Cucina
Fritto misto di pesce, la ricetta e i trucchi per prepararlo a regola d’arte
Dal profumo irresistibile e dalla consistenza croccante, il fritto misto di pesce è una specialità che richiede pochi ma essenziali trucchi per essere perfetto. Ecco la ricetta passo a passo per un fritto leggero e dorato.

Il fritto misto di pesce è più di una semplice ricetta: è un autentico simbolo dell’estate, delle giornate passate in spiaggia e delle cene in famiglia all’aperto, con il profumo del mare che si mescola a quello irresistibile della frittura. Questo piatto rappresenta l’essenza della cucina mediterranea, con la sua capacità di esaltare la freschezza e la qualità del pesce.
Caratteristiche organolettiche e alimentari
Il fritto misto di pesce si distingue per la sua leggerezza e croccantezza, se preparato a regola d’arte. L’obiettivo è ottenere un piatto che, pur essendo fritto, non risulti pesante o unto. Gli ingredienti chiave sono la farina per la panatura, l’olio adatto alla frittura e, naturalmente, una selezione di pesce fresco di alta qualità.
Dal punto di vista alimentare, il fritto misto di pesce è un piatto ricco di proteine nobili, grazie alla presenza di calamari, gamberi, alici e altri pesci. La frittura, se eseguita correttamente, può mantenere intatte le proprietà nutritive del pesce, rendendolo al contempo gustoso e piacevole al palato.
Ingredienti
- 300 g di calamari freschi
- 300 g di gamberi
- 200 g di alici
- 200 g di merluzzo o altro pesce bianco
- Farina 00 q.b.
- Olio di semi di arachide per friggere
- Sale q.b.
- Limone (facoltativo)
Ricetta passo a passo
- Preparazione del pesce: Inizia pulendo accuratamente il pesce. Svuota e lava i calamari, eliminando pelle e tentacoli, e tagliali a rondelle. Sguscia i gamberi, mantenendo la coda se preferisci un effetto più scenografico. Le alici vanno aperte a libro, private della testa e delle interiora. Taglia il merluzzo in piccoli pezzi.
- Asciugatura e infarinatura: Una volta pulito il pesce, asciugalo bene con carta da cucina. Questo passaggio è fondamentale per evitare schizzi d’olio durante la frittura e per ottenere una panatura croccante. Passa i pezzi di pesce nella farina, avendo cura di eliminare l’eccesso scuotendoli leggermente.
- Frittura: Scalda l’olio in una padella capiente, portandolo alla temperatura di circa 170-180°C. Friggi il pesce poco per volta per non abbassare la temperatura dell’olio. Ogni pezzo deve dorarsi uniformemente, impiegando circa 2-3 minuti. Togli il pesce con una schiumarola e adagialo su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- Condimento: Aggiungi un pizzico di sale solo dopo la frittura, per mantenere la croccantezza. Se lo gradisci, puoi servire il fritto misto con spicchi di limone.
- Presentazione: Disponi il fritto misto su un piatto da portata, accompagnato da una fresca insalata mista o da un contorno di verdure grigliate. Il risultato sarà un piatto leggero, croccante e irresistibile, perfetto per una cena estiva con amici e famiglia.
Trucchi per un fritto perfetto
- La scelta dell’olio: Usa sempre un olio di semi di arachide, che ha un punto di fumo alto, ideale per ottenere un fritto croccante senza retrogusto amaro.
- La temperatura dell’olio: Mantieni costante la temperatura dell’olio per evitare che il pesce assorba troppo grasso.
- La farina: Setaccia la farina per una panatura uniforme e leggera.
- La quantità di pesce: Non sovraccaricare la padella per garantire una frittura uniforme.
Il fritto misto di pesce, preparato con questi accorgimenti, diventerà il piatto forte delle tue cene estive, portando in tavola il sapore autentico del mare. Buon appetito!
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Cucina
La pasta e patate come la faceva la nonna (con la crosticina)
Dalla Campania a tutta Italia, la pasta e patate è uno dei comfort food più amati: cremosa, saporita e – se fatta come si deve – con una crosticina irresistibile sul fondo. Servono pochi ingredienti, ma tanta pazienza: e magari l’aggiunta “eretica” di un pezzetto di provola o parmigiano grattugiato.

C’è chi la fa brodosa, chi la vuole compatta, chi non rinuncia al tocco di formaggio filante. Ma una cosa è certa: la pasta e patate, se fatta come si deve, è una delle ricette più coccolose dell’universo gastronomico italiano. Piatto povero per eccellenza, nato per saziare lo stomaco e scaldare il cuore, oggi è tornato di moda anche nei menu stellati. Merito della sua semplicità e di quella capacità tutta mediterranea di trasformare il poco in qualcosa di speciale.
In Campania, dove questa ricetta ha le sue radici più celebri, si chiama “pasta e patane azzeccata”, dove “azzeccata” sta per “attaccata”: sul fondo della pentola, infatti, deve formarsi una leggera crosticina dorata che regala sapore e consistenza al piatto. Un dettaglio che fa tutta la differenza.
Gli ingredienti base:
- 400 g di patate (a pasta gialla, sode)
- 200 g di pasta mista (o ditalini, tubetti)
- 1 cipolla dorata
- 1 carota e un gambo di sedano (facoltativi)
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe
- scorza di parmigiano (opzionale)
- provola affumicata o parmigiano grattugiato (a piacere)
La versione tradizionale prevede la cottura in un’unica pentola, senza bollire la pasta a parte. “È proprio l’amido che rilascia la pasta a rendere cremoso il tutto, senza bisogno di panna o burro”, spiegano molti cuochi napoletani.
Procedimento:
In un tegame capiente, fate rosolare la cipolla tritata con un giro d’olio. Se volete arricchire il sapore, potete aggiungere sedano e carota a pezzetti. Unite le patate tagliate a tocchetti piccoli, fate insaporire qualche minuto, poi aggiungete il concentrato di pomodoro e circa un litro d’acqua calda. Salate, pepate, e lasciate sobbollire per una ventina di minuti.
Quando le patate iniziano a sfaldarsi, unite la pasta direttamente nella pentola e mescolate spesso. Se avete una scorza di parmigiano, è il momento di buttarla dentro. Cuocete a fiamma bassa finché la pasta è cotta e il fondo è diventato bello cremoso (senza mai lasciare che si asciughi troppo). Alla fine, per i più golosi, si può aggiungere un po’ di provola a cubetti e lasciarla sciogliere.
A questo punto, chi vuole può lasciare la pentola qualche minuto sul fuoco senza mescolare, per creare quella deliziosa crosticina. Attenzione solo a non bruciare!
Si serve calda, magari con una macinata di pepe e un filo d’olio a crudo. E se ve ne avanza un po’? Nessun problema: riscaldata il giorno dopo, è ancora più buona.
Cucina
La pasta del Bandito: più antica della carbonara, pronta in 5 minuti con pochi ingredienti
Scopri la storia e il gusto autentico della “Pasta del Bandito”, un piatto povero ma nutriente, facile da preparare con ingredienti di base come pancetta, uova e pomodori, che ci riporta alle origini della cucina italiana.

La “Pasta del Bandito” è un piatto dalle origini antiche, probabilmente più vecchio della carbonara e dell’amatriciana. Questo piatto ha radici nella cucina rustica e contadina delle regioni italiane, in un tempo in cui gli ingredienti erano pochi e semplici, e la necessità di nutrirsi con ciò che la natura e la vita raminga potevano offrire era primaria. Il nome evoca l’immagine di banditi e persone che vivevano ai margini della società, spesso nei boschi o nelle montagne, e che si arrangiavano con ciò che potevano trovare o rubare. Nonostante la sua origine umile, la “Pasta del Bandito” è un piatto che ha saputo resistere nel tempo grazie al suo gusto deciso e alla sua semplicità, caratteristiche che lo rendono ancora oggi una pietanza apprezzata e facile da preparare.
Caratteristiche nutrizionali:
La “Pasta del Bandito” è un piatto che offre un buon apporto di energia grazie alla combinazione di carboidrati complessi della pasta, proteine e grassi presenti nella pancetta e nelle uova. I pomodori aggiungono una fonte di vitamine, in particolare la vitamina C, mentre il parmigiano contribuisce con il suo apporto di calcio. Questo piatto, sebbene ricco di gusto, è anche sostanzioso e sazio, rendendolo adatto a chi ha bisogno di un pasto completo e nutriente, perfetto per sostenere una giornata intensa. Tuttavia, dato il contenuto di grassi e sale, è consigliabile consumarlo con moderazione e inserirlo in una dieta bilanciata.
Ricetta per 4 persone:
- Ingredienti: 320 g di pasta (spaghetti o rigatoni), 150 g di pancetta, 400 g di pomodori pelati, 1 cipolla, 2 uova, 50 g di parmigiano grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b., peperoncino (opzionale).
Procedimento:
- Soffriggi la cipolla tritata in olio extravergine d’oliva.
- Aggiungi la pancetta e falla rosolare fino a che non diventa croccante.
- Unisci i pomodori pelati e cuoci per 15-20 minuti.
- Cuoci la pasta al dente e scolala, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura.
- Sbatti le uova con il parmigiano, sale e pepe.
- Aggiungi la pasta al sugo, poi spegni il fuoco e unisci il composto di uova, mescolando velocemente.
- Servi subito con una spolverata extra di parmigiano e pepe.
Cucina
Crostata fragole e basilico: il dolce che non ti aspetti
Dimenticate la solita crema pasticcera e aprite le porte a un nuovo equilibrio: quello tra la dolcezza acidula delle fragole fresche e l’aroma inaspettato del basilico. In questa crostata il sapore della primavera si fa audace, erbaceo e profondo, in un connubio che sa di innovazione e nostalgia. La pasta frolla è quella burrosa delle nonne, ma il ripieno strizza l’occhio a una pasticceria più moderna e profumata. Il risultato? Un dessert elegante e fresco, da servire rigorosamente a temperatura ambiente.

C’è un profumo che a fine aprile comincia a farsi largo tra mercati e cucine: quello delle fragole mature, rosse, lucide, ancora piene di sole. Ma c’è un altro profumo che, silenziosamente, reclama spazio nei nostri piatti: quello del basilico, fresco, verde, con quel tocco tra il limone e la liquirizia che sa d’estate anticipata. In questa crostata si incontrano entrambi, e lo fanno senza chiedere il permesso.
Perché il basilico, se usato bene, non sa solo di pesto, ma può regalare alla pasticceria una nota inedita, elegante e pulita. Ecco allora una crostata che è un piccolo colpo di teatro sul palato: una base friabile di frolla, una crema vellutata al basilico e un tappeto di fragole fresche, intere o a fettine, come preferite. Perfetta come dessert per una cena, una merenda chic, o semplicemente per il puro piacere di stupirsi.
Ingredienti
Per la frolla:
- 250 g di farina 00
- 150 g di burro freddo a pezzetti
- 100 g di zucchero a velo
- 1 uovo intero
- Un pizzico di sale
- Scorza grattugiata di mezzo limone
Per la crema al basilico:
- 400 ml di latte intero
- 100 ml di panna fresca
- 4 tuorli
- 120 g di zucchero
- 40 g di amido di mais
- 20 foglie grandi di basilico fresco
Per la decorazione:
- 400 g di fragole fresche
- Gelatina neutra per lucidare (facoltativa)
- Foglioline di basilico fresco
Procedimento
Preparate la frolla: sabbiate farina e burro con la punta delle dita fino a ottenere un composto bricioloso, poi aggiungete zucchero, uovo, sale e scorza di limone. Lavorate velocemente fino a ottenere un panetto, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Nel frattempo, preparate la crema al basilico. Scaldate latte e panna in un pentolino con le foglie di basilico spezzettate grossolanamente. Portate quasi a ebollizione, poi spegnete e lasciate in infusione per 30 minuti. Filtrate e rimettete sul fuoco. In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero, poi aggiungete l’amido. Unite a filo il latte caldo, mescolate e cuocete la crema a fuoco dolce fino a che si addensa. Fate raffreddare coperta da pellicola a contatto.
Stendete la frolla e foderate uno stampo da crostata (24-26 cm), bucherellate il fondo con una forchetta e cuocete in bianco a 180°C per circa 20-25 minuti. Una volta fredda, farcite con la crema al basilico e decorate con fragole fresche a piacere. Se volete, spennellate con un velo di gelatina neutra per lucidare e profumate con foglioline di basilico.
Il risultato? Una crostata che non ha paura di uscire dal coro. Dolce, ma non troppo. Elegante, ma con carattere. E con quel profumo verde che la primavera lascia quando entra dalla finestra.
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