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L’attore Nicolas Cage nel ciclone del “caso Weston”: una famiglia divisa

Noto per i suoi ruoli eccentrici e intensi, il fanoso attore si trova ora al centro di un caso giudiziario che sembra uscito direttamente da un film drammatico. La sua ex compagna, Christina Fulton, lo ha denunciato, accusandolo di negligenza nei confronti del loro figlio Weston Cage, 34 anni, e ritenendolo indirettamente responsabile di un’aggressione subita nel luglio 2024.

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    La causa, presentata a Los Angeles e resa pubblica dal magazine People, punta il dito non solo contro il figlio Weston – accusato di aggressione e percosse – ma anche contro il celebre attore, reo, secondo l’ex compagna, di non aver fatto nulla per prevenire il comportamento violento del figlio.

    L’Accusa: “Cage ha ignorato i problemi del figlio”

    Secondo il documento depositato in tribunale, Christina Fulton sostiene che Weston abbia una lunga storia di problemi mentali e aggressioni violente. La donna accusa Nicolas Cage di aver ignorato le evidenti difficoltà del figlio, intervenendo ripetutamente per farlo uscire di prigione su cauzione e permettendogli di abusare di alcol nonostante la sua nota dipendenza.

    Favorendo un ambiente malsano

    “Nicolas era a conoscenza del passato di Weston e, nonostante ciò, non ha preso provvedimenti per impedirne i comportamenti violenti”, si legge nel documento legale. Le accuse vanno oltre la semplice negligenza genitoriale: secondo Fulton, l’attore avrebbe contribuito a creare un ambiente in cui Weston poteva agire indisturbato, senza alcuna conseguenza reale per le sue azioni.

    L’Avvocato dell’attore sostiene: “Accuse prive di fondamento”

    Non si è fatta attendere la risposta della difesa. L’avvocato di Nicolas Cage ha respinto le accuse definendole “assurde e prive di fondamento”. Ha inoltre sottolineato che Weston è un adulto autonomo e che Cage non ha alcun controllo sul suo comportamento. “Weston Coppola è un uomo di 34 anni. Il signor Cage non è responsabile delle sue azioni e non può essere ritenuto colpevole di una presunta aggressione”, ha dichiarato l’avvocato.

    Questa difesa mette in discussione la pretesa di Fulton di ritenere Cage responsabile delle azioni del figlio, sostenendo che un genitore, soprattutto di un adulto, non possa essere chiamato in causa per atti che non ha commesso direttamente.

    Le conseguenze per la Fulton

    L’aggressione denunciata da Fulton avrebbe avuto conseguenze gravi sulla sua salute e carriera. La donna ha dichiarato di aver riportato gravi lesioni, tra cui:

    Commozione cerebrale

    Trauma oculare

    Danni ai denti

    Disturbo da stress post-traumatico

    A causa di queste ferite, Fulton ha affermato di aver perso due importanti lavori, tra cui una serie Netflix. Il caso ha avuto ripercussioni anche su Cage: l’attore ha rinunciato alla sua partecipazione al Taormina Film Fest lo scorso anno, probabilmente per evitare l’attenzione mediatica derivante dallo scandalo.

    Un futuro lontano dai riflettori?

    Mentre Cage continua a dedicarsi alla sua carriera cinematografica – il suo ultimo film, Longlegs, è un thriller attesissimo – questa vicenda potrebbe lasciare un segno sulla sua immagine pubblica. Il caso solleva interrogativi sulla responsabilità di un genitore nei confronti di un figlio adulto e sulle possibili implicazioni legali di dinamiche famigliari complesse. Resta ora da vedere se la giustizia darà ragione a Fulton o se Cage riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti. Una cosa è certa: questo dramma giudiziario è ben lontano dall’epilogo.

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