Curiosità
Hannah Neeleman, ‘Ballerina Farm’ la mamma con 9,4 milioni di follower
Hannah Neeleman, con il suo alias Ballerina Farm, continua a essere una figura divisiva sui social media. La sua vita e le sue scelte personali alimentano un dibattito più ampio su femminilità, libertà e ruolo delle donne nella società moderna. La sua storia è un esempio di come i social media possano amplificare le discussioni su temi importanti e di come ogni individuo abbia il diritto di scegliere il proprio percorso di vita.
Sposata con Daniel Neeleman, otto figli, Hannah Neeleman, conosciuta sui social come Ballerina Farm, è una figura di spicco con 9,4 milioni di follower su Instagram e 9 milioni su TikTok. La sua vita è semplice. Fa come comuni, combina maternità e vita rurale e ha un passato come ballerina professionista. Eppure ha catturato l’attenzione di un vasto pubblico e suscitato un dibattito acceso sui social media.
Come mai è diventata famosa sui social
Cresciuta in una famiglia di mormoni a Springville, Utah è stata ballerina, allieva della Juilliard
vive con il marito Daniel Neeleman, figlio del miliardario David Neeleman, fondatore della compagna aerea JetBlue. Ha costruito la sua popolarità facendo cose usuali per chi vive n fattoria come lei, anche se i lusso. Prepara yogurt e piatti fatti in casa, munge le mucche e si occupa della cura degli animali. Ma non solo decora la casa e si occupa dei figli.
Ha lasciato la danza da sempre la sua passione
Hannah ha lasciato la sua carriera di ballerina professionista per dedicarsi alla famiglia e alla fattoria. La sua passione per la danza è ancora presente nel nome del suo brand, Ballerina Farm. Sui social sono arrivati i primi commenti negativi e di contro chi a sosteneva a proseguire con la sua vita e comunicarla sui social. Il suo stile di vita ha scatenato un dibattito acceso. Come mai? Chi la critica la vede come un esempio di sottomissione della donna, puntando il dito sul fatto che sembri sempre cercare l’approvazione del marito. Altri vedono la sua storia come una minaccia al femminismo e alla lotta per la parità di genere. I suoi sostenitori, invece, difendono la sua scelta di vita come un esempio di autodeterminazione femminile e ammirano la sua dedizione alla famiglia e alla fattoria.
Il colpo di scena: la sua partecipazione a Mrs. World
Hannah ha partecipato al concorso Mrs. World dodici giorni dopo la nascita della sua ultima figlia, sfilando in costume e allattando durante la sessione di trucco, un evento che ha attirato molta attenzione. E lei come risponde ai commenti sui social? Alle critiche Hannah ha risposto con un video in cui promuove i prodotti della sua fattoria, difendendo la sua scelta di vita e sottolineando la bellezza di creare il cibo da zero e vivere nella natura.
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Curiosità
La rivoluzione di Victorinox: toglie la lama per favorire ciclisti e golfisti. E gli appassionati si rivoltano
La decisione di Victorinox di progettare un modello di coltellino senza lama rappresenta un tentativo di adattarsi alle diverse sfide ma anche richieste del mercato. L’idea è quella di creare un coltellino adatto ai ciclisti e golfisti che hanno esigenze particolari.
Chi non ne ha almeno uno in casa alzi la mano. Tutte mani basse. Eh sì perché almeno un coltellino ce lo abbiamo tutti. Forse non sarà un Victorinox ma certamente avrà diverse funzioni. Il coltellino svizzero non è più lo stesso. Da qualche mese infatti si è adeguato alle normi che regolano l’uso delle lame. Ha intraprendere una nuova strada anche per via del forte calo delle vendite soprattutto del mercato russo a seguito del conflitto in Ucraina e delle restrizioni legate alla percezione delle armi.
Un coltellino senza lama non è un coltellino…
La decisione di progettare un modello di coltellino senza lama rappresenta un tentativo di adattarsi alle diverse sfide ma anche richieste del mercato. L’idea è quella di creare un coltellino adatto ai ciclisti e golfisti che hanno esigenze particolari. Ricordiamoci che questo speciale coltellino in realtà oltre alla lama centrale propone diversi modelli con ciascuno con funzionalità multiuso. La scelta dell’azienda quindi va in funzione di una apertura dei mercati di vendita in settori con particolari esigenze.
Favorire ciclisti e golfisti… basterà?
Sì certo l’idea di un coltellino senza lama potrebbe essere accolta con favore da chi , come i ciclisti, mostra un impegno nei confronti della sostenibilità e della responsabilità sociale. Il nuovo modello potrebbe essere visto come un’alternativa sicura e utile per gli appassionati senza l’associazione con armi potenzialmente pericolose. E così Victorinox, il marchio elvetico che produce il celebre coltellino rosso con la croce bianca, da sempre uno dei simboli della Svizzera conosciuto come Swiss Army Knife elimina una delle funzioni per cui è apprezzato.
L’amministratore delegato Elsener conferma che oltre ai problemi derivati dal conflitto Russo ucraino ci sono diverse altre questioni che spongono l’azienda a cambiare strategia di produzione. E la lista dei problemi è lunga. In alcuni mercati la lama è associata a un’immagine di arma. dice lo steso Ad. Sul volo della compagnia aerea United Airlines 93, uno di quelli dirottati dai terroristi di Al Qaida l’11 settembre del 2001, sarebbe stato impiegato, dai pirati dell’aria, un coltellino svizzero. La conseguenza fu che la loro vendita, nei duty free degli aeroporti, venne proibita. E il fatturato dell’azienda si ridusse in quel caso di oltre il 30% in poche settimane.
Un cambio di strategia
Da molti anni l’azienda ha introdotto altre produzioni di oggettistica con quel marchio come borse, zaini, valigie, profumi e orologi. Le nuove restrizioni in merito all’utilizzo delle lame e dei coltelli hanno infine indotto l’azienda scrollarsi di dosso definitivamente l’immagine del coltello con la lama. Basti pensare che nel Regno Unito, possono circolare con un coltello solo coloro che riescono a dimostrare di averne bisogno per lavoro. Il nuovo modello per i golfisti per esempio ha introdotto una funzione speciale che di una piccola lama, utile a sistemare il green. Per ora l’azienda nn svela quali nuove funzionalità saranno introdotte e quali saranno eliminate o ridotte.
Curiosità
Da 60 anni l’Alberello odoroso oscilla da destra a sinistra appeso allo specchietto retrovisore delle nostre auto
L’Arbre Magique, con il suo design semplice e la vasta scelta di profumi, continua a essere un simbolo di freschezza e innovazione nel mercato dei profumatori per auto. La sua capacità di evocare ricordi e sogni di viaggi lontani lo rende un oggetto amato da generazioni di italiani.
L’Arbre Magique, il famoso profumatore per auto, celebra 60 anni in Italia. C’è chi non ne può fare a meno e chi lo detesta come potrebbe detestare l’odore del fumo di sigarette. Prodotto dall’azienda milanese Tavola, questo piccolo e variopinto alberello è diventato un’icona pop, con una produzione annuale di 20 milioni di pezzi. Un po’ è il simbolo dell’Italia del boom economico e ha influenzato la cultura popolare attraverso canzoni, spot pubblicitari e anche apparizioni in alcuni film.
Un prodotto nato negli Stati Uniti e importato negli anni ’60
Arbre Magique è nato nel 1952 nello Stato di New York come copritore di odori per auto ed è stato importato e poi prodotto in Italia dalla famiglia Tavola dal 1964. La sua popolarità dnel corso degli anni è cresciuta negli anni Ottanta con spot iconici come quello del 1985 diretto da Marco Bellocchio e interpretato da Giuseppe Cederna. Ed è proprio in quel periodo storico che il prodotto passa dai canali di vendita tradizionali ai supermercati, ampliando il suo mercato anche al pubblico femminile.
Un profumo indelebile anche nella cultura italiana
Arbre Magique è stato ampliamente utilizzato non solo nelle auto ma anche in occasioni diverse che spaziano dalle canzoni, è stato citato in “Sei un mito” degli 883 (1993) e in “Arbre Magique” di Calcutta (2012). E ancora ne hanno fatto uso sia il cinema che la TV. E’ apparso infatti in film come “Seven” (1995) e menzionato in battute comiche, come quelle di Luciana Littizzetto.
Il designer Gianni Arnaudo ha trasformato l’alberello in un tavolino chiamato “Dejeuner sull’arbre“.
Varietà e aromi, l’Arbre Magique che non ti aspetti
La famiglia Tavola in questi anni ha creato una vasta gamma di profumi per per questo prodotto. Dagli iconici pino e vaniglia a fragranze più moderne come violetta&gardenia e bergamotto. Ma non tutti i tentativi sono diventati un successo. Per esempio? Per esempio il profumo “cuoio, interno auto“, ma che senso aveva, ci siamo chiesti e infatti non ha incontrato il favore del pubblico. Ora, l’azienda sta lanciando il nuovo aroma chiamato “Supernova“, creato proprio per festeggiare il compleanno, ispirato agli odori degli spazi siderali.
Ma quanti ce ne sono in giro? Una foresta con 20 milioni di alberelli
L’azienda Tavola produce circa 20 milioni di Arbre Magique all’anno nella sua sede a Milano. Venduto principalmente nei supermercati ma soprattutto nelle aree di servizio di carburanti sia sulle strade statali e provinciali sia nei punti vendita delle autostrade italiane. E in vari altri punti vendita, che rendono questo prodotto accessibile a una vasta gamma di consumatori.
Curiosità
Come vivere 15 anni a Disneyland? Owen e Dolly ce l’hanno fatta…
Hanno vissuto a Disneyland per 15 anni. E’ successo a una coppia di americani, Owen e Dolly Pope. I due, texani, hanno vissuto nell’enorme parco divertimenti di Anaheim in California tra il 1955 e il 1970, come racconta il sito Allociné.
Hanno vissuto a Disneyland per 15 anni. E’ successo a una coppia di americani, Owen e Dolly Pope. I due, texani, hanno vissuto nell’enorme parco divertimenti di Anaheim in California tra il 1955 e il 1970, come racconta il sito Allociné.
Come è stato possibile?
C’è ovviamente un motivo dietro a tutto questo. La coppia era responsabile della “Fattoria dei pony”, la principale attrazione equestre del parco giochi. Nei 15 anni i due hanno alloggiato a Frontierland, un’area del parco divertimenti californiano dedicata al selvaggio West. Una zona ben nascosta alla vista della maggior parte dei visitatori. Tanto che per molti detrattori di questa incredibile storia i due in quegli anni si sarebbero nascosti allo sguardo di chi gestiva il parco divertimenti.
Vivere a Disneyland, un sogno durato 15 anni
Owen e Dolly erano grandi specialisti di cavalli e furono contattati negli anni ’50 come consiglieri di Walt Disney in persona in merito alle attrazioni equestri del parco che stava per aprire. Una volta assunti, i coniugi si stabilirono nella “Casa del Papa”. Si trattava di un’elegante casa bianca e verde di 120 mq situata dietro al ranch aperto al pubblico. Oggi il loro alloggio non è più visibile. Nel 2016 al suo posto è stata costruita una nuova attrazione ispirata alla saga di Guerre stellari. Owen e Dolly Pope furono i primi ad aderire al World Disney Resort da cui si sono ritirati in maniera definitiva nel 1975.
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