Fedez e il “Cantu di portaturi”: quando il rap incontra il sacro

La controversia sull’invito di Fedez alla festa della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria sta scuotendo la città, accendendo animati dibattiti tra fede e modernità. Nella lettera inviata al sindaco, don Giovanni Gattuso ha manifestato il suo dissenso riguardo alla presenza del rapper durante i festeggiamenti religiosi. Secondo il sacerdote, sebbene Fedez rappresenti una figura di grande successo e libertà artistica, il suo stile e i suoi messaggi sembrano in contrasto con i valori profondi della celebrazione religiosa.

Don Gattuso ha espresso preoccupazione che la partecipazione di Fedez possa compromettere l’armonia e la spiritualità del momento sacro, chiedendo quindi un ripensamento da parte dell’Amministrazione sulla scelta dell’artista. L’argomento è diventato un punto caldo di discussione, riflettendo una tensione tra la tradizione e la modernità, tra la sacralità della celebrazione e l’influenza dei personaggi pubblici contemporanei.

In risposta a questa polemica, l’Associazione dei Portatori della Vara ha diramato un comunicato stampa dal tono ironico, invitando Fedez a rivedere il suo repertorio musicale per includere il “Cantu di Portaturi”, una canzone tradizionale legata alla festività. L’associazione ha offerto di fornire il testo e lo spartito del brano, con l’intento di avvicinare il rapper ai valori e alla tradizione della festa. Il comunicato, sebbene scherzoso, sottolinea il desiderio di mantenere intatti i valori culturali e religiosi dell’evento.

Anche don Zampaglione si è unito alla discussione, sollevando interrogativi sulla coerenza del messaggio di Fedez con i principi cristiani. Si chiede quale possa essere l’impatto di una figura pubblica come il rapper sui giovani e su come tale influenza possa integrarsi con la celebrazione religiosa.