Connect with us

Beauty

Il potere anti-age del latte

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il latte è un prodotto facilmente acquistabile in ogni supermercato; si può trovare praticamente in ogni casa. Con la sua presenza quotidiana sulle nostre tavole, spesso lo consideriamo solo come un alimento essenziale, ricco di calcio e proteine. Tuttavia, ha una storia ricca che si estende ben oltre il suo utilizzo come bevanda o ingrediente culinario.

    Il latte vaccino, in particolare, contiene una vasta gamma di nutrienti e micronutrienti che lo rendono non solo sostanzioso per il corpo, ma anche benefico per la pelle e i capelli. Ma siete a conoscenza del fatto che già dai tempi antichi veniva impiegato per gli scopi cosmetici?

    Alla scoperta dei segreti cosmetici del passato

    Nei meandri della storia, il latte ha giocato un ruolo importante nella cura della bellezza. Sin dall’antichità, civiltà come quella greca, romana ed egizia hanno sfruttato le proprietà nutrizionali e idratanti del liquido bianco per migliorare la salute e l’aspetto della pelle e dei capelli.

    Bagni di latte per una pelle luminosa

    Una delle pratiche più iconiche è stata l’immersione in bagni di latte. Celebri figure storiche come Cleopatra, regina d’Egitto, erano famose per questa pratica. Questo tipo di bagni non erano solo un lusso per le élite, ma anche un trattamento per la pelle. L’acido lattico presente nel latte ha proprietà esfolianti, che aiutano a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, rivelando una pelle più luminosa e levigata.

    Maschere di bellezza per un’epidermide perfetta

    Le antiche civiltà non si limitavano ai bagni di latte; utilizzavano anche maschere facciali a base della sostanza nutriente mescolato con altri ingredienti naturali. Queste maschere idratavano la pelle in profondità, riducevano le rughe e le imperfezioni, e donavano un aspetto radioso.

    Rinforzare i capelli con il latte

    Non solo la pelle trae beneficio dal latte; i capelli ne giovarono anche. Nell’antichità, veniva spesso utilizzato come condizionatore naturale per i capelli. La sua ricchezza di proteine e vitamine aiutava a rafforzare i capelli, renderli più morbidi e ridurne la fragilità.

    Latte nell’era moderna: innovazione e tradizione

    Sebbene la nostra comprensione della cosmetologia sia progredita notevolmente nel corso dei secoli, il latte continua a essere un ingrediente prezioso in molti prodotti per la cura della pelle e dei capelli. Dalle creme idratanti ai trattamenti esfolianti, la tradizione millenaria dei benefici del latte si fonde con l’innovazione moderna per offrire soluzioni efficaci e all’avanguardia per la bellezza e il benessere.

    Latte: effetti benefici e proprietà

    Il latte vaccino contiene diversi nutrienti che possono contribuire a mantenere la pelle sana e ridurre i segni dell’invecchiamento. Ecco alcuni dei benefici potenziali del latte vaccino per la pelle:

    1. Proteine: è ricco di proteine, che sono importanti per la rigenerazione dei tessuti della pelle e per mantenere l’elasticità della pelle.
    2. Calcio: il calcio presente nel latte può aiutare a mantenere la struttura delle cellule della pelle, riducendo così la comparsa di rughe e la perdita di tonicità.
    3. Vitamine: contiene vitamine importanti per la salute della pelle, come la vitamina A, la vitamina D e la vitamina E. Queste vitamine possono aiutare a proteggere la pelle dai danni causati dai radicali liberi e a favorire la rigenerazione cellulare.
    4. Acido lattico: contiene acido lattico, che ha proprietà esfolianti e può aiutare a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, migliorando così la sua luminosità e texture.
    5. Idratazione: applicato esternamente, il latte può agire come un idratante naturale, aiutando a mantenere la pelle morbida e idratata.

    In conclusione, il latte è molto più di una semplice bevanda; è stato un alleato per la bellezza e la cura personale sin dall’alba della civiltà. Con il suo mix unico di nutrienti e proprietà idratanti, il latte rimane un elemento indispensabile nella nostra routine di bellezza, unendo il passato e il presente in un rituale senza tempo di salute e benessere.

    Tuttavia, è importante notare che l’efficacia del latte vaccino come trattamento anti-invecchiamento può variare da persona a persona, e ci possono essere anche altri fattori da considerare, come eventuali allergie o intolleranze al lattosio. Prima di utilizzarlo o qualsiasi altro prodotto per la cura della pelle che lo contiene, è consigliabile consultare un dermatologo per determinare se è adatto al proprio tipo di pelle e alle proprie esigenze.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Bellezza

      La maschera viso alle fragole: il trattamento di bellezza più dolce di aprile

      Aprile è il mese delle fragole, e non solo a tavola: scopri i benefici di questo frutto anche in versione beauty. Una maschera viso fatta in casa, semplice ed efficace, che regala luminosità e freschezza in pochi minuti.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Primavera fa rima con fragole. E se è vero che il loro profumo dolce e il colore acceso conquistano la tavola, pochi sanno che questo frutto può diventare anche un potente alleato per la bellezza del viso. Ricche di vitamina C, antiossidanti e acido salicilico naturale, le fragole sono perfette per rinnovare la pelle, combattere le impurità e donare luminosità.

        La maschera viso alle fragole è un rimedio semplice, veloce e low cost per prendersi cura del viso in modo naturale. Ideale per le pelli miste e grasse, grazie all’effetto purificante dell’acido salicilico, ma anche per chi cerca un boost di luce in vista della bella stagione.

        Come prepararla? Basta schiacciare 3-4 fragole mature con una forchetta fino a ottenere una purea omogenea. Aggiungi un cucchiaino di miele (lenitivo e antibatterico) e, se hai la pelle secca, qualche goccia di olio di jojoba o di mandorle dolci. Mescola bene e applica la maschera sul viso pulito, evitando il contorno occhi. Lascia agire per 10-15 minuti, poi risciacqua con acqua tiepida.

        Il risultato? Pelle visibilmente più luminosa, pori meno evidenti e una sensazione di freschezza immediata. Il profumo naturale della fragola rende l’applicazione un momento di puro piacere, da concedersi una o due volte alla settimana.

        Un beauty tip tutto naturale, che sfrutta la stagionalità e ci ricorda che a volte la miglior skincare è proprio quella che nasce in cucina. Con buona pace dei sieri da centinaia di euro.

          Continua a leggere

          Salute

          Qual è il locale più inquinato della nostra casa? La cucina. Ecco perché

          Le nostre abitudini quotidiane contribuiscano significativamente all’inquinamento atmosferico, sottolineando l’urgenza di adottare comportamenti più sostenibili.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Gli inquinamenti insospettabili che si generano cucinando rappresentano un’importante questione per la salute e l’ambiente, spesso trascurata. Ciò che accade in cucina può infatti contribuire significativamente all’inquinamento atmosferico domestico. Vediamo come.

            Quali sono le fonti principali di inquinamento in cucina

            Tra le principali fonti di inquinamento che possiamo trovare in cucina al primo posto ci sono i fornelli a gas e metano. L’uso di combustibili come il gas e il metano produce biossido di azoto (NO₂), un potente irritante polmonare, e benzene, una sostanza cancerogena. Questi inquinanti vengono rilasciati nell’aria durante la cottura, aumentando il rischio di problemi respiratori e altre patologie. A seguire la cottura sulla griglia e la frittura. Grigliare la carne sprigiona, infatti, composti chimici potenzialmente dannosi, come le ammine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici. Anche la frittura, soprattutto a temperature elevate, produce sostanze tossiche come l‘acrilammide, un composto che può formarsi vicino al punto di fumo degli oli. Un ulteriore pericolo deriva anche da una ventilazione insufficiente. Una scarsa ventilazione, infatti, aggrava la concentrazione degli inquinanti, rendendo l’ambiente domestico meno salubre. Quindi che fare?

            Possibili soluzioni e semplici accorgimenti per evitare effetti inquinanti

            E’ consigliabile, quando possibile, utilizzare piani cottura a induzione una tecnologia che riduce al minimo l’emissione di inquinanti. Le cucine a induzione non generano biossido di azoto né monossido di carbonio, offrendo un’alternativa ecologica e sicura. Se dovete friggere provate a farlo con le friggitrici ad aria. Rispetto alla frittura tradizionale, le friggitrici ad aria – così tanto di moda in questi ultimi tempi – producono meno particolato fine e sono considerate un metodo di cottura più salutare per diversi alimenti. Ulteriore sufferimento è utilizzare una cottura a basse temperature. Evitare di superare il punto di fumo degli oli può limitare la formazione di sostanze nocive. E ancora, ma qui andiamo su scelte ideologiche oltre che salutistiche. Utilizzare più vegetali e meno carne è meglio! La riduzione del consumo di carne, soprattutto proveniente da allevamenti intensivi, non solo diminuisce l’impatto ambientale ma migliora anche la qualità dell’aria. Infine è lapalissiano mantenere una adeguata ventilazione dei locali. L’uso di cappe aspiranti e il ricambio regolare dell’aria sono essenziali per ridurre l’accumulo di inquinanti.

            Il peso dei comportamenti individuali

            Ogni piccolo gesto quindi conta. Scegliere metodi di cottura meno inquinanti, preferire alimenti vegetali e ridurre gli sprechi in cucina non solo tutela la salute personale, ma contribuisce anche al benessere collettivo e alla salvaguardia dell’ambiente. Non esiste una soluzione magica, ma la consapevolezza e l’azione possono fare la differenza. L’inquinamento domestico, spesso sottovalutato, secondo il dottor Roberto Boffi, pneumologo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, rappresenta una minaccia concreta per la salute di tutti, con la cucina che si rivela uno degli ambienti più critici.

              Continua a leggere

              Salute

              Allergie di primavera, come sopravvivere alla stagione più amata (e odiata)

              inite, occhi che bruciano, mal di testa e stanchezza cronica: se anche per te la primavera è sinonimo di allergie, è il momento di scoprire come affrontarla con rimedi nuovi e soluzioni intelligenti che migliorano davvero la qualità della vita

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Per molti è la stagione più bella dell’anno: giornate più lunghe, temperature miti, profumi nell’aria. Per altri, invece, la primavera è un incubo che inizia con uno starnuto e finisce con le occhiaie da antistaminico. Se anche tu fai parte del club degli allergici stagionali, sappi che non sei solo: secondo l’ISS, in Italia almeno una persona su cinque soffre di allergie primaverili, e il numero è in costante aumento.

                Ma perché succede? Il nemico numero uno è il polline, prodotto in grandi quantità da alberi come betulla, ontano, cipresso, ma anche da graminacee e parietaria. La risposta del sistema immunitario a questi allergeni è spesso spropositata: raffreddore, prurito, congiuntivite, asma. E se un tempo bastava chiudere le finestre, oggi non è più così semplice.

                La buona notizia è che esistono strategie, vecchie e nuove, per vivere meglio anche in mezzo ai pollini.

                La prima regola è la più banale e sottovalutata: conoscere il nemico. Tenere d’occhio i calendari pollinici (facilmente consultabili online) permette di sapere quando limitare le uscite, arieggiare la casa solo la mattina presto o la sera tardi, evitare parchi e prati nei giorni critici. Sembra poco, ma fa la differenza.

                Chi è stanco dei farmaci può valutare una immunoterapia specifica, una sorta di “vaccino” contro l’allergia: si assumono per via sublinguale (o iniezioni) dosi crescenti di allergene per desensibilizzare l’organismo. Serve tempo, ma è una delle poche cure che agiscono alla radice.

                Anche il lavaggio nasale quotidiano con soluzioni saline può aiutare: libera le vie respiratorie, rimuove gli allergeni, riduce l’uso di farmaci e migliora il sonno. Esistono ormai dispositivi semplici, pratici ed efficaci da usare a casa.

                Sul fronte tecnologico, i purificatori d’aria di nuova generazione fanno miracoli in casa: filtrano pollini, polveri e persino virus, migliorando la qualità dell’aria in modo misurabile. Un’idea da valutare anche in ufficio, dove spesso le finestre restano chiuse ma i filtri dei condizionatori non vengono mai cambiati.

                Non mancano i rimedi naturali (attenzione, non miracolosi ma utili): infusi di ortica, integratori a base di quercetina o vitamina C che agiscono come antistaminici naturali, spray a base di eufrasia per lenire la congiuntiva infiammata. Chiedi consiglio al medico o al farmacista: l’autoprescrizione fai-da-te è la peggior alleata dell’allergico.

                E infine: non sottovalutare lo stress. È scientificamente dimostrato che l’ansia può peggiorare i sintomi allergici. Dormire meglio, mangiare sano, praticare yoga o meditazione può ridurre le crisi. Anche perché vivere con l’allergia non significa solo soffrire di naso chiuso, ma anche di stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità. Tutti effetti collaterali che spesso non vengono considerati.

                In sintesi? No, non è colpa tua se sei sempre esausto e gli occhi sembrano quelli di un panda. Ma con qualche accorgimento puoi evitare di passare altri tre mesi chiuso in casa con l’aspirapolvere in mano. E magari tornare ad amare la primavera, o almeno a tollerarla senza fazzoletti in ogni tasca.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù