Personaggi
Achille Costacurta a cuore aperto: papà e mamma sono nuovamente miei amici
Una forte crisi, alimentata da diverse dipendenze e da un generale stato di disagio. Che ora sempre essere stato superato, come il ragazzo racconta in una recente intervista.
Figlio d’arte turbolento, Costacurta junior è stato spesso al centro di polemiche a causa di alcuni suoi comportamenti assolutamente non appropriati. Creando apprensione soprattutto nella madre Martina Colombari, che ne aveva parlato durante la sua ospitata al podcast di Diletta Leotta Mamma Dilettante.
Rinnovata serenità
Un ragazzo inquieto, preda di alcune dipendenze pericolose che lo hanno portato a vivere momenti di fortissima crisi. Fortunatamente – a quanto pare – si tratterebbe di un passato lasciatosi ormai alle spalle: è quello che emerge da una sua intervista al settimanale Di Più, dove Achille si dichiara nuovamente padrone di una serenità che aveva nel frattempo smarrito. Sperando che si tratti davvero di un nuovo inizio e non solamente di una temporanea, flebile illuminazione.
La dipendenza dai social network
Sulle pagine del settimanale diretto da Osvaldo Orlandini ed edito da Urbano Cairo, Achille Costacurta ha raccontato: «Per me i social network sono stati come un gioco d’azzardo. Una vera e proprio dipendenza. Non riuscivo a farne a meno. Non riuscivo a uscirne. Trascorrevo le mie giornate a letto, con il telefonino in mano, a navigare sui profili altrui per vedere quello che facevano. A volte per imitarli e per fare meglio di loro. Sempre».
Quando il supporto genitoriale risulta fondamentale
Una fase della sua vita che ha richiesto il necessario apporto dei genitori, in questi casi le figure chiave per raggiungere una soluzione positiva a crisi del genere: «Un periodo durissimo, che ho affrontato e superato anche grazie all’aiuto dei miei genitori che mi hanno capito e supportato. C’è voluto del tempo, sono stato aiutato e ne sono uscito. Adesso non sono più schiavo di quel mondo e mi godo ogni singolo minuto delle mie giornate. Spesso senza mandare o ricevere messaggi. Sono io a decidere quando leggere un messaggio oppure quando mandarlo».
Nel suo caso social faceva rima con dipendenza
I social network spesso possono trasformarsi in una vera e propria droga, come ha raccontato lui stesso. Il ragazzo, oggi 20enne, ha avuto la fortuna di avere vicino a se mamma Martina Colombari e papà Billy Costacurta che, dopo aver compreso la sua problematica, si sono dati da fare per aiutarlo.
Disagi dell’adolescenza
Il rapporto tra Achille e i genitori non è stato sempre dei migliori, anzi: «Quando sei piccolo vedi tuo padre e tua madre come nemici. Soltanto quando cresci scopri che tutto quello che fanno per te lo fanno per uno scopo: per il tuo bene. All’improvviso cambi», ha raccontato il ragazzo al settimanale.
Il bene da chi e per chi ti ha dato la vita
Poi è sopraggiunto il cambiamento: «Io ho deciso che non meritassero di soffrire per me. Ho iniziato a comprenderli. Mi sono reso conto che un genitore non farebbe mai male a un figlio. Anzi. Quando ho fatto mio quel concetto, quando ho capito che mio padre e mia madre non erano miei nemici ma le persone cui volevo più bene in assoluto, sono cambiato. Adesso siamo amici».