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Gabriella Pession: tra sogni infranti e nuove vie, la voce di un’attrice in movimento

Gabriella Pession è un’attrice poliedrica, che ha vissuto tra diverse nazioni e culture, trovando in ogni esperienza spunti per la sua crescita personale e professionale. Dalla carriera di pattinatrice artistica a quella di attrice di successo, il suo percorso è costellato di sfide e trionfi

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    Gabriella Pession, attrice e ex pattinatrice, ha recentemente rivelato che la sua vita è stata un continuo viaggio tra continenti e passioni. “Ho cambiato 23 case in dieci anni”, ha dichiarato con un sorriso, accennando alle sue avventure personali e professionali. Nata negli Stati Uniti, ha vissuto in Australia e Dublino, ma ora è tornata in Italia, la terra che sente come casa.

    Sebbene la recitazione sia diventata la sua professione principale, Pession ha confessato che il suo sogno giovanile era quello di cantare. “Recitare è stato quasi un ripiego”, ha detto, rivelando che in gioventù era un’atleta di pattinaggio artistico. Tuttavia, un infortunio ai legamenti del piede l’ha costretta a rinunciare a quel sogno. “Mia nonna mi aveva avvisato: il pattinaggio diventerà un problema per te”, ha ricordato. Dopo l’incidente, ha cercato di adattarsi, ma la competizione in un contesto di gruppo non le si addiceva.

    L’attrice ha anche affrontato momenti bui nella sua vita. “Non ero anoressica, ma ho vissuto una depressione giovanile”, ha rivelato, sottolineando l’importanza della salute mentale. Pession è un’appassionata sostenitrice della psicologia e ha intrapreso un percorso terapeutico per comprendere meglio se stessa. “Chiedere aiuto è una cosa bellissima”, ha affermato, ponendo l’accento sul valore della vulnerabilità.

    Nel corso della sua carriera, ha anche tratto ispirazione dalla musica, citando Michael Jackson come una delle sue icone. “Quando ho incontrato Leonardo Pieraccioni, mi ha chiesto se fossi davvero quella che si era lanciata all’inseguimento di Michael Jackson”, ha raccontato con una risata.

    Gabriella ha parlato anche del suo rapporto con suo padre, un pianista e scultore che ha influenzato profondamente la sua vita. “Dal risentimento sono passata alla comprensione”, ha affermato, riflettendo su come le esperienze dell’infanzia abbiano modellato la sua visione del mondo. Oggi, la Pession sta lavorando a una serie che esplora il tema del perdono, riflettendo sul viaggio di una donna che cerca di fare pace con il proprio passato. “Voglio raccontare come si può trovare la serenità a 40 anni”, ha spiegato.

    Infine, l’attrice ha condiviso dettagli sulla sua vita familiare con l’attore Richard Flood e il loro figlio Giulio, descrivendo come la maternità le abbia offerto una nuova prospettiva. “Sono felice quando perde a tennis, è una scuola di vita”, ha concluso, mostrando il suo impegno nel trasmettere valori di disciplina e resilienza al suo bambino. Gabriella Pession è, insomma, un’anima empatica che abbraccia il suo passato per affrontare il futuro con determinazione.

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      La famiglia Siffredi: dove il porno è solo una fabbrica e la fede è una questione di stile

      Lorenzo Tano, figlio del celebre attore Rocco Siffredi, si racconta senza filtri, rivelando come sia cresciuto in un ambiente unico e senza tabù. Dalla sua infanzia alla Siffredi Academy, Lorenzo condivide la sua visione del mondo dei film a luci rosse e della famiglia, dimostrando che, per lui, la vita è un viaggio ricco di sfide e scoperte.

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        Lorenzo Tano, classe 1996, ha vissuto un’infanzia che molti considererebbero straordinaria, essendo il figlio di Rocco Siffredi. “Noi siamo cresciuti in questo mondo, senza sorprese e senza disagio”, ha dichiarato, rivelando che i suoi genitori non hanno mai nascosto la loro professione. “Credo che mio padre sia stato molto invidiato dai suoi colleghi, i suoi video hanno raccolto oltre 3 miliardi di visualizzazioni”.

        Parlando del suo rapporto con la figura paterna, Lorenzo ha affermato: “Rocco è riuscito a distinguere il lavoro dalla vita in famiglia. Il porno è come una fabbrica, mancano i sentimenti”. Questa separazione ha permesso alla famiglia di mantenere una certa normalità, nonostante l’ambiente di lavoro di Rocco. Lorenzo ha anche spiegato che la madre, Rosa, ha sicuramente vissuto momenti di gelosia, ma che entrambi i genitori hanno trovato un equilibrio.

        Quando gli viene chiesto se ha mai considerato di cambiare il suo cognome in Siffredi, risponde con un sorriso: “In realtà mi chiamo Lorenzo Siffredino Carmela Tano”. Il riferimento alla nonna è affettuoso e rappresenta un legame con le radici familiari.

        Carmela, la madre di Rocco Siffredi, aveva sempre nutrito un desiderio particolare per il suo primogenito: sperava che un giorno potesse diventare prete. Questa aspirazione era radicata in valori tradizionali e in una visione di vita che lei riteneva fosse la migliore per lui. Tuttavia, con il passare del tempo e l’emergere della vera vocazione di Rocco, Carmela si rese conto che il cammino del figlio era destinato a essere diverso. Rocco scelse di intraprendere una carriera nel mondo del porno, un settore lontano dagli ideali religiosi che lei aveva sperato per lui.

        “Avrei voluto fare il pilota di Formula 4 e delle Frecce Tricolori, ma sono troppo alto”, dice Lorenzo, scherzando. Anche se non ha seguito questa strada, ha trovato un altro modo di lavorare nel settore, collaborando con Rocco come regista. “Oggi lavoro con lui, ma a chi mi domanda se continuerò quando lui smetterà, rispondo di no. Lui è lui”.

        Un aspetto affascinante della famiglia Siffredi è la loro capacità di affrontare le difficoltà con apertura. “I miei genitori non hanno mai nascosto nulla. Hanno un accordo, e certamente anche loro hanno avuto momenti difficili”, ha condiviso Lorenzo. Inoltre, ha rivelato che insieme hanno lanciato una piattaforma di educazione sessuale, la Siffredi Academy, per educare le persone su come approcciarsi meglio al sesso e per diventare pornostar.

        Riguardo ai suoi obiettivi futuri, Lorenzo ha affermato: “Abbiamo girato oltre 300 video e vogliamo arrivare a 6.000 in tre lingue”. Con una visione chiara e un forte legame familiare, Lorenzo Tano continua a navigare il suo percorso in un mondo che conosce bene, dimostrando che il successo può assumere molte forme.

        In questo contesto, la storia di Lorenzo e della sua famiglia offre uno spaccato interessante su come le differenze culturali e le esperienze di vita possano plasmare la percezione del mondo, il lavoro e le relazioni.

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          Benessere

          Altro che dieta, vai in bicicletta: pedala per 1 ora e bruci fino a 1000 calorie!

          L’abitudine di andare in bicicletta quotidianamente si rivela un vero toccasana per il corpo e il benessere, offrendo un modo piacevole e sostenibile per perdere peso e migliorare la salute generale.

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            È un investimento prezioso per la salute, è una scelta ecologica ed economica. Che si tratti di un giro rilassante nel parco, di un tragitto per andare al lavoro o di un’escursione più impegnativa, andare in bicicletta offre una miriade di benefici che possono migliorare la qualità della vita.

            Un’ora al giorno per una vita migliore
            Andare in bicicletta è molto più che un semplice passatempo o un mezzo di trasporto ecologico. Trascorrere almeno un’ora al giorno pedalando può trasformarsi in un’arma segreta per migliorare la salute fisica e mentale, aumentare il benessere generale e persino contribuire alla sostenibilità ambientale.

            Andare in bicicletta è un esercizio aerobico eccellente che rafforza il cuore, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e migliora la circolazione sanguigna. Un’ora di ciclismo moderato al giorno può ridurre significativamente il rischio di infarto e ictus.

            Pedalare coinvolge vari gruppi muscolari, in particolare quelli delle gambe, glutei e addominali. Questo esercizio aiuta a tonificare e rafforzare i muscoli, migliorando anche la postura e la stabilità.

            Andare in bicicletta è un’attività che brucia molte calorie. In un’ora di bicicletta, si possono bruciare tra 400 e 1000 calorie, a seconda dell’intensità e del peso corporeo. Questo lo rende un ottimo strumento per la perdita di peso e il mantenimento di un peso sano.

            In media, una persona di circa 70 kg brucia circa 500 calorie all’ora pedalando a un ritmo moderato (circa 19-22 km/h).
            Quindi, per bruciare 1000 calorie, dovremmo pedalare per circa 2 ore.

            Se consideriamo una velocità media di 20 km/h, questo si traduce in circa 40 km per bruciare 1000 calorie.

            Inoltre…
            Diversi studi hanno dimostrato che andare in bicicletta può essere efficace nel trattamento della depressione. La combinazione di attività fisica e tempo trascorso all’aperto contribuisce a migliorare il benessere mentale.

            Utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento atmosferico. Ogni chilometro percorso in bicicletta invece che in auto aiuta a proteggere l’ambiente.

            La bicicletta è un mezzo di trasporto economico. Non richiede carburante, e i costi di manutenzione sono relativamente bassi rispetto a quelli di un’auto. Inoltre, può ridurre le spese per il trasporto pubblico.

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              In primo piano

              Rose Villain: sopravvivere all’industria musicale, il manuale per cuori sensibili!

              Nell’incredibile mondo della musica, dove le pressioni e le critiche sembrano non avere fine, Rose Villaine condivide la sua saggezza con una dose di realismo. Tra aneddoti di ansia e riflessioni sulla felicità personale, ecco come affronta il tumultuoso panorama dell’industria musicale.

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                Rose Villain, pseudonimo di Rosa Luini, è una cantautrice e rapper italiana, molto apprezzata per la sua originalità e la sua capacità di mescolare diversi generi musicali. Milanese di nascita, ha iniziato la sua carriera musicale a Los Angeles e New York, dove ha studiato arti teatrali e musicali. Il suo stile è un mix di pop, hip hop e urban, caratterizzato da testi introspettivi e melodie accattivanti. Ha raggiunto la fama grazie a brani come “Come un tuono” e “Click Boom!”, che sono diventati dei veri e propri tormentoni. Si è fatta portavoce di importanti tematiche sociali, come la salute mentale e l’empowerment femminile.

                La musica, con il suo potere trasformativo, può diventare un rifugio in momenti di difficoltà, e Rose Villain lo sa bene. La giovane cantante ha condiviso la sua esperienza, rivelando come la musica l’abbia sostenuta nei momenti più bui e l’abbia aiutata a scoprire la propria voce. Nonostante le critiche sui social, Rose ha trovato la forza di affrontare le avversità, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto. La sua storia è un’ispirazione, dimostrando che la musica non è solo un’arte, ma anche un potente strumento di crescita personale e resilienza. L’industria musicale è un terreno minato, dove il talento deve fare i conti con stress e pressioni inimmaginabili.

                Rose Villaine, in un’intervista rivelatrice, ha offerto consigli preziosi su come affrontare questo mondo insidioso. “Il mio consiglio è di rimanere concentrati sulla propria musica, che deve prima di tutto rendere felici noi stessi”, ha affermato.

                L’artista ha anche condiviso la sua esperienza con i social media, un luogo dove le critiche possono farsi taglienti. “All’inizio, per ogni trecento commenti positivi, ce n’era sempre uno negativo, e vi assicuro che per quell’unico commento non dormivo la notte”. Un’amara verità per molti: la vulnerabilità è un prezzo da pagare in questo settore.

                Ma c’è un messaggio di speranza: “Non bisogna avere paura. Chissenefrega se non piacciamo a tutti”. Un invito a perseguire la propria passione senza lasciarsi scoraggiare dalle opinioni altrui. In un’epoca in cui il valore personale sembra dipendere dai like, è fondamentale ricordare che l’arte è prima di tutto un’espressione di sé.

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