Stefano De Martino: «Ho bruciato le tappe e ho pagato a caro prezzo»

Stefano De Martino, volto noto del piccolo schermo e ex ballerino di Amici, si è aperto come mai prima d’ora in un’intervista a Vanity Fair. L’ex marito di Belén Rodríguez ha rivelato aspetti inediti della sua vita, dalla giovinezza turbolenta alle relazioni sentimentali, passando per le ambizioni professionali.

L’infanzia tranquilla a Torre Annunziata lascia spazio a un’adolescenza segnata dalla ricerca della propria identità. “Avevo iniziato a giocare a pallone, terzino sinistro. Ma lo avevo fatto solo per integrarmi, ero negato”, confessa l’ex ballerino, ammettendo che la danza è stata la sua vera passione sin da bambino.

La scuola è stata un altro capitolo complesso della sua vita. “A scuola ho rischiato la bocciatura”, racconta De Martino, che ha preferito abbandonare gli studi per dedicarsi alla danza. “Nessuno credeva che ce l’avrei fatta ed erano tutti lì pronti a godersi lo spettacolo, il mio primo show improvvisato. Alla fine, mi hanno promosso. Con il minimo dei voti”, aggiunge con ironia.

Dopo un’esperienza a New York, De Martino è tornato in Italia e ha iniziato a lavorare come fruttivendolo: “Vendere frutta e verdura mi lasciava il pomeriggio libero per la danza. Ed è stata una grande scuola”. Un’esperienza che gli ha insegnato l’importanza del lavoro e della perseveranza.

La vita sentimentale dell’ex ballerino è stata altrettanto intensa. Sposato a soli 24 anni e diventato padre a 23, De Martino riflette: “Ho bruciato le tappe. Anche se ora non immagino la mia vita senza mio figlio”. L’amore, per lui, è un sentimento complesso e difficile da gestire: “La mia generazione ha la sensazione di non farcela. Tutto è più veloce, si hanno più alternative, non c’è lo stigma del divorzio. È più difficile rimanere assieme”.

Nonostante il successo e la fama, De Martino non nasconde le sue insicurezze: “Ho un pregresso di inadeguatezza. Lo spettacolo insegna che, anche quando pensi di essere arrivato, comodo, c’è sempre qualcuno che sposta il traguardo di un metro più avanti. Vivo nel disagio”.

Eppure, nonostante tutto, l’ex ballerino guarda al futuro con ottimismo. “Mi piacerebbe condurre il Festival di Sanremo”, ammette, rivelando uno dei suoi sogni nel cassetto. “Se questo lavoro fosse un’università, Sanremo è la laurea”. Un percorso fatto di alti e bassi, di successi e di fallimenti, che lo ha reso la persona che è oggi.