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Cucina

Risotto ai funghi, prelibatezza d’autunno. Come farne uno perfetto in tre varianti golose!

Dal sapore cremoso e delicato, il risotto ai funghi è uno dei grandi protagonisti della cucina italiana. Segui la nostra guida per preparare un risotto perfetto e scopri le diverse varianti che lo rendono un piatto sempre diverso e sorprendente.

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    Con l’arrivo dell’autunno, uno dei piatti più amati e richiesti sulle tavole italiane è il risotto ai funghi. Una preparazione che riesce a racchiudere tutti i sapori e i profumi del bosco, coniugando la cremosità del riso con l’intensità dei funghi. Il risotto ai funghi può essere preparato in molte varianti, dalle più classiche a quelle arricchite con ingredienti come salsiccia, pancetta o zafferano, per un risultato che conquisterà anche i palati più esigenti.

    La base per un risotto perfetto: consigli generali

    Prima di entrare nel dettaglio delle ricette, è importante conoscere alcuni segreti per ottenere un risotto cremoso e saporito:

    1. Scegliere il riso giusto:
      Per un risotto perfetto è fondamentale usare un riso adatto, come il Carnaroli o il Vialone Nano. Questi tipi di riso hanno un’ottima capacità di rilasciare amido, rendendo il risotto cremoso senza aggiungere panna o altri addensanti.
    2. Il brodo:
      Il brodo è un elemento chiave per il risotto. Deve essere caldo e preparato preferibilmente con verdure fresche. Per un risotto ai funghi, un brodo vegetale è perfetto, ma puoi anche usare un brodo di carne se preferisci un sapore più deciso.
    3. La mantecatura:
      La fase finale, quella della mantecatura, è cruciale per ottenere un risotto morbido e cremoso. Usa burro freddo e parmigiano grattugiato per mantecare il risotto a fuoco spento e fai riposare il tutto per un paio di minuti prima di servire.

    1. Risotto con porcini, salsiccia e zafferano

    Questa variante del risotto ai funghi combina l’aroma terroso dei porcini con la sapidità della salsiccia e il tocco prezioso dello zafferano.

    Ingredienti per 4 persone:

    • 320 g di riso Carnaroli
    • 200 g di funghi porcini freschi (o surgelati)
    • 150 g di salsiccia
    • 1 bustina di zafferano
    • 1 l di brodo vegetale
    • 1 scalogno
    • 40 g di burro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • 60 g di parmigiano reggiano grattugiato
    • Olio extravergine di oliva q.b.
    • Sale e pepe q.b.

    Procedimento:

    1. Pulire i porcini e tagliarli a fettine. Sbriciolare la salsiccia e rosolarla in una padella con un filo d’olio fino a doratura. Aggiungere i funghi e cuocere per circa 5 minuti.
    2. In una casseruola, soffriggere lo scalogno tritato con un po’ di olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
    3. Una volta evaporato l’alcol, cominciare ad aggiungere il brodo caldo, un mestolo alla volta, mescolando continuamente. A metà cottura, unire i funghi e la salsiccia.
    4. Sciogliere lo zafferano in un po’ di brodo e aggiungerlo al risotto verso la fine della cottura.
    5. Quando il riso è cotto al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Lasciare riposare un paio di minuti prima di servire.

    2. Risotto con finferli e pancetta croccante

    I finferli, conosciuti anche come gallinacci, hanno un sapore più delicato rispetto ai porcini, e si abbinano perfettamente alla pancetta croccante per una versione sfiziosa del risotto ai funghi.

    Ingredienti per 4 persone:

    • 320 g di riso Carnaroli
    • 250 g di finferli
    • 100 g di pancetta affumicata a cubetti
    • 1 l di brodo vegetale
    • 1 cipolla bianca
    • 50 g di burro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
    • Olio extravergine di oliva q.b.
    • Sale e pepe q.b.

    Procedimento:

    1. Pulire i finferli e tagliarli a pezzi. In una padella, far rosolare la pancetta fino a renderla croccante. Togliere la pancetta e, nella stessa padella, cuocere i funghi finferli per circa 10 minuti.
    2. In una casseruola, soffriggere la cipolla tritata con un po’ d’olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
    3. Aggiungere il brodo caldo poco alla volta, mescolando continuamente. A metà cottura, unire i finferli.
    4. Quando il riso è al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Aggiungere la pancetta croccante e mescolare delicatamente. Lasciare riposare un minuto prima di servire.

    3. Risotto ai funghi classico

    La versione classica del risotto ai funghi è semplice e deliziosa, perfetta per chi ama il sapore autentico dei funghi senza aggiunte. Per questa ricetta si possono usare sia porcini freschi che un mix di funghi secchi e freschi.

    Ingredienti per 4 persone:

    • 320 g di riso Carnaroli
    • 300 g di funghi porcini freschi o un mix di funghi
    • 1 l di brodo vegetale
    • 1 scalogno
    • 50 g di burro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
    • Olio extravergine di oliva q.b.
    • Sale e pepe q.b.
    • Prezzemolo fresco tritato per guarnire

    Procedimento:

    1. Pulire i funghi e tagliarli a fettine. In una padella, cuocere i funghi con un filo d’olio per circa 10 minuti, fino a quando risultano dorati.
    2. In una casseruola, soffriggere lo scalogno tritato con un po’ d’olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
    3. Aggiungere il brodo caldo poco alla volta, mescolando costantemente. A metà cottura, unire i funghi.
    4. Quando il riso è cotto al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Guarnire con una spolverata di prezzemolo fresco prima di servire.

    Avvertenze e consigli finali

    Per tutte le versioni del risotto ai funghi, è importante prestare attenzione alla cottura del riso: deve essere al dente e ben mantecato, mai troppo asciutto né eccessivamente liquido. Il risotto perfetto deve essere cremoso e fluido, in grado di “muoversi” leggermente nel piatto.

    Ricorda inoltre di usare sempre funghi freschi di qualità o secchi ben reidratati, per garantire un sapore autentico e intenso.

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      Cucina

      Cupcakes alle mele: il dolce perfetto per una colazione soffice e genuina

      Con un impasto soffice arricchito dalla dolcezza delle mele, questi cupcakes sono ideali per iniziare la giornata con gusto. Scopri la ricetta base, le varianti più sfiziose e tutti i benefici nutrizionali di questo dolce semplice ma irresistibile.

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        I cupcakes alle mele sono la scelta perfetta per chi cerca un dolce leggero ma goloso da gustare a colazione. L’unione tra la morbidezza dell’impasto e il sapore naturalmente dolce delle mele rende questi dolcetti perfetti per iniziare la giornata con energia, senza appesantirsi. Facili da preparare e incredibilmente versatili, possono essere personalizzati con spezie, frutta secca o farine alternative per adattarsi a ogni gusto ed esigenza alimentare.

        Le mele, protagoniste di questa ricetta, non solo conferiscono umidità all’impasto, ma regalano anche un tocco di freschezza che li rende irresistibili. Grazie alla presenza di fibre e vitamine, questi cupcakes risultano più bilanciati rispetto ad altri dolci da colazione, senza rinunciare alla bontà. Perfetti per accompagnare un caffè, un tè o una tazza di latte, sono anche ottimi da portare con sé per una merenda veloce e nutriente.

        Ricetta dei cupcakes alle mele

        Ingredienti per 12 cupcakes:

        • 2 mele medie (preferibilmente dolci e succose come le Fuji o le Golden)
        • 200 g di farina 00 (o farina integrale per una versione più rustica)
        • 100 g di zucchero di canna
        • 80 ml di olio di semi di girasole
        • 2 uova
        • 120 ml di latte (anche vegetale, come mandorla o avena)
        • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
        • 1 cucchiaino di cannella in polvere
        • 1 bustina di lievito per dolci
        • Un pizzico di sale

        Preparazione:

        1. Sbucciare le mele e tagliarle a dadini piccoli. Se si preferisce, si possono anche grattugiare per un impasto più omogeneo.
        2. In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
        3. Aggiungere l’olio e il latte, continuando a mescolare, quindi unire l’estratto di vaniglia.
        4. Setacciare la farina con il lievito, la cannella e il pizzico di sale, quindi incorporarla poco alla volta all’impasto.
        5. Aggiungere i pezzetti di mela e mescolare delicatamente.
        6. Versare l’impasto nei pirottini riempiendoli per circa ¾ della loro capacità.
        7. Infornare a 180°C per circa 20-25 minuti, fino a quando i cupcakes saranno dorati e uno stecchino inserito al centro ne uscirà asciutto.
        8. Lasciar raffreddare e, se si desidera, decorare con una spolverata di zucchero a velo o una leggera glassa al miele.

        Varianti golose

        Per chi ama sperimentare, questi cupcakes possono essere personalizzati in diversi modi:

        • Con frutta secca: aggiungere noci, mandorle o nocciole tritate all’impasto per una nota croccante.
        • Con miele o sciroppo d’acero: sostituire parte dello zucchero con un dolcificante naturale per un sapore più delicato.
        • Con farina integrale o d’avena: per una versione più rustica e ricca di fibre, si può usare una farina alternativa, magari mescolandola con la classica farina 00.
        • Senza lattosio: il latte può essere facilmente sostituito con una bevanda vegetale e il burro con l’olio di semi.
        • Senza glutine: per chi è intollerante, si può optare per un mix di farine senza glutine, come farina di riso e mandorle.
        • Con cioccolato: per una versione più golosa, si possono aggiungere gocce di cioccolato fondente all’impasto.

        Proprietà nutrizionali dei cupcakes alle mele

        Oltre a essere deliziosi, questi cupcakes hanno anche un profilo nutrizionale interessante per una colazione equilibrata. Le mele, grazie al loro contenuto di fibre, aiutano a regolare la digestione e mantengono il senso di sazietà più a lungo. Contengono inoltre antiossidanti e vitamine, in particolare la vitamina C, che supporta il sistema immunitario.

        L’uso dello zucchero di canna o di alternative più naturali come il miele rende questi dolcetti meno raffinati rispetto a quelli tradizionali, mentre la cannella aggiunge non solo un sapore avvolgente ma anche proprietà benefiche per il metabolismo.

        Se preparati con farina integrale e senza burro, questi cupcakes risultano più leggeri e adatti anche a chi segue un’alimentazione attenta all’apporto di grassi saturi. Una porzione (un cupcake) fornisce circa 180-200 kcal, rendendolo una scelta perfetta per iniziare la giornata con energia senza esagerare con le calorie.

        Un dolce semplice e irresistibile

        I cupcakes alle mele sono un’idea perfetta per la colazione, facili da preparare e versatili nelle varianti. Possono essere gustati al naturale o arricchiti con ingredienti extra per renderli più golosi, senza però perdere la loro leggerezza. Preparati in anticipo, si conservano per diversi giorni e sono ideali anche per una merenda sana e nutriente. Una coccola mattutina che unisce semplicità, genuinità e tutto il gusto della tradizione.

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          Churros: la ricetta originale, la storia e tutte le varianti di un dolce irresistibile

          Croccanti fuori e morbidi dentro, i churros conquistano ogni palato con la loro semplicità. Scopri la loro affascinante storia, la ricetta autentica, i valori nutrizionali e le varianti più golose in giro per il mondo.

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            I churros sono uno di quei dolci che evocano immediatamente immagini di mercatini spagnoli, feste di paese e colazioni golose nelle caffetterie di Madrid. Ma da dove arrivano realmente?

            Le origini dei churros sono avvolte nel mistero. Alcuni storici sostengono che siano stati introdotti in Spagna dai mercanti portoghesi, che avrebbero scoperto ricette simili in Cina (come gli youtiao, bastoncini fritti salati). Altri, invece, li fanno risalire ai pastori spagnoli, che preparavano un impasto semplice da friggere direttamente sui fuochi da campo, ispirandosi alle corna delle pecore churras (da cui potrebbe derivare il nome).

            Dalla Spagna, i churros hanno viaggiato in tutto il mondo, conquistando il Sud America e diventando una colazione tipica in Messico, Argentina e Brasile. Oggi li troviamo anche negli Stati Uniti e persino in Asia, sempre accompagnati da cioccolato caldo o salse golose.


            La ricetta originale dei churros spagnoli

            I churros sono facilissimi da preparare e richiedono pochi ingredienti. Ecco la ricetta tradizionale spagnola.

            Ingredienti:

            • 250 ml di acqua
            • 125 g di farina 00
            • 1 cucchiaio di zucchero
            • 1 pizzico di sale
            • 1 cucchiaio di burro (facoltativo)
            • Olio di semi per friggere
            • Zucchero e cannella per la copertura

            Procedimento:

            1. In un pentolino, portare l’acqua a ebollizione con lo zucchero e il sale (e il burro, se si vuole un impasto più morbido).
            2. Togliere dal fuoco e aggiungere la farina tutta in una volta, mescolando vigorosamente fino a ottenere un impasto denso e omogeneo.
            3. Trasferire l’impasto in una sac à poche con bocchetta a stella.
            4. Scaldare abbondante olio di semi in una padella profonda e spremere l’impasto direttamente nell’olio bollente, tagliandolo con le forbici per ottenere la lunghezza desiderata.
            5. Friggere fino a doratura e scolare su carta assorbente.
            6. Passare i churros ancora caldi in una miscela di zucchero e cannella.
            7. Servire con cioccolata calda densa o altre salse a piacere.

            Valori nutrizionali: quanto sono calorici i churros?

            I churros, essendo fritti e zuccherati, non sono propriamente un cibo light. Una porzione media di 100 g di churros (circa 3-4 pezzi) apporta:

            • Calorie: 350-400 kcal
            • Carboidrati: 45 g
            • Grassi: 18 g
            • Proteine: 4 g
            • Zuccheri: 10 g

            L’abbinamento classico con la cioccolata calda aumenta ulteriormente l’apporto calorico, rendendoli un vero peccato di gola. Ma d’altronde, chi può resistere?


            Le varianti dei churros nel mondo

            Come tutti i dolci iconici, anche i churros si sono evoluti nel tempo, dando vita a diverse varianti regionali:

            • Churros messicani: più lunghi e sottili, spesso ripieni di dulce de leche o crema alla vaniglia.
            • Churros argentini: simili a quelli messicani, ma ripieni di cioccolato o crema pasticcera.
            • Porras (Spagna): versione più spessa e morbida, tipica di Madrid.
            • Churros americani: spesso serviti con salse al caramello o alla fragola, tipici dei parchi divertimento.
            • Churros al forno: una versione più leggera che evita la frittura, mantenendo comunque la croccantezza.
            • Churros giapponesi: spesso a forma di anello, con impasti aromatizzati al tè matcha o al sesamo.

            Churros, una tentazione senza tempo

            Siano essi fritti, al forno, ripieni o semplicemente cosparsi di zucchero e cannella, i churros continuano a far innamorare generazioni di golosi in tutto il mondo. Prepararli in casa è semplicissimo e permette di personalizzarli a proprio gusto. Che sia per una colazione speciale o una merenda in compagnia, una cosa è certa: un churro tira l’altro!

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              Salvate quel gusto italiano!! Prosciutto di Parma a rischio estinzione…

              La difesa del made in Italy alimentare si è trasformata in una lotta per salvare uno dei suoi prodotti più iconici, il Prosciutto di Parma, e per preservare l’intero comparto suinicolo nazionale.

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                Quando Francesco Lollobrigida è stato nominato Ministro delle Risorse Agricole e della Sovranità Alimentare, ha promesso di difendere i prodotti made in Italy. Un obiettivo strategico per l’economia e la cultura del Paese. Tuttavia, il settore agroalimentare italiano sta affrontando una grave crisi, legata alla diffusione della peste suina africana (Psa). Malattia che minaccia uno dei simboli del made in Italy: il Prosciutto di Parma.

                Cinghiali e maiali da abbattere limiteranno la produzione del Prosciutto di Parma

                La Psa è una malattia virale altamente contagiosa, innocua per l’uomo ma letale per i cinghiali e i maiali. L’emergenza ha colpito duramente gli allevamenti italiani, ha causato l’abbattimento di molti animali per contenere il contagio. E soprattutto ha ridotto drasticamente la disponibilità di carne suina di qualità. necessaria per la produzione del prosciutto DOP. Il Consorzio del Prosciutto di Parma da mesi esprime preoccupazione per le limitazioni produttive e i costi crescenti delle materie prime.

                Quattro anni senza un coordinamento tra le regioni italiane

                L’emergenza si protrae da troppo tempo con il primo caso registrato in Lombardia nel 2022. La gestione della crisi è stata criticata per la mancanza di coordinamento e di misure efficaci tra le regioni italiane. Questo nonostante la nomina di vari commissari straordinari per affrontare la situazione. Il rapporto dell’Eu Veterinary Emergency Team ha bocciato l’approccio italiano, sottolineando la necessità di una strategia comune. Inoltre ha evidenziato l’insufficienza dei fondi stanziati per la costruzione di recinzioni che impediscano ai cinghiali infetti di contaminare gli allevamenti.

                Un mercato che vale 13 milioni di euro e coinvolge 26mila aziende

                La crisi potrebbe devastare un settore che vale oltre 13 miliardi di euro e coinvolge 26.000 aziende. Le esportazioni di carne suina verso mercati internazionali sono state bloccate, causando perdite mensili stimate tra i 20 e i 30 milioni di euro. La Germania, ad esempio, è riuscita a controllare l’epidemia, mentre in Italia la situazione rimane critica. Si denunciano ritardi nelle compensazioni per gli allevatori e la possibilità concreta che molti non riescano a riprendere le loro attività.

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