Reali
Re Carlo III e la disputa con Donald Trump sul Canada
La questione sollevata da Trump ha messo in luce non solo le tensioni tra USA e Canada, ma anche il ruolo, spesso sottovalutato, del monarca britannico nelle dinamiche geopolitiche moderne.

Negli ultimi giorni, una dichiarazione controversa di Donald Trump ha scatenato un acceso dibattito internazionale. Il presidente degli Stati Uniti ha suggerito che il Canada potrebbe diventare il 51esimo Stato dell’Unione. Questa affermazione ha suscitato reazioni contrastanti e ha sollevato un interrogativo fondamentale: quale potrebbe essere il ruolo di Re Carlo III in questa disputa? Vediamo.
Il legame tra Re Carlo III e il Canada
Re Carlo III, oltre a essere il monarca del Regno Unito, è anche il capo di Stato del Canada, che è una nazione indipendente ma parte del Commonwealth. Questo significa che, sebbene il Canada sia un Paese sovrano con un proprio governo, il re mantiene una posizione simbolica e istituzionale rilevante. Di conseguenza, quando Trump ha avanzato l’idea di annettere il Canada agli Stati Uniti, si è toccato un punto sensibile della sovranità canadese, coinvolgendo direttamente il monarca britannico.
L’opinione degli esperti e la possibile risposta di Re Carlo
Secondo Andrew Marr, noto giornalista britannico, Re Carlo III potrebbe non restare in silenzio di fronte alle affermazioni di Trump. Marr sostiene che, a differenza del primo ministro britannico Keir Starmer, che ha evitato di commentare la questione, il monarca potrebbe sentirsi obbligato a intervenire, dato il suo ruolo istituzionale nel Commonwealth. Il professore Robert Hazell, esperto di costituzione presso l’University College di Londra, ha spiegato che il governo canadese potrebbe addirittura chiedere a Carlo III di prendere posizione ufficialmente. Pur trattandosi di una possibilità remota, è noto che Trump ha un certo rispetto per la famiglia reale britannica, il che potrebbe rendere un intervento del re particolarmente significativo.
La dimensione geopolitica della controversia
Le dichiarazioni di Trump non si limitano a una semplice provocazione. Fanno parte di una visione più ampia della politica estera americana sotto la sua leadership. L’ex presidente ha manifestato una visione unilaterale del potere statunitense, rifiutando le tradizionali dinamiche diplomatiche basate sulla consultazione con gli alleati. La sua proposta di annettere il Canada rientra in una serie di esternazioni su possibili espansioni territoriali. Tra cui l’idea di acquistare la Groenlandia e persino di occupare Gaza per trasformarla in una destinazione turistica.
Cosa potrebbe accadere ora?
Sebbene sia improbabile che Re Carlo III rilasci dichiarazioni pubbliche dirette su questa vicenda, un’eventuale pressione da parte del governo canadese potrebbe portarlo a esprimere, in modo diplomatico, il suo sostegno alla sovranità canadese. Questo potrebbe avvenire attraverso discorsi istituzionali o dichiarazioni che sottolineano il valore del Commonwealth e dell’indipendenza delle nazioni che ne fanno parte.
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Reali
Camilla e il segreto del matrimonio con Carlo: “Siamo amici”. E intanto festeggiano a Roma
Nel giorno del loro anniversario, Carlo e Camilla si mostrano complici e rilassati durante la visita a Roma. “Il segreto? L’amicizia e il ridere insieme”, dice lei ai giornalisti britannici. E le immagini della coppia conquistano anche le prime pagine del Times e del Telegraph.

Non c’erano corone né fanfare, ma una complicità tutta reale. Il ventesimo anniversario di nozze tra re Carlo III e la regina Camilla si è consumato con sobrietà — e un pizzico di ironia — tra le vie di Roma, tappa finale della visita ufficiale in Italia. A sottolineare l’occasione ci hanno pensato i quotidiani britannici, Times e Daily Telegraph, che oggi dedicano spazio alla coppia reale, anche se in seconda fila rispetto alle immancabili follie trumpiane.
Il Times sceglie una foto che ritrae Carlo sorridente accanto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un momento di evidente sintonia istituzionale. Il Telegraph, invece, punta tutto sulla coppia, immortalata in un tenero scatto di anniversario che racconta più di mille comunicati ufficiali: lui in giacca chiara, lei con un sorriso che sembra dire “abbiamo vinto noi”.
E in effetti, vent’anni fa, nessuno avrebbe scommesso un penny su di loro. All’epoca il matrimonio tra il primogenito della regina Elisabetta e l’ex signora Parker Bowles aveva diviso la corona, i sudditi e le prime pagine. Eppure, oggi, nessuno mette più in dubbio la solidità di quel legame.
Lo conferma la stessa Camilla, quando – interpellata dai giornalisti d’Oltremanica – si lascia andare a una riflessione disarmante nella sua semplicità: “Vent’anni… chi può credere che siano già passati?”.
Alla domanda su quale sia il segreto del loro matrimonio, la regina non si nasconde dietro frasi fatte: “Non lo so esattamente; suppongo sia davvero una sorta di amicizia. Saper ridere delle stesse cose, stare bene insieme nella vita”.
Niente pozioni magiche né etichette da soap reale. Solo due persone che hanno aspettato una vita per stare insieme e ora se la godono, tra un viaggio diplomatico, un sorriso alla stampa e qualche pettegolezzo lasciato in eredità ai biografi di corte.
Del resto, se a vent’anni di matrimonio ancora si riesce a ridere delle stesse cose, si può ben dire che, almeno a Buckingham Palace, qualcosa funziona.
Reali
Il principe Harry contro il ministero dell’interno. Attesa per la sentenza sullo scontro per la sicurezza della famiglia
Si è conclusa l’udienza sulla revoca della scorta per il duca di Sussex: in gioco la sicurezza di Harry e dei suoi cari durante le visite nel Regno Unito. Il verdetto atteso in forma scritta.

Si è conclusa la seconda e ultima udienza del ricorso presentato dal principe Harry dinanzi alla Corte d’Appello di Londra. Il contendere è la decisione del ministero dell’Interno di revocare alla sua famiglia il diritto alla scorta di polizia durante le visite nel Regno Unito. La revoca è stata adottata dopo la sua rinuncia al ruolo “attivo” di membro senior della Royal Family. Rinuncia seguita allo strappo del 2020 e al trasferimento in America.
Per il verdetto ci vuole tempo
Il verdetto dei tre giudici incaricati sarà pubblicato in una data ancora imprecisata. Harry, 40 anni, secondogenito di re Carlo III, ha presenziato al procedimento, senza però incontrare il padre prima della sua partenza per la visita di Stato in Italia con la regina Camilla. Non chiamato a deporre, Harry ha seguito con attenzione le argomentazioni dei legali delle due parti, prendendo appunti durante gli interventi. All’uscita dalla sede giudiziaria ha salutato i curiosi e la stampa, alzando il pollice in segno di positività.
A rischio la sicurezza di Harry e famiglia
L’avvocata del principe, Shaheed Fatima, ha sottolineato la discriminazione subita dal duca di Sussex rispetto agli altri membri della casa Windsor. Ha inoltre evidenziato che il mancato diritto alla protezione mette a rischio la sicurezza e l’incolumità di Harry, della moglie Meghan e dei loro figli durante le visite nel Regno. Fatima ha ricordato le minacce di Al Qaida ricevute dal principe dopo la pubblicazione della sua autobiografia best-seller Spare e i recenti episodi, come l’inseguimento dei paparazzi, che evocano la tragica morte di sua madre Diana nel 1997.
Rinunciando al ruolo dovrebbe rinunciare ai vantaggi
James Eadie, legale del ministero dell’Interno, ha difeso la decisione del ministero. Ha spiegato che il rifiuto della protezione automatica è il risultato di un’analisi accurata dell’organismo preposto. Ha aggiunto che la condizione del principe è unica rispetto agli altri membri della Royal Family. Il motivo? La conseguenza della sua rinuncia ai ruoli di rappresentanza attiva della monarchia.
Reali
Meghan Markle rompe il silenzio: la lotta contro la preeclampsia postpartum
La duchessa di Sussex racconta la sua esperienza con una rara e pericolosa complicazione dopo il parto nel nuovo podcast “Confessions Of A Female Founder”, sensibilizzando sull’importanza di affrontare le sfide della maternità.

Meghan Markle ha rivelato un aspetto molto personale della sua vita durante la prima puntata del suo nuovo podcast, Confessions Of A Female Founder. La duchessa ha condiviso di aver sofferto di preeclampsia postpartum, una condizione rara e potenzialmente pericolosa che può insorgere dopo il parto. Ma cosa ha raccontato la duchessa e cosa comporta questa patologia?
La rivelazione di Meghan
Durante una conversazione con Whitney Wolfe Herd, Ceo di Bumble e co-fondatrice di Tinder, Meghan ha parlato delle difficoltà affrontate dopo una delle sue gravidanze. Ha spiegato che la preeclampsia postpartum è stata un’esperienza spaventosa, che ha gestito in privato per il bene dei suoi figli. Non ha specificato se la condizione si sia verificata dopo la nascita di Archie o Lilibet, ma ha sottolineato quanto sia raro e difficile affrontare una situazione del genere.
Che cos’è la preeclampsia postpartum?
La preeclampsia postpartum è una complicazione che può insorgere dopo il parto, caratterizzata da ipertensione arteriosa e presenza di proteine nelle urine. Questa condizione può causare danni agli organi, come fegato e reni, e può diventare potenzialmente letale se non trattata tempestivamente. I sintomi principali includono: mal di testa intenso, alterazioni della vista (offuscamento o sensibilità alla luce), dolore addominale superiore, nausea e vomito, gonfiore improvviso al viso e alle mani, aumento di peso repentino. La preeclampsia postpartum può manifestarsi entro 48 ore dal parto, ma in alcuni casi può comparire fino a sei settimane dopo. Senza un intervento rapido, può portare a complicazioni gravi come ictus, edema polmonare o crisi convulsive (eclampsia).
L’impatto emotivo da non sottovalutare
Meghan ha descritto il peso emotivo di questa esperienza, sottolineando come sia difficile affrontare una condizione così grave mentre si cerca di essere presenti per i propri figli. Ha raccontato della necessità di gestire tutto in silenzio, senza che il mondo esterno fosse consapevole delle sue difficoltà. E nonostante queste sfide, Meghan ha dimostrato grande forza e resilienza, riuscendo a bilanciare la sua carriera e il ruolo di madre. Ha condiviso momenti della sua vita quotidiana, come il tempo trascorso con i suoi figli, e ha sottolineato l’importanza di non perdere i momenti preziosi con loro.
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