Gossip
Malgioglio nel cast di “Beautiful”: Sono la vostra Brooke
Un tocco di italianità arricchisce la storica e famosa soap opera “Beautiful” con l’ingresso di Cristiano Malgioglio nel cast. Per il cantautore, questo è un periodo di grande fermento professionale. Oltre alla nuova avventura nella celebre soap, Malgioglio è stato riconfermato nel programma “Tale e Quale Show”, sta collaborando con Carla Bruni e potrebbe addirittura partecipare al prossimo Festival di Sanremo come ospite.

L’estate, per Cristiano Malgioglio, oltre a essere un periodo di relax e viaggi, è caratterizzata da importanti incontri e progetti. La collaborazione con Carla Brunie in autunno l’inizio della collaborazione con la famosa soap americana “Beautiful”, una delle più seguite al mondo:
«Ero a Milano Marittima e in hotel mi si avvicina il produttore Casey Kasprzyk: “Do you speak english?, farebbe una parte nella soap?”. “Ma certo”, gli ho risposto, “io mi sento Joan Collins, anche se non era nella serie”. Apparirò in qualche puntata, forse nel ruolo di me stesso, spero di incrociare gli impegni a novembre».
“Beautiful” è una delle soap opera più seguite al mondo dal1987, la serie ha catturato l’attenzione di milioni di telespettatori grazie alle sue intricate trame familiari, romantiche e drammatiche. Ambientata nel mondo della moda di Los Angeles, “Beautiful” segue le vicende della famiglia Forrester e dei loro amici e nemici, offrendo un mix di amore, tradimenti e intrighi che ha saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico per decenni.
L’ingresso nel cast di Beautiful rappresenta un’opportunità unica. La soap opera americana, amatissima in tutto il mondo, gli permetterà, dunque, di raggiungere un pubblico ancora più vasto e di consolidare la sua fama internazionale. Ma e ancora presto per sapere quale sarà il ruolo di Malgioglio nella soap. Sarà un cameo, un personaggio ricorrente o addirittura un protagonista? Le sue esuberanza e la sua ironia potrebbero portare una ventata di novità e creare dinamiche interessanti con gli altri personaggi.
Per Cristiano e per il suo percorso professionale la televisione è stata importante: «L’educazione mi ha aiutato. Ho capito che dovevo essere sorridente, mai volgare. Ho visto solo due volte Silvio Berlusconi, una volta c’era Aznavour, che amavo da morire. Al compleanno di Alfonso Signorini, Berlusconi mi ferma e mi dice: “Lei mi piace, perché è una persona educata e perbene. Io riconosco i talenti”».
Questo aneddoto sottolinea come il rispetto e la correttezza siano stati fondamentali per il suo successo, permettendole di guadagnare la stima di figure influenti nel mondo della televisione.
A proposi dello show “Tale e quale”: «Sono felice quando le persone dicono che le faccio ridere. Carlo mi prende in giro, e Panariello scherza chiedendomi se ho incontrato qualche celebrità al supermercato. Mi dispiace che Loretta Goggi non sarà presente, avevamo una grande intesa nella nostra giuria, dove ognuno esprimeva sinceramente il proprio parere. La gente apprezza quando riesci a regalare un sorriso, ma è importante non esagerare e mantenere sempre il rispetto per tutti: sia per chi ti apprezza, sia per chi non ti sopporta».
L’animo romantico e sognatore di Cristiano
Un quadro piuttosto chiaro emerge dalla sua vita sentimentale attuale e delle sue riflessioni sulla società. Malgioglio ha confermato di avere un compagno molto più giovane di lui. La loro relazione sembra solida, tanto da spingerlo a valutare l’ipotesi di trasferirsi a Istanbul per stare più vicino a lui.
La sua storia con il compagno turco e quella precedente a Cuba dimostrano come l’amore per Malgioglio non conosca barriere geografiche o di età, perché si mostra aperto e tollerante verso le differenze, sia in ambito sentimentale sia politico. Apprezza la presenza di donne al potere, indipendentemente dal partito di appartenenza. Ma, nonostante le critiche che spesso vengono mosse alla società italiana, Malgioglio mantiene un atteggiamento positivo e spera in un futuro migliore, con maggiori diritti e uguaglianze.
Cristiano Malgioglio è in grado di spaziare tra diversi ruoli, dal giudice nei talent show al conduttore, dimostrando una grande versatilità e adattabilità. La sua cultura musicale e la sua profonda conoscenza del mondo dello spettacolo sono innegabili. Questo gli permette di affrontare qualsiasi argomento con competenza e autorevolezza, soprattutto con il suo stile inconfondibile, la sua ironia e la sua sincerità lo rendono un personaggio indimenticabile.
E, nonostante il suo successo, mantiene un grande rispetto per il pubblico e per i suoi colleghi.
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Gossip
Katia Pedrotti: «Blocco Ascanio su WhatsApp e Instagram quando litighiamo. Poi facciamo la pace!»
«Sono molto ‘colorata’ nei litigi, mi blocco per giorni. Ascanio? Lo blocco sui social o gli dico che non tornerò mai più». Tra disordine in casa e figli da disciplinare, ecco le dinamiche di una famiglia affiatata ma vivace.

Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli formano una delle coppie più longeve nate dal Grande Fratello, ma questo non significa che la loro vita di coppia sia priva di scintille. Intervistata da Oggi, Katia ha raccontato con ironia e sincerità i retroscena delle liti con il marito e dei momenti più vivaci in famiglia.
Litigi coloriti e gesti teatrali
«Sono molto ‘colorata’ nei miei litigi», ha confessato Katia, ammettendo di avere un carattere forte e deciso. Quando la discussione si fa seria, non è raro che prenda misure drastiche: «Lo blocco su WhatsApp e Instagram o gli dico: ‘Esco e non tornerò mai più’».
Nonostante i gesti teatrali, il rapporto con Ascanio resta solido: «A volte passano giorni prima di riconciliarci, ma abbiamo trovato il nostro equilibrio».
Disordine in casa e pazienza messa alla prova
Uno dei motivi principali di discussione? Il disordine. «Sono molto precisa, odio quando la casa è in disordine. Ad esempio, se ho appena pulito la cucina e Ascanio arriva con un cracker e lascia briciole ovunque, vado fuori di testa», ha spiegato Katia.
Figli e disciplina creativa
Anche con i figli, Matilda (17 anni) e Tancredi (11 anni), Katia non risparmia toni decisi: «Dico cose tipo: ‘Non uscirete per 32 mesi’ o ‘Ti ritiro la Playstation fino a quando avrai 24 anni’». Un modo colorito ma affettuoso per mantenere la disciplina in casa.
Nonostante le liti e le piccole incomprensioni, Katia e Ascanio si mostrano ancora molto affiatati e innamorati, dimostrando che, a volte, anche i litigi più teatrali possono essere il segreto di una coppia duratura.
Gossip
Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano: «Meglio dividersi che distruggere ciò che resta»
Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano dopo 12 anni di matrimonio. L’annuncio sui social parla di una scelta condivisa e matura, per evitare che la convivenza svuoti il bene rimasto. I figli, Eva e Nikita, resteranno al centro della loro nuova armonia familiare.

Un amore lungo 17 anni, due figli e una vita costruita insieme. Ora, però, Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko hanno scelto di separarsi. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha colpito i tanti fan della coppia, che per anni hanno seguito con affetto il loro percorso. L’inviato storico de Le Iene e la pittrice di origine russa hanno deciso di chiudere il capitolo del loro matrimonio con la stessa discrezione con cui lo hanno vissuto.
A dare l’annuncio è stato Viviani, attraverso un reel pubblicato sul suo profilo Instagram. Niente recriminazioni, nessun veleno: solo parole misurate e dense di rispetto. «Stare insieme avrebbe demolito i nostri sentimenti», dice con lucidità. «Non c’erano liti né rancori, ma una consapevolezza comune: proseguire così avrebbe intaccato quel bene che ancora ci lega».
Una separazione, insomma, non figlia di un evento drammatico, ma di una presa d’atto matura. I due avevano iniziato a ragionare su questa possibilità già a inizio 2025. Hanno scelto di farlo ora, prima che la convivenza si trasformasse in ostilità. «Vediamo troppe coppie, anche famose, farsi la guerra quando ormai l’amore si è trasformato in rancore», sottolinea Viviani. «Noi abbiamo deciso di fermarci prima, per salvare quello che di bello c’è stato e che ancora esiste, in altra forma».
Un pensiero condiviso anche da Ludmilla Radchenko, che sui social ha raccontato il suo punto di vista. Senza drammi, senza retorica. Solo la necessità di proteggere la serenità di Eva e Nikita, i due figli nati dal loro amore, rispettivamente nel 2012 e nel 2017. «I bambini hanno capito. Non è stato facile, ma abbiamo parlato molto con loro. Hanno accolto questa decisione con maturità», ha scritto l’ex letterina di Passaparola, oggi artista affermata con mostre in gallerie internazionali e uno studio a Milano.
Il loro legame resta forte, trasformato. Dall’amore di coppia a un rispetto profondo, fatto di ricordi condivisi, obiettivi comuni e due figli da crescere con armonia. Nessuna guerra in vista, solo un equilibrio nuovo da costruire. E se separarsi può essere, in certi casi, il gesto più doloroso ma anche più saggio, Viviani e Radchenko sembrano averlo capito prima di molti altri.
Reali
Harry e Meghan, la beneficenza scoppia tra le mani: accuse di bullismo e figuracce reali
Il principe si dimette da Sentebale, la charity fondata in nome di Diana. Ma dietro le quinte c’è il caos: la presidente Sophie Chandauka lo accusa di “molestie sistemiche”. E Meghan? Pare abbia fatto inginocchiare la manager. Letteralmente.

Dove passano i Sussex, non cresce più l’erba. E anche quando dovrebbero semplicemente sostenere una causa nobile, riescono a trasformarla in una guerra intestina a base di accuse, dimissioni e gesti al limite del surreale. L’ultima scena si è consumata dentro Sentebale, l’organizzazione fondata da Harry nel 2006 per aiutare bambini sieropositivi in Africa. Un nome nobile, una causa indiscutibile. Ma dietro la facciata benefica, è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga “Harry e Meghan contro il resto del mondo”.
Il principe si è dimesso dal consiglio direttivo insieme al co-fondatore Seeiso, principe del Lesotho. Ma la mossa è tutto fuorché diplomatica: arriva a seguito delle accuse pesantissime della presidente della charity, Sophie Chandauka, manager di lungo corso con trascorsi in Morgan Stanley e Meta, che parla apertamente di “bullismo sistemico” da parte di Harry e del consiglio di amministrazione.
La denuncia è arrivata dritta alla Charity Commission, l’ente che vigila sulle organizzazioni no-profit. Secondo Chandauka, all’interno della charity regnerebbero misoginia, abuso di potere e discriminazione verso le donne nere. Le sue riunioni sarebbero state interrotte, le sue decisioni boicottate, il suo ruolo costantemente ridimensionato. “Non sono stata trattata come i miei predecessori — ha detto a Sky — Alcuni membri del board pensavano di poterla fare franca maltrattando una donna”.
Dal canto loro, i fiduciari dell’ente e i due principi replicano con accuse opposte: la Chandauka avrebbe gestito i conti in modo opaco e cambiato rotta senza consultare il consiglio. Insomma, ognuno accusa l’altro di aver portato la nave sugli scogli. E se non fosse una charity, sembrerebbe la trama di una soap.
Ma la parte più grottesca arriva da un evento dello scorso aprile a Miami, durante una partita di polo benefico. Harry, capitano della squadra vincitrice, era sul podio per la premiazione. Accanto a lui, alla sua destra, c’era Sophie Chandauka. E qui entra in scena Meghan Markle.
Secondo quanto ricostruito da fonti interne (e riportato dal Telegraph), l’ex attrice avrebbe ordinato alla manager di spostarsi dalla parte “sbagliata” del principe. Non con un cenno, ma con un comando esplicito. E così Chandauka sarebbe stata costretta ad abbassarsi sotto il trofeo per cambiare lato, in pieno stile “inchinati e ubbidisci”.
Una scena che ha fatto storcere il naso anche a molti presenti e che avrebbe innescato il disastro. A quanto pare, Harry avrebbe poi pressato Chandauka affinché rilasciasse una dichiarazione pubblica “a sostegno” della moglie, per riparare all’immagine poco regale della duchessa. Lei ha detto no. E, secondo chi conosce i retroscena, da lì è cominciata la sua lenta e inesorabile defenestrazione.
C’è chi dice che la manager abbia usato il caso Harry per far esplodere una situazione già al limite. Altri sostengono che sia stata vittima dell’ennesimo cortocircuito tra potere reale e insicurezze hollywoodiane. Di certo, ancora una volta, il buon nome della beneficenza è finito sotto i tacchi di una coppia sempre più allergica alla sobrietà.
Intanto, Harry e Meghan restano in silenzio. Ufficialmente impegnati in nuovi progetti di comunicazione e “impact storytelling” (qualunque cosa significhi). Ma dietro le quinte, la beneficenza piange. E anche un po’ ride. Di nervi.
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