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Gemma lascia “Uomini e Donne”? Di mezzo c’è un uomo misterioso

La dama torinese, protagonista storica del trono over, è stata avvistata in compagnia di un nuovo cavaliere che potrebbe cambiare il suo destino nel programma.

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    I fan di “Uomini e Donne” sono in subbuglio per un probabile abbandono: Gemma Galgani potrebbe essere costretta a dire addio alla trasmissione. La dama torinese, presenza fissa del parterre da anni, sembra essere pronta a lasciare lo show per un uomo misterioso recentemente avvistato al suo fianco.

    Perché Gemma Galgani lascia “Uomini e Donne”?

    Gemma Galgani è stata una figura centrale del trono over di “Uomini e Donne” fin dall’inizio della suddivisione del programma tra giovani e meno giovani. Nel salottino di Maria De Filippi, Gemma ha avuto diversi flirt, alcuni dei quali più significativi, ma nessuno che l’abbia convinta ad abbandonare l’ambita sedia rossa. Tuttavia, qualcosa potrebbe essere cambiato di recente.

    Gemma Galgani via da “Uomini e Donne” per un uomo

    Secondo il settimanale Nuovo, Gemma Galgani potrebbe dire addio a “Uomini e Donne” proprio a causa di un uomo. La dama è stata avvistata in compagnia di un cavaliere misterioso, e se la relazione dovesse diventare seria, la sua partecipazione al programma di Maria De Filippi potrebbe concludersi.

    Chi è l’uomo avvistato con Gemma?

    “Spunta l’uomo misterioso: se è vero amore, lei dovrà dire addio alla De Filippi”, si legge sul settimanale Nuovo. Al momento, l’identità del cavaliere che è stato visto in compagnia di Gemma rimane segreta. Chi sarà il fortunato? Di certo, se la storia dovesse diventare seria, la Galgani non esiterà a sventolare ai quattro venti la sua nuova felicità.

    La notizia lascia i fan curiosi e in attesa di ulteriori sviluppi. Sarà davvero la fine di un’era per Gemma Galgani a “Uomini e Donne”? Solo il tempo lo dirà.

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      Gossip

      Alessandro Borghese: «Ho un figlio che non ho mai incontrato, ma lo mantengo. Wilma? Sposata in sei mesi»

      Nato a San Francisco, cresciuto tra Roma e il mondo, Borghese si è stabilito a Milano “per amore di Wilma”. Il successo, la paternità a sorpresa, la vita da marinaio e quel giorno in cui ha rischiato di morire su una zattera. Oggi è padre geloso, marito devoto e conduttore di una delle trasmissioni più amate della tv.

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        Alessandro Borghese è figlio del mondo, ma con radici ben piantate nel cuore. Nato a San Francisco, ha vissuto a Roma, Parigi, Londra, New York e oggi si è stabilito a Milano, città che considera “l’unica in cui riesco a essere davvero puntuale”. Romano nel cuore, milanese per amore, come confessa lui stesso in una lunga intervista a Il Giorno. E proprio l’amore è il filo rosso che unisce la sua vita privata a quella professionale, fatta di viaggi, cucine, navi e scelte improvvise.

        «Sono romanissimo sotto tanti punti di vista, ma ho un’attitudine milanese», racconta lo chef, oggi volto amatissimo del programma 4 Ristoranti, appena arrivato alla decima stagione. Dietro il sorriso e la parlantina, si nasconde un uomo che ha attraversato mari in tempesta, letteralmente: «Sulle navi ho fatto la mia università gastronomica galleggiante. Ho passato tre anni a bordo, ho girato il mondo, ho conosciuto culture e cucine. Mi sono anche divertito, ma ho rischiato la vita».

        Il riferimento è all’incendio scoppiato sulla nave Achille Lauro, dove Borghese era imbarcato come cuoco: «Tre giorni e tre notti su un canotto. È stata durissima». Poi il ritorno a casa e la svolta. La televisione lo corteggia, il pubblico lo acclama, lui trova una dimensione nuova, senza rinnegare mai le origini umili del suo lavoro.

        E trova anche l’amore. Quello con Wilma Oliverio, conosciuta a Milano nel modo più inaspettato. «Ero lì per un’intervista. Chi mi doveva intervistare si chiamava Wilma. Un nome che mi incuriosiva, sembrava antico. Ma quando l’ho vista… be’, Wilma non era affatto antica». Scatta qualcosa subito, qualcosa di raro. Dopo sei mesi, senza tentennamenti, la sposa. Sono passati diciassette anni da allora. Insieme hanno due figlie: Arizona, nata nel 2012, e Alexandra, nel 2016.

        «Sono un padre gelosissimo, ma mi do i pizzicotti per stare zitto», confessa. Niente divieti, solo la consapevolezza che crescerle libere è più difficile — ma anche più giusto — che proteggerle a ogni costo.

        Poi, quasi con naturalezza, racconta una parte più complicata della sua storia. Quella che non tutti conoscono.
        «Ho anche un figlio di 19 anni», dice. «Non è un segreto. Ho saputo di essere padre molto tempo dopo la sua nascita. L’ho riconosciuto e sono tuttora un puntuale sostenitore. Non ho avuto modo di conoscerlo. L’ho visto su Internet».

        Poche parole, senza retorica. Nessuna polemica, solo una constatazione: essere padre non è sempre semplice. Ma è un impegno che non si può evitare. Anche a distanza, anche senza incontri. Anche senza abbracci. È uno dei momenti più toccanti dell’intervista, forse quello che più colpisce perché arriva senza enfasi. Solo con verità.

        Alessandro Borghese è così: generoso, impulsivo, un po’ rock’n’roll, ma con una bussola etica che tiene sempre puntata verso la responsabilità. E se in cucina è maestro di improvvisazione, nella vita ha imparato a lasciarsi guidare dall’istinto — che, a ben vedere, non ha mai sbagliato.

        Dal fuoco della nave al fuoco dei fornelli, da San Francisco a Milano, da padre in silenzio a padre presente, anche solo con un bonifico. Oggi racconta tutto con lo stile che lo ha reso famoso: diretto, caloroso, umano. E sotto il cappello da chef, c’è uno che sa bene quanto costa essere se stessi. E quanto ne valga la pena.

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          Reali

          Re Carlo III e Camilla in Italia: visita di Stato tra simbolismo, cultura e tempi brevi

          I reali inglesi celebrano il 20° anniversario di matrimonio con un tour tra Roma e Ravenna, tra incontri istituzionali e luoghi iconici della storia italiana.

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            E’ iniziata lunedì 7 aprile la visita di Stato in Italia di Re Carlo III e della Regina Camilla, un evento che celebra anche il loro 20° anniversario di matrimonio. I reali sono stati accolti dalla sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi, dall’ambasciatore britannico in Italia Lord Edward Llewellyn e dall’ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini. La visita, che durerà fino a domani 10 aprile, ha previsto un’agenda ricca di impegni ufficiali e culturali. Forse troppi…

            Per Carlo e Camilla quattro giorni fitti fitti

            Ieri i reali hanno incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e reso omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria. Nel pomeriggio hanno vsitato il Colosseo, accompagnati dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, e incontrato la comunità britannica a Villa Wolkonsky.

            A Montecitorio a Camere riunite

            Oggi Re Carlo terrà un discorso alle Camere riunite a Montecitorio, dove potrebbe parlare in italiano lingua che a lui piace moltissimo fin da quando era un ragazzo. In serata, i reali inglesi parteciperanno a un banchetto di Stato al Quirinale, organizzato dal Presidente Mattarella, che coincide con il loro anniversario di matrimonio. Quindi festeggiano da invitati…

            Domani la visita si concluderà a Ravenna, città che Carlo non aveva mai visitato prima. Qui esploreranno luoghi simboli della città e del nostro patrimonio culturale nazionale. Si recheranno alla Tomba di Dante e visiteranno le chiese bizantine. Re Carlo visiterà la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia, mentre Camilla si recherà al Museo di Byron.

            Una visita che unisce diplomazia, cultura e celebrazione personale

            Questa visita di Stato, la diciottesima di Carlo come Principe di Galles, ma la prima nei panni di Re Carlo III, dopo la sua incoronazione, sottolinea i profondi legami culturali e storici tra Italia e Regno Unito. Sebbene l’incontro con Papa Francesco sia stato rinviato a causa delle condizioni di salute del Pontefice, i reali hanno espresso vicinanza a Bergoglio. La visita rappresenta anche un’opportunità per rafforzare le relazioni bilaterali e celebrare la storia condivisa tra i due Paesi.

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              Gossip

              “Le corna? Bisogna saperle portare”. Michela Quattrociocche torna al cinema, stuzzica il passato e difende le donne con la schiena dritta

              Dopo anni lontana dai riflettori, Michela Quattrociocche torna con L’ultima sfida, film in cui interpreta la moglie di un calciatore fedifrago. Il ruolo la ispira: «Ho sempre avuto una mia individualità. Le corna? Non sono la fine del mondo. Bisogna saperle portare». E su Aquilani: «Il rispetto resta, i momenti belli non si cancellano».

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                Dimenticate la ragazzina innamorata di Scusa se ti chiamo amore. Oggi Michela Quattrociocche è una donna che ha scelto di stare in panchina per un po’ — e no, non parliamo solo di cinema. Dopo anni di silenzio pubblico e vita da mamma a tempo pieno, l’attrice è pronta a rientrare in campo con L’ultima sfida, film che la vede coprotagonista accanto a Gilles Rocca. Una pellicola che parla di calcio, famiglia, emancipazione. Insomma, un déjà-vu. Ma stavolta, con una sceneggiatura scritta addosso.

                Nel film è Germana, moglie di un campione infedele. «A differenza sua, io non andavo allo stadio ogni domenica. Non mi sono mai fatta assorbire da quel mondo, ho sempre deciso da sola e per me. La felicità non me l’ha regalata nessuno», dice ai microfoni di Grazia con la calma di chi si è già tolta il tacco dalla scarpa.

                La Quattrociocche non nomina mai Alberto Aquilani, ma lo spettro è lì. «Per il suo lavoro abbiamo vissuto in tante città. Mi sembrava giusto stare con le mie figlie, non affidarle a una tata. Avevo il desiderio di una famiglia, e l’ho vissuta fino in fondo», spiega, lasciando intendere che le rinunce non le sono pesate, ma neanche dimenticate.

                Poi arriva la frase che ha fatto sussultare il web: «Le corna? Bisogna saperle portare». È una battuta del suo personaggio, certo, ma suona come una dichiarazione di intenti. «Germana sa di essere più importante lei per il marito che il contrario, anche se lui porta a casa lo stipendio. È lei che alla fine lo salva. E allora, davvero doveva preoccuparsi delle corna?». Una visione realistica, forse cinica, ma anche potente: «Mi dispiace se certe donne pensano di valere meno solo perché il marito guadagna di più», aggiunge.

                Ma com’è oggi il rapporto con l’ex? «Portare rancore non serve, soprattutto quando ci sono i figli. Io avrò sempre rispetto per lui, come lui ne ha per me. I momenti belli non si cancellano. Rimarrà sempre una parte della mia vita». E anche qui, il tono è morbido, ma le parole pesano. Un modo elegante per dire: io sono andata oltre.

                Oggi Michela ha un nuovo compagno, l’imprenditore Giovanni Naldi. Niente flash, niente copertine: «Lentamente. Non viviamo insieme. Ci vediamo nel weekend, abitiamo nello stesso quartiere. Dopo due anni e mezzo ho presentato le bambine. Non avrei potuto fare diversamente, dopo un rapporto così importante». L’equilibrio prima di tutto, anche nel nuovo amore. E alla domanda se a Naldi piaccia una donna così autonoma, risponde con un sorriso che sa di sfida: «Spero di sì».

                Dal cinema al cortile di casa, Michela Quattrociocche è tornata. Non per farsi perdonare nulla, ma per dire la sua. Senza rancori, ma con molta più consapevolezza di prima. E se le corna sono sopravvalutate, la dignità no.

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