se stessi

            Veronica e Andrea ci ricordano che ogni nuova sfida porta con sé una sorta di “piccolo terremoto” interiore, che spinge a riscoprirsi. Il loro percorso attuale non è solo un continuo adattarsi, ma una ricerca costante di nuovi confini. Se per anni la danza e la musica sono stati i loro rifugi, ora imparano a fare i conti con una realtà dove si trovano “nudi”, senza i ruoli che li hanno definiti finora.

            Una partecipazione magnetica e un pizzico di mistero

            Con Veronica e Andrea, La Talpa prende vita in modo accattivante e interessante. Hanno saputo conquistare il pubblico, dimostrando di essere pronti per uno spettacolo che li sfida sotto ogni punto di vista. La loro capacità di mantenere equilibrio tra strategia e sincerità rende ogni episodio un invito a scoprire un lato nuovo dei loro personaggi, dando vita a una narrazione intensa e coinvolgente.

            E poi ci stuzzica l’idea che in un gioco come questo, uno dei due possa essere la talpa senza che l’altro lo sappia aggiunge un’ironia affascinante, spingendo la fantasia ben oltre i limiti del programma.

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              Gossip

              Una vita, quella di Dalila Di Lazzaro, segnata da un’infanzia da incubo

              A 71 anni, sempre bellissima, l’attrice è apparsa a Verissimo, in conpagnia del suo attuale compagno, un musicista col quale condivide una felice relazione da quasi 12 anni.

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                L’attrice, che oggi ha 71 anni, è stata di recente ospite nel salotto Mediaset più ambito dai vip. Inizialmente presentandosi da sola e venendo raggiunta, dopo qualche minuto di intervista, dall’uomo che attualmente frequenta – Manuel Pia – del quale non si conosce esattamente l’età ma parecchio più giovane di lei. Lui si definisci “chitarrista, solista, compositore, cantautore, docente”, secondo alcune fonti dovrebbe avere 40 anni o poco più, anche se non c’è nessuna conferma ufficiale sulla sua età.

                Per alcuni la differenza d’età è ancora un problema da nascondere

                La differenza, anche se la Di Lazzaro appare in ottima forma e sempre affascinante, c’è… e si vede, come vuole l’ordine naturale delle cose. I due fanno coppia da ben quasi 12. Ma fino ad oggi, almeno in tv, non erano mai apparsi insieme: “Abbiamo tenuto un po’ nascosto per questo problema dell’età”. Poi l’attrice ha aggiunto che nella coppia è lei quella “più piccola”, che si fa accudire. Naturalmente lei si dichara felice di aver incrociato la sua vita con quella di Manuel. Addirittura lei sostiene che possa averglielo mandato suo figlio Christian, scomparso tragicamente nel 1991, a soli 22 anni, a causa di un incidente stradale.

                Sugli amori che hanno preceduto quello per Pia

                “E’ un miracolo perché prima ho avuto delle persone che ho amato molto, per carità, però non generose, non presenti, che ti criticavano per cambiarti. Io non voglio mai cambiare nessuno, ma quando diventano gelosi e possessivi…”, ha detto alla Toffanin.

                Da quasi 12 anni insieme

                Sul suo rapporto con Manuel dichiara: «La forza di questo nostro amore è che ci assomigliamo tantissimo nell’animo. Sono sicura che Manuel me lo abbia fatto conoscere mio figlio Cristian che, dall’alto, me l’ha mandato. Entrambi hanno la passione per la musica».

                Lui la ammirava in tv

                «Ho sempre ammirato Dalila – le ha fatto eco lui – . Quando ero piccolo, ero molto monello, vivacissimo e l’unica cosa che mi teneva fermo era la pubblicità di Dalila in tv. Mi mandava in estasi. Era l’unica cosa che mi faceva stare buono. Poi il destino ha voluto che la incontrassi e ci siamo innamorati». La Di Lazzaro ha debuttato nel mondo del cinema ne 1972 grazie al film western Si può fare… amigo. Da quel momento ha preso parte a numerose pellicole interpretando spesso ruoli da femme fatale, in funzione della sua irresistibile avvenenza.

                Galeotto fu il concerto

                Il musicista racconta del loro incontro ad una sua esibizione: «L’ho vista tra gli ospiti e ho chiesto di poterla incontrare ma è finita lì. Ci siamo risentiti nel tempo, poi ho scritto una canzone per lei». «Mi ha commossa», ha confessato a quel punto la Di Lazzaro che, all’inizio, ha preferito tenere nascosta la relazione «per il problema della differenza d’età, ma l’amore non ha età. Io sono più piccola di lui, mi rifugio in lui, mi dà una serenità globale».

                Violenza da parte di una parente a 5 anni e mezzo, poi il rapimento a 17

                Una chiacchierata – quella con la Toffanin – pervasa di dolcezza e leggerezza. Anche se prima di essere raggiunta in studio dall’attuale compagno, la Di Lazzaro ha rievocato alcuni momenti particolarmente dolorosi della sua infanzia e adolescenza. «A 17 anni sono stata sequestrata da un pazzo criminale, uno scappato fuori di testa serio – ha rivelato l’attrice, aggiungendo in seguito ulteriori dettagli legati alla sua infanzia – Ma la violenza è passata su di me cinque volte, la prima quando ero piccina, da parte di un parente. Avevo 5 anni e mezzo».

                Cose che ti segnano in maniera indelebile

                «A volte dico di me che sono una montagna – ha ammesso l’ex modella – Certo, qualche cicatrice resta, ho avuto crisi di panico e mi sono curata. Sono robusta, sono caduta tante volte, ma ho le spalle larghe e mi sono sempre rialzata».

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