Cucina
La Nutella non si batte… ma ho provato la versione vegana ed è sorprendente: ecco cosa ne penso!
La Nutella è un ponte tra il passato e il presente. I ricordi della mia infanzia si intrecciano con la curiosità per il futuro. La nuova versione vegetariana mi permette di riassaporare i sapori di un tempo, ma con un tocco di novità che rende tutto ancora più interessante.
La Nutella, in casa mia, è molto più di una semplice crema spalmabile: è un tuffo nel passato, un legame profondo con i ricordi dell’infanzia. Ricordo i pomeriggi in cui una “vaschetta di Nutella” e la piccola spatolina inclusa trasformavano un semplice panino in una vera e propria festa. Era il sapore che accompagnava i momenti più belli in casa: i compleanni, le merende condivise con i miei fratellini e gli amichetti di scuola.
Ogni cucchiaiata era, ed è tuttora, un abbraccio, un attimo di pura felicità, che riesce a portarmi indietro nel tempo e far rivivere quei momenti di gioia spensierata. E anche oggi, Nutella continua a essere quel dolce rifugio che rende speciale qualsiasi istante.
Ora, c’è anche la versione vegana di Nutella, che risponde alle esigenze di chi ha problemi di salute, come le intolleranze al lattosio, per chi segue un’alimentazione più sostenibile o semplicemente per chi crede che il vegano sia sinonimo di una dieta dimagrante, o che in qualche modo possa salvare il pianeta, ma questa nuova variante punta a soddisfare tutti i gusti. Ferrero non poteva certo ignorare tutto questo e dunque il marchio ha creato un’alternativa vegetale per uno dei prodotti più amati al mondo, continuando a innovarlo senza tradirlo.
Io, l’ho trovata lì, nello scaffale del supermercato, accanto alla sorella famosa che, come me, appartiene al secolo scorso, ma lei da 60 anni è un’icona. La nuova Nutella, la cugina vegana era preceduta da un imponente totem di cartone, parte del lancio pubblicitario, che ne elencava le virtù in caratteri cubitali. Prometteva tutto: ingredienti naturali, senza lattosio e adatta a chi cerca alternative sostenibili. Questa nuova versione ha un tappo verde, segnale chiaro che gli ingredienti al suo interno sono privi di origine animale. La curiosità ha avuto la meglio e l’ho comprata immediatamente. Il prezzo? Circa 5 euro.
A casa, ho svitato il tappo e, come prima cosa, l’ho annusato. L’odore? Non era proprio quello della classica cioccolata di Nutella, ma aveva una nota diversa, che mi ha fatto pensare al legno, al “verde”, quasi un sentore di natura e bosco. Quando finalmente l’ho assaggiata, però, sono rimasta piacevolmente sorpresa: Nutella, anche questa volta, ha fatto centro!
Il sapore non è identico alla versione classica, ma è molto buona. Per chi finora non ha mai potuto assaggiarla, adesso può capire cosa significhi la Nutella per il mondo intero. I produttori della Nutella vegana hanno cercato di ricreare l’esperienza gustativa originale, probabilmente, ma alcune sfumature si perdono inevitabilmente per strada.
È buona al cucchiaio, ottima sul pane, perfetta sui biscotti e ideale da gustare davanti alla TV la sera. C’è una piccola pecca: in frigo non rassoda come la Nutella tradizionale e il retrogusto non è lo stesso, e lascia in bocca una lieve sensazione farinosa, probabilmente dovuta alla farina di ceci che sostituisce il lattosio.
Nonostante l’odore inaspettato, sono rimasta soddisfatta. Il futuro dell’alimentazione si evolve e Nutella Veg è già pronta. Ha mantenuto l’olio di palma, sempre dichiarato di qualità eccellente, e resta una delle poche sugli scaffali a conservare quel sapore che ci riporta ai tempi della nostra infanzia.
Quindi la Nutella vegana sarà ormai una realtà sugli scaffali dei supermercati, un valido tentativo di accontentare i nuovi palati. Ma la formula della Nutella tradizionale è un segreto gelosamente custodito, frutto di anni di ricerca e sperimentazione. Replicare questo gusto complesso e bilanciato con ingredienti esclusivamente vegetali è un’impresa ardua. La Nutella non si batte!