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Chiare, fresche e dolci acque… in Europa la qualità che non ti aspetti
L’Europa sta facendo notevoli progressi nella gestione e miglioramento della qualità delle acque di balneazione. Gli sforzi concertati dell’Unione Europea, insieme ai progressi tecnologici e alle rigorose normative, hanno portato a risultati eccellenti, garantendo che nuotare nelle acque europee sia sempre più sicuro. Tuttavia, è essenziale mantenere alta l’attenzione e continuare a lavorare per affrontare le sfide future, garantendo la sicurezza e la pulizia di tutte le acque balneabili.
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) promuove a pieni voti la qualità delle acque balneabili in Europa nel 2023. Lo dicono i dati.
Miglioramenti continui nella qualità delle acque
Il monitoraggio della qualità in Europa ha rivelato un continuo miglioramento. Secondo i dati dell’AEA, l’85% delle acque balneabili europee, che includono mari, laghi e fiumi, è stato classificato come “eccellente”. Inoltre, il 96% delle acque ha soddisfatto gli standard minimi di qualità stabiliti dall’Unione Europea, classificandosi come “buona”. Questo rappresenta un aumento rispetto all’anno precedente e conferma il trend positivo degli ultimi anni.
Differenze tra acque costiere e quelle interne
Quelle costiere tendono a godere di una qualità superiore rispetto a quelle interne. Infatti, l’89% delle costiere ha ottenuto la valutazione “eccellente”, contro il 79% delle acque interne. Questa differenza può essere attribuita a vari fattori, tra cui la diversa gestione e l’ecosistema delle aree costiere rispetto a quelle interne dove spesso defluiscono scarichi industriali. Che comunque sono destinati a raggiungere la costa.
Anche in Italia di naviga bene…
Le acque balneabili del Paese mostrano un alto livello di qualità, riflettendo il generale miglioramento a livello continentale. La continua attenzione alle direttive dell’UE e agli sforzi di monitoraggio e manutenzione di quelle balneabili hanno portato a costanti risultati positivi.
Benefici per la salute pubblica e per l’ambiente
La qualità delle acque di balneazione è fondamentale non solo per la salute pubblica, ma anche per la protezione degli ecosistemi marini. Nuotare in situazioni contaminate può causare malattie, mentre l’inquinamento può avere effetti devastanti sulla flora e fauna acquatica.
Cosa dicono le diverse direttive dell’Unione
L’Unione Europea continua a lavorare per migliorare la qualità delle acque di balneazione attraverso diverse direttive, da quella che stabilisce gli standard di qualità e richiede agli stati membri di monitorare e riportare i dati di balneazione, a quella sui Nitrati che punta a ridurre l’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole.
La direttiva sul trattamento delle Acque Reflue Urbane regola il trattamento delle reflue per proteggere le acque superficiali e sotterranee. E infine la direttiva Quadro sulla Strategia Marina che punta a promuove la protezione e la conservazione dell’ambiente marino.
Ma attenti ai cambiamenti climatici… Europa a rischio
Nonostante i progressi, l’1,5% della balneazione rimane di scarsa qualità, richiedendo ulteriori interventi per migliorarle. Inoltre, i cambiamenti climatici e l’aumento delle precipitazioni possono influire negativamente sulla loro qualità, aumentando i rischi per la salute dei bagnanti.