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Meghan Markle accusata di plagio per il logo del suo nuovo marchio “As Ever”

La sindaca di Porreres, ha dichiarato al tabloid britannico The Sun che il logo di Meghan Markle è “troppo simile” allo stemma del suo comune.

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    Il lancio del nuovo marchio di lifestyle di Meghan Markle, “As Ever”, non è iniziato nel migliore dei modi. La sindaca di un piccolo comune a Maiorca, Porreres, ha accusato la duchessa di Sussex di aver copiato il logo del suo marchio, raffigurante una palma e due uccelli, dallo stemma del paese che è del 1370. Per il sindaco di Porreres, Xisca Mora, il logo di “As Ever” ricorda in modo evidente lo stemma cittadino, che rappresenta un simbolo di grande valore storico e culturale per la comunità locale. Mora ha espresso preoccupazione per l’uso commerciale del simbolo. Per questo ha chiesto pubblicamente a Meghan di modificarlo per rispetto verso il patrimonio della città. Tuttavia, ha anche ammesso che il comune non dispone delle risorse economiche necessarie per intraprendere un’azione legale contro la Duchessa.

    Un’altra controversia per il nome del marchio

    Oltre alla questione del logo, Meghan è stata criticata anche per la scelta del nome “As Ever”. Mark Kolski, un imprenditore di New York, ha affermato di gestire un marchio di abbigliamento con lo stesso nome da oltre sette anni. Sebbene Kolski non abbia registrato il marchio, ritiene di avere diritti acquisiti sul nome per via del suo utilizzo prolungato. Kolski sta valutando possibili azioni legali. Tuttavia, affrontare una battaglia contro un’impresa sostenuta da Meghan Markle e dal Principe Harry potrebbe risultare difficile.

    Meghan Markle e le precedenti accuse di plagio

    Ma questa non è la prima volta che Meghan Markle viene accusata di aver copiato idee da altri. Il suo libro per bambini, “The Bench“, è stato messo a confronto con “The Boy on the Bench” di Corrinne Averiss, mentre l’edizione di Vogue da lei curata nel 2019 è stata paragonata al libro “The Game Changers”. Inoltre, il concept della sua serie Netflix è stato ritenuto simile a produzioni già esistenti. Nonostante le polemiche, Meghan e il suo team non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle accuse di plagio riguardanti il logo di “As Ever”. Nel frattempo, il dibattito continua a infiammare il web e i social media, con opinioni contrastanti tra chi difende la Duchessa e chi la accusa di scarsa originalità.

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      Il principe Harry contro il ministero dell’interno. Attesa per la sentenza sullo scontro per la sicurezza della famiglia

      Si è conclusa l’udienza sulla revoca della scorta per il duca di Sussex: in gioco la sicurezza di Harry e dei suoi cari durante le visite nel Regno Unito. Il verdetto atteso in forma scritta.

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        Si è conclusa la seconda e ultima udienza del ricorso presentato dal principe Harry dinanzi alla Corte d’Appello di Londra. Il contendere è la decisione del ministero dell’Interno di revocare alla sua famiglia il diritto alla scorta di polizia durante le visite nel Regno Unito. La revoca è stata adottata dopo la sua rinuncia al ruolo “attivo” di membro senior della Royal Family. Rinuncia seguita allo strappo del 2020 e al trasferimento in America.

        Per il verdetto ci vuole tempo

        Il verdetto dei tre giudici incaricati sarà pubblicato in una data ancora imprecisata. Harry, 40 anni, secondogenito di re Carlo III, ha presenziato al procedimento, senza però incontrare il padre prima della sua partenza per la visita di Stato in Italia con la regina Camilla. Non chiamato a deporre, Harry ha seguito con attenzione le argomentazioni dei legali delle due parti, prendendo appunti durante gli interventi. All’uscita dalla sede giudiziaria ha salutato i curiosi e la stampa, alzando il pollice in segno di positività.

        A rischio la sicurezza di Harry e famiglia

        L’avvocata del principe, Shaheed Fatima, ha sottolineato la discriminazione subita dal duca di Sussex rispetto agli altri membri della casa Windsor. Ha inoltre evidenziato che il mancato diritto alla protezione mette a rischio la sicurezza e l’incolumità di Harry, della moglie Meghan e dei loro figli durante le visite nel Regno. Fatima ha ricordato le minacce di Al Qaida ricevute dal principe dopo la pubblicazione della sua autobiografia best-seller Spare e i recenti episodi, come l’inseguimento dei paparazzi, che evocano la tragica morte di sua madre Diana nel 1997.

        Rinunciando al ruolo dovrebbe rinunciare ai vantaggi

        James Eadie, legale del ministero dell’Interno, ha difeso la decisione del ministero. Ha spiegato che il rifiuto della protezione automatica è il risultato di un’analisi accurata dell’organismo preposto. Ha aggiunto che la condizione del principe è unica rispetto agli altri membri della Royal Family. Il motivo? La conseguenza della sua rinuncia ai ruoli di rappresentanza attiva della monarchia.

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          Reali

          Meghan Markle rompe il silenzio: la lotta contro la preeclampsia postpartum

          La duchessa di Sussex racconta la sua esperienza con una rara e pericolosa complicazione dopo il parto nel nuovo podcast “Confessions Of A Female Founder”, sensibilizzando sull’importanza di affrontare le sfide della maternità.

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            Meghan Markle ha rivelato un aspetto molto personale della sua vita durante la prima puntata del suo nuovo podcast, Confessions Of A Female Founder. La duchessa ha condiviso di aver sofferto di preeclampsia postpartum, una condizione rara e potenzialmente pericolosa che può insorgere dopo il parto. Ma cosa ha raccontato la duchessa e cosa comporta questa patologia?

            La rivelazione di Meghan

            Durante una conversazione con Whitney Wolfe Herd, Ceo di Bumble e co-fondatrice di Tinder, Meghan ha parlato delle difficoltà affrontate dopo una delle sue gravidanze. Ha spiegato che la preeclampsia postpartum è stata un’esperienza spaventosa, che ha gestito in privato per il bene dei suoi figli. Non ha specificato se la condizione si sia verificata dopo la nascita di Archie o Lilibet, ma ha sottolineato quanto sia raro e difficile affrontare una situazione del genere.

            Che cos’è la preeclampsia postpartum?

            La preeclampsia postpartum è una complicazione che può insorgere dopo il parto, caratterizzata da ipertensione arteriosa e presenza di proteine nelle urine. Questa condizione può causare danni agli organi, come fegato e reni, e può diventare potenzialmente letale se non trattata tempestivamente. I sintomi principali includono: mal di testa intenso, alterazioni della vista (offuscamento o sensibilità alla luce), dolore addominale superiore, nausea e vomito, gonfiore improvviso al viso e alle mani, aumento di peso repentino. La preeclampsia postpartum può manifestarsi entro 48 ore dal parto, ma in alcuni casi può comparire fino a sei settimane dopo. Senza un intervento rapido, può portare a complicazioni gravi come ictus, edema polmonare o crisi convulsive (eclampsia).

            L’impatto emotivo da non sottovalutare

            Meghan ha descritto il peso emotivo di questa esperienza, sottolineando come sia difficile affrontare una condizione così grave mentre si cerca di essere presenti per i propri figli. Ha raccontato della necessità di gestire tutto in silenzio, senza che il mondo esterno fosse consapevole delle sue difficoltà. E nonostante queste sfide, Meghan ha dimostrato grande forza e resilienza, riuscendo a bilanciare la sua carriera e il ruolo di madre. Ha condiviso momenti della sua vita quotidiana, come il tempo trascorso con i suoi figli, e ha sottolineato l’importanza di non perdere i momenti preziosi con loro.

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              Re Carlo III e Camilla in Italia: visita di Stato tra simbolismo, cultura e tempi brevi

              I reali inglesi celebrano il 20° anniversario di matrimonio con un tour tra Roma e Ravenna, tra incontri istituzionali e luoghi iconici della storia italiana.

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                E’ iniziata lunedì 7 aprile la visita di Stato in Italia di Re Carlo III e della Regina Camilla, un evento che celebra anche il loro 20° anniversario di matrimonio. I reali sono stati accolti dalla sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi, dall’ambasciatore britannico in Italia Lord Edward Llewellyn e dall’ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini. La visita, che durerà fino a domani 10 aprile, ha previsto un’agenda ricca di impegni ufficiali e culturali. Forse troppi…

                Per Carlo e Camilla quattro giorni fitti fitti

                Ieri i reali hanno incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e reso omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria. Nel pomeriggio hanno vsitato il Colosseo, accompagnati dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, e incontrato la comunità britannica a Villa Wolkonsky.

                A Montecitorio a Camere riunite

                Oggi Re Carlo terrà un discorso alle Camere riunite a Montecitorio, dove potrebbe parlare in italiano lingua che a lui piace moltissimo fin da quando era un ragazzo. In serata, i reali inglesi parteciperanno a un banchetto di Stato al Quirinale, organizzato dal Presidente Mattarella, che coincide con il loro anniversario di matrimonio. Quindi festeggiano da invitati…

                Domani la visita si concluderà a Ravenna, città che Carlo non aveva mai visitato prima. Qui esploreranno luoghi simboli della città e del nostro patrimonio culturale nazionale. Si recheranno alla Tomba di Dante e visiteranno le chiese bizantine. Re Carlo visiterà la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia, mentre Camilla si recherà al Museo di Byron.

                Una visita che unisce diplomazia, cultura e celebrazione personale

                Questa visita di Stato, la diciottesima di Carlo come Principe di Galles, ma la prima nei panni di Re Carlo III, dopo la sua incoronazione, sottolinea i profondi legami culturali e storici tra Italia e Regno Unito. Sebbene l’incontro con Papa Francesco sia stato rinviato a causa delle condizioni di salute del Pontefice, i reali hanno espresso vicinanza a Bergoglio. La visita rappresenta anche un’opportunità per rafforzare le relazioni bilaterali e celebrare la storia condivisa tra i due Paesi.

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