Gossip
In vendita le due case di Dalla, i tremitesi si oppongono

Uno scorcio della villa a Cala Matano
Il rapporto simbiotico fra il grande cantautore Lucio Dalla e le Isole Tremiti è noto a molti. L’aveva scelto come rifugio artistico e personale, in un angolo di mare dove il tempo sembra essersi fermato.
Cose che in pochi conoscono
Qui ha scritto – ma è un dettaglio che conoscono in pochi – alcune delle sue canzoni più celebri. Se per tutti Piazza Grande è situata al centro di Bologna (Piazza Maggiore)… chi conosceva bene Lucio sapeva che la dedica era per la piazza principale di San Domino, che si affaccia sul mare blu e nella quale oggi troneggia una statua in memoria dell’artista bolognese.
Due case, ora in vendita
Non c’è locale alle Tremiti dove non si scorge una foto di Dalla, una copertina di un suo disco, una frase di una sua canzone. Nell’arcipelago pugliese possedeva due dimore, una villa e una casa nel centro storico, che oggi sono entrambe sono in vendita. Si tratta della villa di San Domino che si affaccia su Cala Matano (sul citofono c’è ancora lo pseudonimo che utilizzava, Domenico Sputo, una specie di suo alter ego) e di un appartamento in piazza Diomede sull’isola di San Nicola. La vendita dei due immobili sono gestiti dall’Agenzia Guidobaldi Luxury Properties, anche se questa iniziativa ha scatenato le proteste nella comunità isolana.
Gli amici locali
Qui c’è gente che Lucio frequentava al bar del porticciolo, ci giocava a carte e parlava del tempo sul molo. Ci sono persone per le quali Dalla ha tenuto a battesimo il figlio, ha partecipato al pranzo di nozze, per le quali ha cantato a sorpresa davanti a pochi amici. Un ristorante di pesce che spesso frequentava, un bar – Il Club della Sofferenza – dove si tirava mattina.
Una petizione via Facebook
A schierarsi contro la vendita delle due proprietà, un appello lanciato dalla pagina Facebook Riserva Marina Isole Tremiti e rivolto alla sindaca Annalisa Lisci perchè si attivi: «Lucio Dalla e le Tremiti devono rimanere uniti non tradendo l’impegno dell’artista per questa Terra. Ora più che mai. E’ un sogno che deve continuare».
Una villa in una posizione da favola
Tre piani nella suggestiva insenatura di Cala Matano, una delle spiagge più belle delle Tremiti in assoluto (anche se qui spiaggia fa rima con scogli), in uno degli scenari paesaggisticamente più apprezzati. La villa è inserita in un parco di circa 1.650 mq ed è composta da salone, cucina, 4 camere da letto e 4 bagni. All’interno una sala di incisione dove è stato realizzato l’album Luna Matana, uscito nel 2001. Il prezzo si aggira su 1.3 milioni di euro.
Un open space a San Nicola
San Nicola rappresenta il centro amministrativo delle Tremiti. Qui Dalla aveva un appartamento all’interno dell’Abbazia/Fortezza di Santa Maria A Mare, costruita intorno al 1200. Un open space con angolo cottura a vista, finestrato a strapiombo del promontorio. La zona notte è soppalcata, col bagno dotato di una graziosa vasca da bagno e finestra sul mare. Prezzo di partenza 350mila euro. Prezzi da appartamentini in città… con però l’innegabile plus di essere in mezzo ad una natura meravigliosa, nei luoghi dove ha vissuto un fuoriclasse della musica italiana.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Gossip
Katia Pedrotti: «Blocco Ascanio su WhatsApp e Instagram quando litighiamo. Poi facciamo la pace!»
«Sono molto ‘colorata’ nei litigi, mi blocco per giorni. Ascanio? Lo blocco sui social o gli dico che non tornerò mai più». Tra disordine in casa e figli da disciplinare, ecco le dinamiche di una famiglia affiatata ma vivace.

Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli formano una delle coppie più longeve nate dal Grande Fratello, ma questo non significa che la loro vita di coppia sia priva di scintille. Intervistata da Oggi, Katia ha raccontato con ironia e sincerità i retroscena delle liti con il marito e dei momenti più vivaci in famiglia.
Litigi coloriti e gesti teatrali
«Sono molto ‘colorata’ nei miei litigi», ha confessato Katia, ammettendo di avere un carattere forte e deciso. Quando la discussione si fa seria, non è raro che prenda misure drastiche: «Lo blocco su WhatsApp e Instagram o gli dico: ‘Esco e non tornerò mai più’».
Nonostante i gesti teatrali, il rapporto con Ascanio resta solido: «A volte passano giorni prima di riconciliarci, ma abbiamo trovato il nostro equilibrio».
Disordine in casa e pazienza messa alla prova
Uno dei motivi principali di discussione? Il disordine. «Sono molto precisa, odio quando la casa è in disordine. Ad esempio, se ho appena pulito la cucina e Ascanio arriva con un cracker e lascia briciole ovunque, vado fuori di testa», ha spiegato Katia.
Figli e disciplina creativa
Anche con i figli, Matilda (17 anni) e Tancredi (11 anni), Katia non risparmia toni decisi: «Dico cose tipo: ‘Non uscirete per 32 mesi’ o ‘Ti ritiro la Playstation fino a quando avrai 24 anni’». Un modo colorito ma affettuoso per mantenere la disciplina in casa.
Nonostante le liti e le piccole incomprensioni, Katia e Ascanio si mostrano ancora molto affiatati e innamorati, dimostrando che, a volte, anche i litigi più teatrali possono essere il segreto di una coppia duratura.
Gossip
Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano: «Meglio dividersi che distruggere ciò che resta»
Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano dopo 12 anni di matrimonio. L’annuncio sui social parla di una scelta condivisa e matura, per evitare che la convivenza svuoti il bene rimasto. I figli, Eva e Nikita, resteranno al centro della loro nuova armonia familiare.

Un amore lungo 17 anni, due figli e una vita costruita insieme. Ora, però, Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko hanno scelto di separarsi. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha colpito i tanti fan della coppia, che per anni hanno seguito con affetto il loro percorso. L’inviato storico de Le Iene e la pittrice di origine russa hanno deciso di chiudere il capitolo del loro matrimonio con la stessa discrezione con cui lo hanno vissuto.
A dare l’annuncio è stato Viviani, attraverso un reel pubblicato sul suo profilo Instagram. Niente recriminazioni, nessun veleno: solo parole misurate e dense di rispetto. «Stare insieme avrebbe demolito i nostri sentimenti», dice con lucidità. «Non c’erano liti né rancori, ma una consapevolezza comune: proseguire così avrebbe intaccato quel bene che ancora ci lega».
Una separazione, insomma, non figlia di un evento drammatico, ma di una presa d’atto matura. I due avevano iniziato a ragionare su questa possibilità già a inizio 2025. Hanno scelto di farlo ora, prima che la convivenza si trasformasse in ostilità. «Vediamo troppe coppie, anche famose, farsi la guerra quando ormai l’amore si è trasformato in rancore», sottolinea Viviani. «Noi abbiamo deciso di fermarci prima, per salvare quello che di bello c’è stato e che ancora esiste, in altra forma».
Un pensiero condiviso anche da Ludmilla Radchenko, che sui social ha raccontato il suo punto di vista. Senza drammi, senza retorica. Solo la necessità di proteggere la serenità di Eva e Nikita, i due figli nati dal loro amore, rispettivamente nel 2012 e nel 2017. «I bambini hanno capito. Non è stato facile, ma abbiamo parlato molto con loro. Hanno accolto questa decisione con maturità», ha scritto l’ex letterina di Passaparola, oggi artista affermata con mostre in gallerie internazionali e uno studio a Milano.
Il loro legame resta forte, trasformato. Dall’amore di coppia a un rispetto profondo, fatto di ricordi condivisi, obiettivi comuni e due figli da crescere con armonia. Nessuna guerra in vista, solo un equilibrio nuovo da costruire. E se separarsi può essere, in certi casi, il gesto più doloroso ma anche più saggio, Viviani e Radchenko sembrano averlo capito prima di molti altri.
Reali
Harry e Meghan, la beneficenza scoppia tra le mani: accuse di bullismo e figuracce reali
Il principe si dimette da Sentebale, la charity fondata in nome di Diana. Ma dietro le quinte c’è il caos: la presidente Sophie Chandauka lo accusa di “molestie sistemiche”. E Meghan? Pare abbia fatto inginocchiare la manager. Letteralmente.

Dove passano i Sussex, non cresce più l’erba. E anche quando dovrebbero semplicemente sostenere una causa nobile, riescono a trasformarla in una guerra intestina a base di accuse, dimissioni e gesti al limite del surreale. L’ultima scena si è consumata dentro Sentebale, l’organizzazione fondata da Harry nel 2006 per aiutare bambini sieropositivi in Africa. Un nome nobile, una causa indiscutibile. Ma dietro la facciata benefica, è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga “Harry e Meghan contro il resto del mondo”.
Il principe si è dimesso dal consiglio direttivo insieme al co-fondatore Seeiso, principe del Lesotho. Ma la mossa è tutto fuorché diplomatica: arriva a seguito delle accuse pesantissime della presidente della charity, Sophie Chandauka, manager di lungo corso con trascorsi in Morgan Stanley e Meta, che parla apertamente di “bullismo sistemico” da parte di Harry e del consiglio di amministrazione.
La denuncia è arrivata dritta alla Charity Commission, l’ente che vigila sulle organizzazioni no-profit. Secondo Chandauka, all’interno della charity regnerebbero misoginia, abuso di potere e discriminazione verso le donne nere. Le sue riunioni sarebbero state interrotte, le sue decisioni boicottate, il suo ruolo costantemente ridimensionato. “Non sono stata trattata come i miei predecessori — ha detto a Sky — Alcuni membri del board pensavano di poterla fare franca maltrattando una donna”.
Dal canto loro, i fiduciari dell’ente e i due principi replicano con accuse opposte: la Chandauka avrebbe gestito i conti in modo opaco e cambiato rotta senza consultare il consiglio. Insomma, ognuno accusa l’altro di aver portato la nave sugli scogli. E se non fosse una charity, sembrerebbe la trama di una soap.
Ma la parte più grottesca arriva da un evento dello scorso aprile a Miami, durante una partita di polo benefico. Harry, capitano della squadra vincitrice, era sul podio per la premiazione. Accanto a lui, alla sua destra, c’era Sophie Chandauka. E qui entra in scena Meghan Markle.
Secondo quanto ricostruito da fonti interne (e riportato dal Telegraph), l’ex attrice avrebbe ordinato alla manager di spostarsi dalla parte “sbagliata” del principe. Non con un cenno, ma con un comando esplicito. E così Chandauka sarebbe stata costretta ad abbassarsi sotto il trofeo per cambiare lato, in pieno stile “inchinati e ubbidisci”.
Una scena che ha fatto storcere il naso anche a molti presenti e che avrebbe innescato il disastro. A quanto pare, Harry avrebbe poi pressato Chandauka affinché rilasciasse una dichiarazione pubblica “a sostegno” della moglie, per riparare all’immagine poco regale della duchessa. Lei ha detto no. E, secondo chi conosce i retroscena, da lì è cominciata la sua lenta e inesorabile defenestrazione.
C’è chi dice che la manager abbia usato il caso Harry per far esplodere una situazione già al limite. Altri sostengono che sia stata vittima dell’ennesimo cortocircuito tra potere reale e insicurezze hollywoodiane. Di certo, ancora una volta, il buon nome della beneficenza è finito sotto i tacchi di una coppia sempre più allergica alla sobrietà.
Intanto, Harry e Meghan restano in silenzio. Ufficialmente impegnati in nuovi progetti di comunicazione e “impact storytelling” (qualunque cosa significhi). Ma dietro le quinte, la beneficenza piange. E anche un po’ ride. Di nervi.
-
Gossip1 anno fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera9 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Olimpiadi 20248 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Sex and La City11 mesi fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Speciale Grande Fratello7 mesi fa
Helena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Speciale Grande Fratello7 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Gossip10 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Moda e modi8 mesi fa
L’estate senza trucco di Belén Rodriguez