Personaggi
Caterina Balivo: così lasciai Mamma Rai, che fatica rientrare
La conduttrice ha svelato di recente alcuni retroscena sui motivi che la spinsero a lasciare la conduzione del programma Vieni da me, con cui riscosse un ottimo notevole su Rai 1 nel biennio 2018-2020. L’ha fatto durante un’intervista a Vincenzo Schettini durante il programma La fisica dell’amore. Spiegando anche di quanto sia stato difficile rientrare a fare televisione dopo lo stop: “Mi sono sporcata le mani, mi sono messa in discussione. Tornando indietro, lo rifarei“.
In molti, tra i fan della Balivo, si sono domandati come mai lei abbia lasciato un programma di successo come Vieni da me. Una domanda assolutamente lecita, visto il seguito del programma. E’ lei stessa a spiegarlo: “In realtà in quel momento stavo scegliendo la famiglia. Non è stato poi facile rientrare, ho cominciato a fare un altro tipo di programma, quindi mi sono sporcata le mani, mi sono messa in discussione”.
Tutto per il bene della famiglia
Ma nonostante le difficoltà affrontate nella fase di rientro, Caterina non si pente minimamente della decisione presa in passato: “Tornando indietro, lo rifarei perché in quel momento la mia priorità assoluta era quella di tenere unita la famiglia e pensavo di non farcela con il lavoro. Ho pensato da mamma, da moglie, da lavoratrice”.
La situazione attuale non è comunque rosea
L’attuale programma quotidiano della Balivo, La Volta Buona, non sta godendo di una situazione idilliaca, raccogliendo a malapena un milione di spettatori e poco più dell’11% di share. Uno scenario che potrebbe spingere i vertici Rai a considerare una modifica dei palinsesti. I rumors parlano di Barbara D’Urso come possibile opzione per occupare quella fascia oraria, rendendo così la competizione più vivace e sfidando programmi Mediaset come le serie turche e Uomini e Donne, che continuano a riscontrare ascolti eccellenti. Carmelita potrebbe quibdi tornare a condurre talk e interviste con un approccio però rinnovato, rivolgendosi a un pubblico diverso rispetto al passato. Offrendo magari alla Balivo uno spazio più adeguato per attrarre maggiori consensi.
Una donna di carattere
Una sosta che in molti ai tempi non compresero, dettata da esigenze assolutamente personali e che nulla avevano a che vedere col suo ruolo, mai messo in discussione dai vertici Rai: “Mi sono detta: io non riuscirò a dare il 100% se dovessi continuare, non potrò essere più quella che sono stata fino a prima e quindi mi sono fermata. Però quando ti fermi non è che ricominci quando vuoi, ogni scelta, ogni causa ha un effetto. In generale sono un’impulsiva, dico quello che penso e alcune volte sono un po’ un elefante in una cristalliera. Le parole contano e quando si è arrabbiati le parole escono e vorrei avere tanto il dono di essere una persona riflessiva, di contare fino a 10, ma ho imparato, a quasi 45 anni, a contare fino al 3.
Caterina nel privato
Nata a Napoli, vive però da anni a Roma per motivi di lavoro col marito Guido Maria Brera e i figli Guido Alberto e Cora. Il consorte, oltre ad essere un noto dirigente d’azienda è anche uno scrittore di successo, che ha esordito con il suo primo romanzo nel 2014 intitolato I diavoli, il libro col quale la sua carriera come scrittore prende il volo.
Come scattò la scintilla fra i due. complice Lamberto Sposini
Vivono insieme in una grande villa, molto bella. Della quale, orgogliosa, Caterina pubblica spesso sui social delle immagini, in grado di accogliere ampi spazi per tutti. Durante la sua partecipazione al podcast One More Time di Luca Casadei, qualche mese fa il marito raccontò alcuni retroscena sul loro primo incontro, avvenuto nell’estate del 2009: “Ero in barca con delle amiche che guardavano la foto di un bellissimo uomo. Io mi accorgo che accanto a lui c’era una donna altrettanto bella, era Caterina. L’ottobre seguente, una delle persone che era in barca con me, mi invita a una cena a Roma dicendomi che ci sarebbe stata anche la donna della foto. Lì la incontrai dal vivo, per la prima volta, e mi piacque subito perché era solare e frizzante. Così le scrissi una lettera e chiesi a Lamberto Sposini, che conoscevamo entrambi, di fare da messaggero. Lei la lesse e poi mi fece una bellissima telefonata.