Personaggi
Un artista dalla sessualità confusa? La confessione on stage di Shawn Mendes!
A sorpresa, il cantautore canadese, durante uno show ha parlato apertamente col suo pubblico della sua attuale ricerca di una precisa identità sessuale.
Shawn Mendes, all’anagrafe Shawn Peter Raul Mendes è un cantautore, musicista e modello canadese, nato a Toronto nel 1998. Con quattro album in studio alle spalle, tre tour mondiali e numerosi premi.
La relazione con Camila Cabello
Molto attivo nel sociale con le sue lotte contro l’ansia, che ha rivelato pubblicamente attraverso In My Blood, una traccia del suo terzo album in studio. Dichiarando di essere stato sottoposto a terapia per aiutarlo ad affrontare le condizioni di salute mentale. Ha avuto una relazione con la cantante Camila Cabello dal 2019 al 2021.
A sorpresa, durante una sua esibizione live
Di recente ha parlato della sua sessualità durante un concerto, mettendosi a nudo davanti al suo pubblico: “È qualcosa di meravigliosamente complesso, sto ancora cercando di capire”. Il cantante si è aperto col suo pubblico durante un suo live in Colorado, confessando di aver percepito tutte le voci sulla sua sessualità come un’invasione della sua privacy.
Invece di cantare… ha parlato con il suo pubblico
Con la sua chitarra acustica imbracciata, con un tono di voce dolce, come se stesse per cominciare a cantare da un momento all’altro… Mendes però in quel momento non ha cantato. Ha cominciato un discorso che è giunto al pubblico con la stessa profondità del più romantico dei suoi brani. Nelle sue parole, che suonavano così sincere, ha comunque risuonato la melodia della libertà, affrontando in questa maniera così atipica le voci che da tempo circolano a riguardo dei suoi gusti in fatto di amore e sesso.
Un argomento meravigliosamente complesso
Era da tempo che nell’ambiente circolavano voci sull’orientamento sessuale di Shawn Mendes, gossip aumentate dopo la separazione dalla ex fidanzata Camilla Cabello, anche se il cantante ha sempre deciso di astenersi dal commentare in pubblico la cosa. Sul palco del Red Rocks Amphitheatre in Colorado qualcosa è cambiato. “Fin da quando ero piccolo le persone hanno sempre parlato della mia sessualità”, ha esordito Mendes “e penso che tutto questo sia un po’ sciocco, perché penso che la sessualità sia una cosa così meravigliosamente complessa e difficile da inquadrare”.
Sto cercando di capire…
Oggi però Mendes ha dichiarato pubblicamente di sentirsi liberi di parlare di questo argomento: “La vera verità sulla mia vita e sulla mia sessualità è che io stesso sto cercando di capire come tutti. A volte capisco, altre no, ed è davvero spaventoso perché viviamo in una società che ha molto da commentare. Sto cercando di essere davvero coraggioso e di permettermi di essere un essere umano e sentire le cose: questo è tutto ciò che voglio davvero dire al riguardo per ora”.
ll concetto spiegato anche in un brano inedito
Mendes ha parlato anche di un nuovo pezzo che ha scritto pensando a questo delicato argomento. Intitolato The Mountain, durante il concerto in Colorado l’ha eseguito a sorpresa. Nel testo si dice: “Puoi dire che mi piacciono le ragazze o i ragazzi / Qualunque cosa si adatti al tuo stampo / Puoi dire che sono uno sciocco / Puoi dire che sono un sognatore / Puoi dire che sono troppo lontano / Ma non mi sento mai meglio /Quindi chiamalo come vuoi”
Più chiaro di così…
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Personaggi
James Dean mito infranto? La verità dietro lo scandalo del ricatto dell’icona di una generazione ribelle
Un nuovo libro rivela che la leggenda del cinema pagò 800 dollari a Rogers Brackett pochi giorni prima dell’uscita del film East of Eden. Un accordo rimasto segreto per 70 anni.
Partiamo scrivendo a chiare lettere che non ci sarà mai alcun possibile scandalo o insinuazione che potrà scalfire la figura di James Dean. Almeno per una certa generazione. Con il suo fascino ribelle e la tragica fine, la sua figura, immagine, mito da sempre affascina il pubblico e ne siamo certi continuerà a farlo generazione dopo generazione. Ma dietro al mito hollywoodiano si nasconde un lato più complesso e tormentato, svelato in parte da un nuovo libro di Jason Colavito, “Jimmy: The Secret Life of James Dean“.
Il ricatto e il segreto, allora, inconfessabile
Secondo il libro, Dean fu vittima di un ricatto da parte del suo ex amante, Rogers Brackett. Nel 1954, poco prima della prima di “East of Eden“, l’attore fu costretto a pagare una somma ingente per evitare che la loro relazione omosessuale venisse resa pubblica. Un segreto che, in un’America degli anni ’50 fortemente omofoba, avrebbe potuto distruggere la sua carriera. La rivelazione ha scosso il mondo del cinema e ha riacceso il dibattito sulla sessualità di Dean. Per anni, infatti, si sono susseguite voci e indiscrezioni sulla sua vita privata, ma questa è la prima volta che emergono prove così concrete di una relazione omosessuale e di un ricatto.
James Dean e le conseguenze del suo segreto
Secondo Colavito la paura di essere scoperto come gay spinse Dean a vivere una doppia vita, nascondendo la sua vera natura e subendo le pressioni di una società che non accettava la diversità sessuale. Questa situazione lo portò a vivere un profondo tormento interiore, che si riflette anche nelle sue interpretazioni cinematografiche. La rivelazione del ricatto getta una nuova luce sulla figura di Dean, svelando un uomo fragile e tormentato, lontano dall’immagine del ribelle invincibile. Ma al tempo stesso, sottolinea l’ipocrisia di un’epoca che celebrava la libertà e l’individualità, ma condannava chi si allontanava dai canoni della normalità.
Un biopic per raccontare una storia nascosta
La storia di Dean e Brackett ha ispirato anche la realizzazione di un nuovo biopic, che si concentrerà proprio sulla loro relazione. Il film, basato sul libro di memorie di William Bast “Surviving James Dean“, promette di svelare nuovi dettagli sulla vita privata dell’attore e di offrire uno sguardo più intimo e autentico sulla sua personalità. La notizia del ricatto ha suscitato reazioni contrastanti nel pubblico. Da un lato, c’è chi è rimasto scioccato e deluso dalla scoperta della vera natura di Dean. Dall’altro, c’è chi ha espresso solidarietà verso l’attore, vittima di un’epoca che non lo ha compreso. E che ancora stenta a farlo.
Quanto l’omofobia ha influenzato la vita e le scelte di James Dean
L’omofobia dilagante negli anni ’50 ha gettato una lunga ombra sulla vita di James Dean, plasmando le sue scelte e le sue azioni in modo profondo. La rivelazione del ricatto subìto dall’attore ha aperto una finestra su un mondo di segreti e paure che lo hanno accompagnato per tutta la sua breve esistenza. Nella società americana degli anni ’50 l’omosessualità era considerata una malattia mentale e un crimine in molti Stati. Chi veniva scoperto a praticare atti omosessuali rischiava il carcere, la perdita del lavoro e l’emarginazione sociale. In questo contesto, Dean si trovava in una situazione estremamente difficile che ha condizionato notevolmente le sue scelte professionali. Essere un attore gay significava rischiare di vedere distrutta la sua carriera e di essere ostracizzato dal pubblico.
Personaggi
Il mio Rocco Siffredi: stavolta parla la moglie Rozsa Tassi
Per la puntata conclusiva dell’attuale stagione del programma Le Iene, un ospite particolarissimo: Rozsa Tassi, la donna che da oltre 30 anni condivide la vita con Rocco Siffredi.
Per Rozsa Tassi (conosciuta anche con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo), ex modella ed ex attrice pornografica ungherese naturalizzata italiana, Rocco Siffredi è sempre stato semplicemente Rocco di Ortona. Mentre per tutti gli altri era il pornoattore italiano più famoso al mondo. Povateci voi a essere la partner di un personaggio come lui, che ha fatto del sesso non solo la sua attività… ma anche la sua dipendenza più difficile da arginare. Una vita sicuramente complicata che, però, Rozsa affronta accando al marito da più di trent’anni ormai, per amore della sua famiglia.
Ospite nella puntata conclusiva de Le Iene
Convivere con l’ombra di un personaggio scomodo e discusso non le è mai risultato facile, la modella lo ha apertamente confessato nel monologo televisivo fatto domenica scorsa nel corso dell’ultima puntata de Le Iene.
L’incontro fortuito col futuro marito
Vestita con un completo da uomo nero in perfetto stile “iena”, la Tassi ha raccontato che l’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito, avvenuto trent’anni fa, fu completamente inaspettato: «L’ho conosciuto nel 1993 a Cannes. All’epoca non avevo mai visto un suo film e a quel Festival non era andato per fare il porno, figuriamoci se potevo immaginare di innamorarmi di Rocco Siffredi. Non sapevo neppure chi fosse. Io ho conosciuto Rocco di Ortona, non quello che per tante era un supereroe».
Gli inizi con Rocco e i suoi… fardelli
Una casualità che però ha segnato l’inizio della loro storia d’amore sfociata nel matrimonio, celebrato nel 1993, coronata con l’arrivo di due figli. Anche se le fasi iniziali della loro vita in comune non sono state facili: «Quando ci siamo innamorati, lui era molto combattuto e, in effetti, essere la moglie di Rocco Siffredi in alcuni momenti è stato impegnativo. I primi tempi quando facevamo l’amore in dieci minuti aveva già fatto dieci posizioni. Sembrava di stare sulle montagne russe. Ci ho messo un anno prima di confessargli che volevo altri gesti, altre tenerezze».
Stereotipi mentali e ragionamenti assurdi
Durante l’ospitata a Le Iene ha parlato anche delle difficoltà incontrate negli anni e dei pregiudizi di cui è stata vittima solo perché era moglie di un pornoattore di fama mondiale. «All’epoca facevo la modella e ai casting se capivano che ero la moglie di Rocco Siffredi improvvisamente il lavoro veniva cancellato», ha detto la modella, proseguendo il suo racconto: «In banca un giorno il direttore senza timore mi disse: “Ma dai, sei la moglie di Rocco lui non è geloso”. Pensavano che appartenessi a tutti, ma questo vuol dire ragionare con il … e non con il cervello».
Poca solidarietà anche da parte delle donne
Rozsa Tassi ha confessato che anche le donne, quelle dalle quali avrebbe dovuto ricevere solidarietà, si sono dimostrate spesso ostili nei suoi confronti: «Non andava meglio con le donne che mi facevano sempre la stessa domanda: “Non sei gelosa”. E io rispondevo sicura: “No, perché io so dove è mio marito. Tu invece? Lo sai dove è il tuo?”».
Insieme dalla Toffanin
La coppia è apparsa di recente in tv, ospiti entrambi di Silvia Toffanin a Verissimo. Durante la lunga intervista, la coppia ha svelato di avere superato svariati momenti difficili, che hanno rappresentato un pericolo per la loro unione… ma di essere sempre rimasti uniti grazie al profondo amore e rispetto che nutrono l’uno per l’altra. «Ho sempre voluto che il mio lavoro non fosse una croce anche per la mia famiglia perché la famiglia è ciò che mi interessa di più», aveva rivelato l’attore nello studio di Verissimo, con gli occhi velati dalle lacrime. La Toffanin possiede un grande potere: non piange solo lei… ma riesce a far commuovere pure gli ospiti!
Personaggi
Claudio Cecchetto: con Pezzali la rottura è insanabile, il vero genio degli 883 era Mauro Repetto
Il creatore della band di Pavia torna a parlare del gruppo-simbolo degli anni ’90 in Italia, non menzionando minimamente Max Pezzali.
Cecchetto, che per il grande pubblico rimane la voce guida di Gioca Jouer, è un produttore discografico dal fiuto infallibile, disc jockey e conduttore radio-televisivo. Ha condotto i Festival di Sanremo e il Festivalbar. Ha fondato e portato in auge Radio Deejay, lanciando talenti come Gerry Scotti, Amadeus, Nicola Savino, Jovanotti, Linus, Paola & Chiara, Sandy Marton, Sabrina Salerno, Fabio Volo e Leonardo Pieraccioni. Insomma… un bel curriculum!
Il numero uno degli irriconoscenti!
Già qualche mese fa il dj non si era certo risparmiato contro la voce degli 883 Max Pezzali. “È stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero 1”. Al Corriere della Sera di recente è tornato sull’argomento 883, una collaborazione professionale col suo marchio che ha fatto la storia. Tenendo a specificare a chiare lettere che la serie tv ispirata alla nascita di quel gruppo emblematico per la musica degli anni ’90 in Italia – visionabile su Sky la prima stagione, è già stato annunciato il seguito – non la guarderà mai. Anche se fu proprio lui a scoprire e a lanciare quel progetto.
Fu il primo ad intuire il loro potenziale
“Nessuno prima di me aveva dato retta agli 883 all’epoca. Ed era chiaro che per emergere ti dovevano scoprire. Adesso ci sono i social. E direi che per fortuna c’è Youtube: i giovani possono farsi conoscere al pubblico con pochi filtri, senza qualcuno che decida fin da subito se hanno o meno un futuro”.
In onda su Sky
La serie tv di Sky si chiama Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883, diretta dal regista Sydney Sibilia. Un prodotto a nostro giudizio simpatico e divertente, prodotto da Sky Studios e Groenlandia. La serie ripercorre la carriera degli 883, dagli inizi in provincia al successo, otto puntate in tutto, già lo si può definire un piccolo successo, vista l’accoglienza da parte del pubblico. Cecchetto, come molti sanno, è il talent scout che lanciò quel gruppo strambo e atipico oltre trent’anni fa, nella serie interpretato da Roberto Zibetti.
Il vero genio degli 883 era Mauro Repetto
Per Cecchetto la chiave del successo della band pavese è da leggersi nei testi, nei “fatti di vita comuni che però aiutavano gli ascoltatori che si sentivano meno soli a vivere questi piccoli e giovanili drammi quotidiani. Ragazze e ragazzi che avevano bisogno di una canzone spassionata ma vera per ripartire. Il genio degli 883 originò da lì”. A proposito di genialità… in passato spesso Cecchetto ha parlato di Mauro Repetto come il vero autore e genio dietro le canzoni. Nessuna citazione invece su Max Pezzali, col quale la rottura sembra davvero insanabile
Di Pezzali non parla
“Lui è un ragazzo che ha sempre avuto un grande entusiasmo verso tutto: è un sognatore che realizza i suoi sogni con una dote che in pochi possono vantare: dopo averli realizzati ne trova continuamente di nuovi da inseguire”. Non a caso Repetto conduce ogni venerdì un programma sulla radio web di Cecchetto. No comment di Cecchetto invece su Max Pezzali, una rottura che sembra insanabile.
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