Cronaca
Alessandro Basciano e il rischio di nuovi atti persecutori: la Procura chiede gli arresti domiciliari
Dopo l’arresto e la successiva scarcerazione, la situazione legale di Alessandro Basciano si complica ulteriormente e la Procura di Milano ha richiesto provvedimenti restrittivi, temendo nuovi episodi di stalking nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni.
Sophie Codegoni, testimone delle accuse di stalking contro l’ex compagno Alessandro Basciano, ribadisce la sua denuncia e la necessità di protezione, temendo nuovi atti persecutori dopo la scarcerazione di Basciano. L’attenzione del pubblico si concentra su questo caso di stalking, che coinvolge non solo la sicurezza di Sophie, ma anche quella della sua figlia Céline.
La posizione di Sophie
Sophie Codegoni ha recentemente ribadito la sua posizione nelle accuse di stalking contro l’ex compagno Alessandro Basciano, sottolineando come il suo comportamento abbia messo in pericolo non solo la sua sicurezza, ma anche quella della figlia Céline, di soli 18 mesi. Nonostante le affermazioni del legale di Basciano che sostenevano un eventuale ritiro della querela, Sophie ha confermato di non aver mai ritirato la denuncia, affermando che la sua lotta contro le persecuzioni psicologiche è necessaria per tutelare se stessa e la sua famiglia.
Il caso ha preso una piega imprevista quando, nonostante l’arresto di Basciano lo scorso novembre, quest’ultimo è stato rilasciato dal gip, che ha ritenuto insufficienti gli indizi di colpevolezza. Tuttavia, la Procura di Milano ha sollevato nuove preoccupazioni a seguito di segnali comportamentali allarmanti da parte di Basciano, che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza della modella e della sua bambina. Le indagini su Basciano hanno rivelato che l’uomo, dopo la scarcerazione, ha continuato a comportarsi in modo ostile, alimentando il rischio di nuovi episodi di stalking.
Nel frattempo, le autorità stanno valutando misure cautelari, tra cui la possibilità di arresti domiciliari per Alessandro Basciano, per prevenire ulteriori atti persecutori. Il caso solleva anche importanti riflessioni sulla violenza psicologica e sui danni che il controllo nelle relazioni abusive può causare.
Sophie ha dichiarato di essere pronta a combattere per il diritto a vivere liberamente e al sicuro, mettendo in evidenza la gravità della situazione. Il futuro del caso legale resta incerto, ma l’attenzione rimane alta su eventuali sviluppi.