Gossip
Morgan attacca il mondo della musica a suon di… “Rutti”
Una canzone discutibile da parte di un personaggio sempre sugli scudi in fatto di polemica. Esce “Rutti”, il nuovo singolo di Morgan.

L’anteprima l’aveva offerta al pubblico del Primo Maggio, il classico mega-live romano organizzato dalle sigle sindacali, generando una prevedibile ondata di polemiche. Cosa peraltro ormai d’abitudine quando si parla di Marco Castoldi, in arte Morgan. Ora la canzone è stata pubblicata, simboleggiando il suo modo di criticare l’attuale settore musicale, anche attraverso la sua esperienza personale.
Dovrebbe far parte di un album di prossima pubblicazione
L’ex leader della band milanese dei Bluvertigo ha rilasciato la canzone che aveva svelato a Roma, quest’anno organizzato al Circo Massimo al posto della storica Piazza San Giovanni, per celebrare in musica l’annuale Festa dei Lavoratori.
Parole che non passano comunque inosservate
Un passaggio del brano recita:
Si chiama antitesi,
ribaltamento,
quel che succede in questo momento.
Se penso all’arte ne ho abbastanza,
mi ha rotto il c***o pure il cielo in una stanza…
Se questa musica per voi è magnifica,
per me è migliore se va in classifica
tanto qui chi vuoi che se ne accorga
se sono Mozart oppure Morgan…
Frasi che fanno discutere, che appaiono come un chiero ed evidente attacco al mondo della musica e alla sua industria, provocatorie a partire dal titolo. Con un vago sapore testuale – ma molto vago – che rimanda ad alcune ballate di Fabrizio De Andrè, Morgan sottolinea che la bella musica viene confusa con le sue posizioni in classifica, valutando più il successo di una canzone della sua qualità. Sentenziando che “il gergo è campo di nobili costrutti/ma qui si esagera pubblicando i rutti!”.
Se la prende pure con Gino Paoli
La molla che sottointende all’industria musicale è solo il denaro: “Loro farebbero col diavolo dei patti/pur di riuscire a fare i soldi con i rutti”. Proseguendo con le provocazioni che sfociano nella “riflessione” sopracitata, all’indirizzo del famoso brano di Gino Paoli, considerato tra i migliori della storia della canzone italiana.
Citazioni autobiografiche
Nella frase (versi sarebbe un linguaggio esagerato…): “Si chiama mobbing, sputtanamento/ quel che succede a tutti in questo momento/si chiama abuso ed è violento/quando lavori e ti son tutti contro” in tanti hanno riconosciuto una citazione biografica, riferira alla sua esperienza nella trasmissione X Factor. Un commento a quello che lui ritiene un trattamento ingiusto, a pochi mesi dal licenziamento dello scorso novembre dal cast del talent.
Bella o brutta, decidete voi ascoltandola, Rutti ha centrato l’obiettivo: ha fatto parlare di sé, quella che per Morgan sembra ormai essere diventata un’ossessione.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Gossip
I Ferragnez? La loro storia è stata una vera “truffa emotiva”, lo afferma il rapper Marracash
Il popolare rapper Marracash ha lanciato pesanti accuse contro Fedez e Chiara Ferragni nel suo podcast “Fuori dalla Bolla”, definendo la loro relazione una “truffa emotiva”, difendendo la Ferragni: “Se fosse stata un uomo?” Le sue dichiarazioni hanno scatenato un acceso dibattito sui social. Ecco perché il suo punto di vista divide il pubblico.

Nel suo podcast, Marracash ha affrontato il caso Ferragni, suggerendo che l’indignazione pubblica nei confronti dell’influencer sia stata eccessiva, forse anche per una questione di genere. “Fosse stata un uomo, ci sarebbe stato lo stesso accanimento?”, si chiede il rapper, facendo riflettere sulla disparità di trattamento nei media e nell’opinione pubblica.
Quando in amore vince… il marketing!
Le dichiarazioni del rapper siciliano hanno diviso l’opinione pubblica: da un lato chi lo appoggia, vedendo nei Ferragnez un simbolo di marketing più che di autenticità, dall’altro chi crede che l’amore possa esistere anche sotto i riflettori. Una cosa è certa: il dibattito resta più acceso che mai.
“La vera truffa? La loro storia d’amore”
Se da un lato difende Chiara Ferragni, dall’altro Marracash non risparmia critiche alla coppia, puntando il dito contro la narrazione della loro relazione. “Al di là delle truffe economiche, la vera truffa era la loro storia d’amore”, afferma, lasciando intendere che l’immagine perfetta dei Ferragnez fosse costruita ad arte per scopi commerciali.
L’amore sui social può essere una favola pericolosa
Il rapper si spinge oltre, definendo “criminale” il modo in cui le relazioni vengono vendute al pubblico come se fossero perfette. “L’amore esiste, ma è complesso e difficile. Vendere un concetto irrealistico crea aspettative sbagliate e può far soffrire chi ci crede davvero”, afferma Marracash, mettendo in guardia contro l’idealizzazione delle coppie celebri sui social.
Il duro attacco del rapper
La sua accusa più pesante riguarda il concetto di “criminalità subdola”: secondo Marracash, la costruzione di una famiglia perfetta per fini commerciali è una forma di inganno che non riguarda il denaro, ma che ha un impatto emotivo e psicologico sulle persone. “Questa cosa mi indigna più di tutto”, conclude, alimentando il dibattito tra chi lo sostiene e chi invece lo accusa di esagerare.
Gossip
Totti-Blasi, il ritorno dell’uomo del caffè: parla Iovino. Ma in aula è tutto top secret
Chi ha tradito chi? È la domanda che da due anni tiene banco nel salotto più affollato d’Italia: quello della separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Oggi entra in scena l’uomo che potrebbe cambiare le carte in tavola. Si chiama Cristiano Iovino, è un personal trainer, ed è noto al grande pubblico non tanto per gli addominali scolpiti, quanto per quel celebre “caffè” che avrebbe condiviso con Ilary a casa sua, a Milano, in pieno matrimonio. Ora però il caffè si beve in tribunale. E si serve bollente.

Mentre Francesco Totti si vede alleggerito da un pensiero — la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per evasione fiscale a suo carico — un altro fronte resta aperto, ed è quello più personale. Nella battaglia legale con l’ex moglie Ilary Blasi, oggi è il giorno di Cristiano Iovino. Il giudice lo ha convocato in aula, al civile, nel procedimento di separazione. E la sua testimonianza, anche se l’udienza è a porte chiuse, fa rumore.
Iovino ha raccontato di aver avuto una relazione con Ilary mentre era ancora sposata con Totti. Lei nega tutto: solo un caffè, sostiene, una visita fugace a Milano senza alcuna implicazione sentimentale. Ma a quanto pare, il caffè avrebbe avuto effetti collaterali a lungo termine.
Questa versione “bollente” dei fatti potrebbe avere un peso reale nel procedimento: in ballo non c’è solo la verità, ma anche le eventuali responsabilità della fine del matrimonio. Se venisse accertata una relazione extraconiugale durante l’unione, le conseguenze legali potrebbero riflettersi sugli accordi economici.
La separazione tra i due va avanti dal luglio 2022, dopo 17 anni di matrimonio e tre figli. Il Tribunale Civile ha già assegnato a Ilary la villa all’Eur e fissato un assegno di 12.500 euro al mese per il mantenimento dei ragazzi. Ma il quadro resta tutt’altro che definito: le tensioni continuano a serpeggiare sotto la superficie, tra accuse reciproche di tradimento e una divisione dei beni tutt’altro che pacifica.
A novembre 2024 un gesto aveva illuso tutti: Totti e Blasi si erano stretti la mano in aula. Qualcuno aveva sussurrato: forse si stanno riavvicinando. Ma la tregua è durata poco. Con l’arrivo di Iovino sul banco dei testimoni, le polveri si riaccendono.
Intanto, fuori dal tribunale, arrivano notizie più rassicuranti per l’ex capitano della Roma. «Siamo soddisfatti per la richiesta di archiviazione — dicono i suoi legali Gianluca Tognozzi e Antonio Conte — il nostro assistito non ha violato alcuna norma tributaria né evaso il pagamento delle imposte». Un sospiro di sollievo, almeno sul fronte fiscale.
Sul fronte sentimentale, invece, è ancora piena guerra. Con il caffè di Iovino diventato improvvisamente una bevanda ad altissimo contenuto giudiziario.
Gossip
Valeria Marini e Pamela Prati, la verità dietro la lite: «Sono finita in ospedale, ho ancora le cicatrici»
A “La volta buona” si riaccende la miccia tra Valeria Marini e Pamela Prati. Una lite del 1996, mai chiarita del tutto, torna sotto i riflettori. E nel nuovo show Rai “Ne vedremo delle belle” la tensione sembra tutt’altro che risolta.

Sono trascorsi quasi trent’anni, ma il graffio – letteralmente – non si è mai rimarginato. Valeria Marini e Pamela Prati, due delle primedonne più iconiche dello spettacolo italiano, tornano al centro delle cronache con il racconto dettagliato della famosa lite scoppiata nel 1996 alla festa di compleanno di Leo Gullotta. Una vicenda che, a distanza di decenni, continua a dividere le due dive, tra ferite mai guarite, versioni discordanti e battute al vetriolo.
Nel programma “La volta buona” di Caterina Balivo, la lite è stata ricostruita pezzo per pezzo con il contributo di Giovanni Ciacci e l’ausilio di vecchie interviste. Pamela Prati, nel 2001, aveva minimizzato l’accaduto: «Eravamo alla festa di Leo Gullotta, lei mi ha detto delle cose e io ho risposto a tono». Ma Valeria Marini, ospite in studio, ha smentito categoricamente la versione della collega: «Non fu un semplice battibecco. Subii un’aggressione, andai in ospedale e ho ancora le cicatrici sul braccio».
Un’uscita che ha riacceso il fuoco della polemica, alimentata anche dalle dichiarazioni rilasciate nel programma “Belve”. Prati, incalzata da Francesca Fagnani, raccontò un ulteriore retroscena: «Non l’ho mai graffiata. Si è fatta male con il braccialetto che indossavo. È andata in ospedale, ma si è ferita da sola». E poi aggiunse: «Fu anche grazie a me se Valeria fu presa da Pingitore: mi chiese un parere e io dissi sì».
Marini, sempre nello studio di Fagnani, replicò a tono: «Non mi ha scelta lei, mi ha scelto Pingitore dopo un provino. Pamela era andata via dal programma. Non le ho mai rubato nulla. Anzi, era ossessionata da me».
A mettere ulteriore pepe ci ha pensato Giovanni Ciacci, che quella sera era con Valeria: «Arrivammo con le solite due ore di ritardo. Durante la foto finale, Leo Gullotta chiamò prima Valeria e Pamela si agitò, la spostò con la mano e colpì per sbaglio il braccio. Il bracciale la ferì. La presi tutta sanguinante e la portai al pronto soccorso. Poi andammo a casa di Pingitore per farle incontrare, ma l’incontro non avvenne mai».
Nel frattempo, le due si ritrovano oggi protagoniste nel programma Rai “Ne vedremo delle belle”. E, a quanto racconta Laura Freddi, l’atmosfera dietro le quinte è tutt’altro che pacifica: «Litigano sul copyright di “Due gocce di Chanel”, che appartiene a Pamela, e “Stellare”, che è di Valeria. Le discussioni non mancano».
Vecchie ruggini che non sembrano voler passare di moda. E che, a quanto pare, rendono lo show ancora più interessante.
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