Cucina
Pasta e fagioli toscana: la ricetta originale, storia e varianti di un classico intramontabile
Scopri la vera ricetta della pasta e fagioli toscana, un piatto rustico e nutriente che unisce semplicità e tradizione. Ingredienti autentici, curiosità storiche e le varianti che rendono questo classico un’icona della cucina regionale.

La pasta e fagioli toscana è molto più di una semplice ricetta: è un viaggio nella cultura contadina, un inno alla cucina povera ma ricca di sapore. Un piatto che da secoli scalda cuori e stomaci, tramandato di generazione in generazione come simbolo di convivialità e genuinità.
Gli ingredienti autentici
La versione toscana si distingue per l’uso di pochi ingredienti semplici e di qualità. Ecco cosa serve:
- Fagioli cannellini secchi (300 g), meglio se toscani, come quelli di Sorana.
- Pasta corta (200 g), solitamente ditalini o maltagliati.
- Olio extravergine di oliva toscano (50 ml).
- Aglio (2 spicchi).
- Rosmarino (1 rametto).
- Pomodori pelati (200 g).
- Sale e pepe nero q.b.
- Brodo vegetale o acqua (1,5 litri).
- Pane toscano per accompagnare (facoltativo).
La ricetta passo per passo
- Ammollo dei fagioli: Metti i fagioli in acqua fredda per almeno 12 ore.
- Cottura dei fagioli: Dopo l’ammollo, cuocili a fuoco lento in abbondante acqua non salata con un rametto di rosmarino finché non saranno morbidi (circa 1 ora).
- Soffritto e base: In una pentola capiente, scalda l’olio extravergine con gli spicchi d’aglio schiacciati. Aggiungi il rosmarino, i pomodori pelati e lascia insaporire.
- Unione dei fagioli: Frulla metà dei fagioli per creare una crema e aggiungila al soffritto insieme ai fagioli interi. Versa il brodo vegetale e porta a ebollizione.
- Cottura della pasta: Aggiungi la pasta direttamente nella zuppa e cuoci al dente, mescolando spesso per evitare che si attacchi.
- Finitura: Regola di sale e pepe, e servi calda con un filo d’olio extravergine a crudo e, se desideri, una fetta di pane toscano tostato.
Un po’ di storia
Le origini della pasta e fagioli risalgono al Medioevo, quando i legumi erano un ingrediente fondamentale nella dieta contadina. In Toscana, il piatto ha assunto un’identità particolare grazie alla ricchezza dei fagioli locali e all’utilizzo di erbe aromatiche come il rosmarino. Era una pietanza di recupero, preparata con ciò che offriva l’orto e arricchita con avanzi di pasta o pane.
Variazioni sul tema
La ricetta può essere personalizzata in base ai gusti e alle disponibilità:
- Aggiunta di pancetta o lardo: per un sapore più intenso.
- Uso di fagioli borlotti: in alternativa ai cannellini.
- Versione estiva: servita tiepida, con un filo di olio a crudo e pepe macinato fresco.
- Cottura nel coccio: per un gusto autentico e rustico.
Caratteristiche nutrizionali
La pasta e fagioli è un piatto equilibrato e nutriente:
- Proteine: i fagioli sono una fonte preziosa di proteine vegetali.
- Carboidrati complessi: forniti dalla pasta e dai legumi, assicurano energia duratura.
- Grassi buoni: grazie all’olio extravergine di oliva.
- Fibre: utili per la digestione e il senso di sazietà.
Con circa 350 kcal a porzione, questo piatto è ideale per una dieta sana e bilanciata, perfetto per riscaldare le giornate fredde o come comfort food per tutta la famiglia.
La pasta e fagioli toscana rappresenta l’essenza della cucina tradizionale: semplice, genuina e sempre capace di regalare emozioni a tavola.
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Cucina
La vendetta del surgelato: come abbiamo smesso di cucinare e imparato ad amare il microonde
Altro che impasti e ricette slow: il surgelato è tornato, più spavaldo che mai. E mentre sui social tutti postano carbonare “autentiche”, la cena reale si scongela in tre minuti.

C’era un tempo – neanche troppo lontano – in cui ci credevamo tutti chef. Era il lockdown: farine introvabili, impasti ossessivi, planetarie tirate fuori dalla polvere come cimeli. Gente che fino al giorno prima viveva di sushi da asporto iniziava a parlare di biga, alveolatura, autolisi. La cucina era diventata status, rifugio, terapia. Poi… è finito tutto.
Oggi il vero vincitore è lui: il surgelato. Niente da dichiarare, niente da dimostrare. È lì, nel freezer, pronto a entrare in scena quando il frigo è vuoto e la voglia di vivere è sotto lo zero. Pizza precotta, lasagne monodose, sofficini nostalgia. Roba che tua madre guarderebbe con disprezzo, ma che salva la cena (e la dignità) più spesso di quanto ammettiamo.
Il microonde, un tempo emblema di decadenza culinaria, oggi è tornato protagonista. Altro che slow food: qui si gioca in secondi, non in ore. Chi ha tempo di cucinare una zuppa da zero quando può infilare nel piatto una vellutata “100% naturale” da 350 grammi, pronta in 4 minuti e 800W?
Nel frattempo, i social continuano la recita: piatti impiattati come in una cucina stellata, manicaretti da chef realizzati (forse) una volta l’anno, con l’aiuto di tutorial, anelli da impiattamento e 73 passaggi. Ma la verità è che dietro le quinte vince il tortino Findus, magari con un’insalata di contorno per sentirsi meno in colpa.
E non è solo pigrizia. È anche realismo. Lavoro, figli, stanchezza cronica, e una coda in tangenziale che ti fa passare la voglia di impastare qualunque cosa. Il freezer è diventato il nostro salvatore silenzioso: conserva, protegge, aspetta. E ti consola anche quando sbagli a cuocere: almeno non devi lavare le pentole.
Certo, ogni tanto qualcuno ci riprova: un brodo fatto in casa, un risotto mescolato con amore. Ma il rischio è alto: magari non viene bene, magari ci metti troppo, magari nessuno ti ringrazia. E allora meglio il comfort food già pronto. Che non ti giudica, non ti fa perdere tempo e – sorpresa – a volte è pure buono.
Sì, il surgelato è tornato. E no, non ha bisogno della tua approvazione.
Lui è lì, silenzioso. E quando la sera ti guardi attorno con aria spersa e fame nera, è sempre lui a salvarti. Altro che chef.
Cucina
La pasta e patate come la faceva la nonna (con la crosticina)
Dalla Campania a tutta Italia, la pasta e patate è uno dei comfort food più amati: cremosa, saporita e – se fatta come si deve – con una crosticina irresistibile sul fondo. Servono pochi ingredienti, ma tanta pazienza: e magari l’aggiunta “eretica” di un pezzetto di provola o parmigiano grattugiato.

C’è chi la fa brodosa, chi la vuole compatta, chi non rinuncia al tocco di formaggio filante. Ma una cosa è certa: la pasta e patate, se fatta come si deve, è una delle ricette più coccolose dell’universo gastronomico italiano. Piatto povero per eccellenza, nato per saziare lo stomaco e scaldare il cuore, oggi è tornato di moda anche nei menu stellati. Merito della sua semplicità e di quella capacità tutta mediterranea di trasformare il poco in qualcosa di speciale.
In Campania, dove questa ricetta ha le sue radici più celebri, si chiama “pasta e patane azzeccata”, dove “azzeccata” sta per “attaccata”: sul fondo della pentola, infatti, deve formarsi una leggera crosticina dorata che regala sapore e consistenza al piatto. Un dettaglio che fa tutta la differenza.
Gli ingredienti base:
- 400 g di patate (a pasta gialla, sode)
- 200 g di pasta mista (o ditalini, tubetti)
- 1 cipolla dorata
- 1 carota e un gambo di sedano (facoltativi)
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe
- scorza di parmigiano (opzionale)
- provola affumicata o parmigiano grattugiato (a piacere)
La versione tradizionale prevede la cottura in un’unica pentola, senza bollire la pasta a parte. “È proprio l’amido che rilascia la pasta a rendere cremoso il tutto, senza bisogno di panna o burro”, spiegano molti cuochi napoletani.
Procedimento:
In un tegame capiente, fate rosolare la cipolla tritata con un giro d’olio. Se volete arricchire il sapore, potete aggiungere sedano e carota a pezzetti. Unite le patate tagliate a tocchetti piccoli, fate insaporire qualche minuto, poi aggiungete il concentrato di pomodoro e circa un litro d’acqua calda. Salate, pepate, e lasciate sobbollire per una ventina di minuti.
Quando le patate iniziano a sfaldarsi, unite la pasta direttamente nella pentola e mescolate spesso. Se avete una scorza di parmigiano, è il momento di buttarla dentro. Cuocete a fiamma bassa finché la pasta è cotta e il fondo è diventato bello cremoso (senza mai lasciare che si asciughi troppo). Alla fine, per i più golosi, si può aggiungere un po’ di provola a cubetti e lasciarla sciogliere.
A questo punto, chi vuole può lasciare la pentola qualche minuto sul fuoco senza mescolare, per creare quella deliziosa crosticina. Attenzione solo a non bruciare!
Si serve calda, magari con una macinata di pepe e un filo d’olio a crudo. E se ve ne avanza un po’? Nessun problema: riscaldata il giorno dopo, è ancora più buona.
Cucina
La pasta del Bandito: più antica della carbonara, pronta in 5 minuti con pochi ingredienti
Scopri la storia e il gusto autentico della “Pasta del Bandito”, un piatto povero ma nutriente, facile da preparare con ingredienti di base come pancetta, uova e pomodori, che ci riporta alle origini della cucina italiana.

La “Pasta del Bandito” è un piatto dalle origini antiche, probabilmente più vecchio della carbonara e dell’amatriciana. Questo piatto ha radici nella cucina rustica e contadina delle regioni italiane, in un tempo in cui gli ingredienti erano pochi e semplici, e la necessità di nutrirsi con ciò che la natura e la vita raminga potevano offrire era primaria. Il nome evoca l’immagine di banditi e persone che vivevano ai margini della società, spesso nei boschi o nelle montagne, e che si arrangiavano con ciò che potevano trovare o rubare. Nonostante la sua origine umile, la “Pasta del Bandito” è un piatto che ha saputo resistere nel tempo grazie al suo gusto deciso e alla sua semplicità, caratteristiche che lo rendono ancora oggi una pietanza apprezzata e facile da preparare.
Caratteristiche nutrizionali:
La “Pasta del Bandito” è un piatto che offre un buon apporto di energia grazie alla combinazione di carboidrati complessi della pasta, proteine e grassi presenti nella pancetta e nelle uova. I pomodori aggiungono una fonte di vitamine, in particolare la vitamina C, mentre il parmigiano contribuisce con il suo apporto di calcio. Questo piatto, sebbene ricco di gusto, è anche sostanzioso e sazio, rendendolo adatto a chi ha bisogno di un pasto completo e nutriente, perfetto per sostenere una giornata intensa. Tuttavia, dato il contenuto di grassi e sale, è consigliabile consumarlo con moderazione e inserirlo in una dieta bilanciata.
Ricetta per 4 persone:
- Ingredienti: 320 g di pasta (spaghetti o rigatoni), 150 g di pancetta, 400 g di pomodori pelati, 1 cipolla, 2 uova, 50 g di parmigiano grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b., peperoncino (opzionale).
Procedimento:
- Soffriggi la cipolla tritata in olio extravergine d’oliva.
- Aggiungi la pancetta e falla rosolare fino a che non diventa croccante.
- Unisci i pomodori pelati e cuoci per 15-20 minuti.
- Cuoci la pasta al dente e scolala, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura.
- Sbatti le uova con il parmigiano, sale e pepe.
- Aggiungi la pasta al sugo, poi spegni il fuoco e unisci il composto di uova, mescolando velocemente.
- Servi subito con una spolverata extra di parmigiano e pepe.
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