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Selvaggia Lucarelli ‘sgama’ Can Yaman: cachet travestiti da beneficenza per la sua Onlus for children?
Selvaggia Lucarelli mette in discussione la trasparenza e l’etica dell’Onlus “Can Yaman for Children”, sollevando interrogativi sull’uso delle donazioni e sul confine tra beneficenza e guadagni personali.
La giornalista Selvaggia Lucarelli ha portato alla luce una serie di dubbi sull’operato di Can Yaman e della sua Onlus di beneficenza, “Can Yaman for Children”. Attraverso un’inchiesta pubblicata su Il Fatto Quotidiano, la Lucarelli ipotizza che dietro il progetto benefico dell’attore turco si nascondano cachet mascherati da donazioni alla sua associazione. Il caso ha suscitato scalpore quando la giornalista ha analizzato il controverso “Break the Wall Tour”, iniziativa nata per sensibilizzare gli studenti nelle scuole italiane su tematiche sociali. La parte serale del tour si concludeva con ospitate in discoteca, dove venivano richieste donazioni per la Onlus. Parallelamente si richiedeva un pagamento diretto per il cachet di Yaman tramite il suo manager.
Le reazioni di Can Yaman sulle dichiarazione della Lucarelli
Sulle dichiarazioni della Lucarelli, Can Yaman non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Ma la vicenda ha attirato una pioggia di critiche sui social. La trasparenza delle attività della sua Onlus è finita sotto la lente d’ingrandimento, alimentando sospetti sui reali fini degli eventi organizzati. Il responsabile della discoteca “24 Mila Baci” di Latina ha confermato che, per ospitare Yaman, sono stati effettuati due bonifici distinti. Uno come donazione di 5.000 euro alla Onlus e un altro per il compenso del manager dell’attore, il cui importo resta sconosciuto. Alla domanda diretta, il manager ha preferito non rispondere, alimentando ulteriori perplessità.
In cosa è impegnata l’Onlus “Can Yaman for Children”
Fondata con l’intento di sostenere bambini e adolescenti in difficoltà in ambito sociosanitario, la Onlus collabora con il Policlinico Umberto I di Roma e nel 2023 ha ottenuto il “Premio Mede@”. Tra le iniziative realizzate, si contano la donazione di una culla termica, tre dispositivi medici per un ospedale ad Assisi e il contributo alla ristrutturazione di un’ala del Policlinico. Risultati che appaiono modesti rispetto ai fondi raccolti e alle ambizioni dichiarate. Dietro l’associazione si trovano Francesco Cirulli (presidente), Roberto Macellari (vicepresidente) e lo stesso Yaman. I tre sono anche soci in un’altra società, la Conduttura, in liquidazione. Tale intreccio di interessi ha sollevato ulteriori dubbi alla Lucarelli sull’effettiva gestione economica della Onlus. Soprattutto alla luce del fatto che lo statuto e i bilanci pubblicati sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore non chiariscono il destino di molti fondi.