Cucina
Torta di mele e mandarini: la ricetta perfetta per una colazione energica
Facile da preparare e ricca di nutrienti, questa torta è l’alleata ideale contro la spossatezza primaverile. Scopri la ricetta, le varianti e i benefici di questo dolce genuino e irresistibile.

La torta di mele e mandarini è la variante perfetta della classica torta di mele, arricchita con la freschezza agrumata dei mandarini. Soffice, profumata e leggera, questa torta è ideale per la prima colazione, fornendo energia e nutrienti per affrontare la giornata con vitalità.
Grazie alla combinazione tra la dolcezza naturale delle mele e il sapore fresco dei mandarini, questa torta è perfetta per chi cerca un dolce genuino, senza rinunciare al gusto. Inoltre, il suo profilo nutrizionale la rende adatta anche a chi desidera mantenere un’alimentazione equilibrata.
Ingredienti per una tortiera da 24 cm
- 2 mele (preferibilmente Golden o Renette, dolci e succose)
- 3 mandarini (succo e scorza)
- 3 uova
- 200 g di farina 00
- 100 g di zucchero di canna o semolato
- 80 ml di olio di semi
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- Cannella in polvere (facoltativa, per un tocco aromatico in più)
- Zucchero a velo (per la decorazione finale)
Procedimento
1. Preparare gli ingredienti
- Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e tagliarle a fettine sottili.
- Grattugiare la scorza dei mandarini e spremere il succo.
- In una ciotola capiente, montare le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
2. Incorporare i liquidi e gli aromi
- Aggiungere l’olio di semi, il succo di mandarino e la scorza grattugiata, mescolando delicatamente.
- Setacciare la farina con il lievito e unirli gradualmente al composto, continuando a mescolare.
3. Aggiungere le mele
- Unire metà delle mele all’impasto, amalgamandole delicatamente.
4. Cuocere la torta
- Versare l’impasto in una tortiera foderata con carta forno e disporre le fettine di mela rimanenti sulla superficie.
- Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti. Per verificare la cottura, fare la prova stecchino.
5. Servire e gustare
- Lasciare raffreddare la torta prima di sformarla.
- Spolverizzare con zucchero a velo e servire.
Varianti della torta di mele e mandarini
- Senza glutine: sostituire la farina 00 con un mix di farine senza glutine (farina di riso e fecola di patate).
- Senza lattosio: questa ricetta è già priva di latte e burro, perfetta per chi ha intolleranze.
- Versione integrale: sostituire la farina bianca con farina integrale per un apporto maggiore di fibre.
- Con frutta secca: aggiungere noci, mandorle o nocciole per una consistenza croccante e un boost di energia.
- Più soffice: sostituire l’olio con 125 g di yogurt per un impasto ancora più morbido.
Proprietà nutrizionali
Questa torta è un’ottima scelta per la colazione perché fornisce energia a rilascio graduale, evitando picchi glicemici e senso di fame improvviso.
Nutriente | Benefici |
---|---|
Mele | Ricche di fibre, migliorano la digestione e regolano la glicemia. |
Mandarini | Fonte di vitamina C, rafforzano il sistema immunitario. |
Uova | Proteine nobili che contribuiscono alla sazietà. |
Farina | Apporta carboidrati complessi, fondamentali per l’energia. |
Olio di semi | Grassi sani che migliorano l’assorbimento delle vitamine. |
Grazie al mix equilibrato di carboidrati, proteine e grassi sani, questa torta è ideale per contrastare la spossatezza primaverile e iniziare la giornata con la giusta carica!
La torta di mele e mandarini è una ricetta semplice ma gustosa, perfetta per chi ama le colazioni fatte in casa con ingredienti genuini. Grazie alle sue proprietà nutrizionali e alla sua versatilità, è un dolce adatto a tutta la famiglia, da gustare a colazione o come merenda.
Provala e lasciati conquistare dal suo profumo irresistibile! 🍏🍊
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Cucina
La pasta e patate come la faceva la nonna (con la crosticina)
Dalla Campania a tutta Italia, la pasta e patate è uno dei comfort food più amati: cremosa, saporita e – se fatta come si deve – con una crosticina irresistibile sul fondo. Servono pochi ingredienti, ma tanta pazienza: e magari l’aggiunta “eretica” di un pezzetto di provola o parmigiano grattugiato.

C’è chi la fa brodosa, chi la vuole compatta, chi non rinuncia al tocco di formaggio filante. Ma una cosa è certa: la pasta e patate, se fatta come si deve, è una delle ricette più coccolose dell’universo gastronomico italiano. Piatto povero per eccellenza, nato per saziare lo stomaco e scaldare il cuore, oggi è tornato di moda anche nei menu stellati. Merito della sua semplicità e di quella capacità tutta mediterranea di trasformare il poco in qualcosa di speciale.
In Campania, dove questa ricetta ha le sue radici più celebri, si chiama “pasta e patane azzeccata”, dove “azzeccata” sta per “attaccata”: sul fondo della pentola, infatti, deve formarsi una leggera crosticina dorata che regala sapore e consistenza al piatto. Un dettaglio che fa tutta la differenza.
Gli ingredienti base:
- 400 g di patate (a pasta gialla, sode)
- 200 g di pasta mista (o ditalini, tubetti)
- 1 cipolla dorata
- 1 carota e un gambo di sedano (facoltativi)
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe
- scorza di parmigiano (opzionale)
- provola affumicata o parmigiano grattugiato (a piacere)
La versione tradizionale prevede la cottura in un’unica pentola, senza bollire la pasta a parte. “È proprio l’amido che rilascia la pasta a rendere cremoso il tutto, senza bisogno di panna o burro”, spiegano molti cuochi napoletani.
Procedimento:
In un tegame capiente, fate rosolare la cipolla tritata con un giro d’olio. Se volete arricchire il sapore, potete aggiungere sedano e carota a pezzetti. Unite le patate tagliate a tocchetti piccoli, fate insaporire qualche minuto, poi aggiungete il concentrato di pomodoro e circa un litro d’acqua calda. Salate, pepate, e lasciate sobbollire per una ventina di minuti.
Quando le patate iniziano a sfaldarsi, unite la pasta direttamente nella pentola e mescolate spesso. Se avete una scorza di parmigiano, è il momento di buttarla dentro. Cuocete a fiamma bassa finché la pasta è cotta e il fondo è diventato bello cremoso (senza mai lasciare che si asciughi troppo). Alla fine, per i più golosi, si può aggiungere un po’ di provola a cubetti e lasciarla sciogliere.
A questo punto, chi vuole può lasciare la pentola qualche minuto sul fuoco senza mescolare, per creare quella deliziosa crosticina. Attenzione solo a non bruciare!
Si serve calda, magari con una macinata di pepe e un filo d’olio a crudo. E se ve ne avanza un po’? Nessun problema: riscaldata il giorno dopo, è ancora più buona.
Cucina
Che cosa ci facciamo con i resti della colomba pasquale? Ecco come riciclarli…
Una volta lavorati, gli avanzi delle colomba, anche quella un po’ rinsecchita, possono diventare dolci davvero unici. Basta avere un po’ di creatività e pazienza.

La colomba pasquale è il dolce simbolo delle feste di Pasqua, ma spesso dopo il periodo festivo ci troviamo con qualche fetta avanzata che non vogliamo sprecare. La buona notizia è che il dolce può essere trasformata in deliziose ricette creative, perfette per merende, dessert o colazioni originali. Ecco alcune idee per riutilizzarla in modo semplice e molto spiccio…
Uno dei tanti modi per farcirla
Un’idea scenografica e ricca di gusto è quella di farcirla con creme golose. Tagliatela a strati e alterna con creme pasticciere allo zabaione, al cioccolato o al caffè. Da completare con frutta fresca o scaglie di cioccolato per un dolce che farà felici tutti. Ideale per chiudere un pranzo in dolcezza. E i trigliceridi…? Ci pensiamo domani.
Torta di colomba
Trasformate la colomba in una torta soffice e irresistibile. Spezzettate i pezzi avanzati e mescolali con un impasto a base di farina, latte, uova, zucchero, olio e lievito per dolci. In cottura, la colomba si amalgamerà agli altri ingredienti creando un dolce perfetto per la colazione o la merenda. Arricchite l’impasto con gocce di cioccolato o frutta secca per un tocco in più.
Un tiramisù che vola in bocca
Rinnovate il classico tiramisù usando la colomba al posto dei savoiardi. Tagliatela a fette e bagnale con caffè espresso. Alternate gli strati con una crema a base di mascarpone, zucchero, uova e, a piacere, un goccio di liquore all’arancia o Grand Marnier. Completate con cioccolato fondente grattugiato e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Avete mai provato a farne uno zuccotto?
Per una proposta più scenografica, provate lo zuccotto. Rivestite uno stampo a semisfera con fette di colomba e riempitelo con una crema a base di mascarpone e panna montata, arricchita con frutta sciroppata o gocce di cioccolato. Dopo il riposo in frigorifero, il vostro zuccotto sarà pronto per essere servito come semifreddo davvero originale.
Crumble di mele e colomba
Create un classico crumble sostituendo le briciole di biscotti con pezzetti di colomba. Disponete le fettine di una mele in una teglia, cospargete con zucchero di canna e cannella, e ricoprite con briciole di colomba. Cuocete in forno finché la superficie non sarà dorata e croccante. Un dessert caldo e confortante, perfetto da gustare con una pallina di gelato alla vaniglia.
La regola del “non si spreca nulla”
Ogni fetta avanzata può diventare un’occasione per creare qualcosa di nuovo e goloso. Oltre alle ricette proposte, puoi sperimentare utilizzandola per budini, mousse o piccoli tartufi dolci. Riciclare significa non solo evitare sprechi, ma anche scoprire nuovi sapori e combinazioni che renderanno speciali i tuoi momenti a tavola.
Cucina
Conservare il cioccolato delle uova di Pasqua è facile. Mini guida per mantenere freschezza e gusto
Non lasciate che il cioccolato delle uova di Pasqua vada sprecato. Ecco alcuni consigli pratici per conservarlo al meglio e riutilizzarlo in modo creativo!

Nelle famiglie numerose dopo i giorni di Pasqua è facile ritrovarsi per casa fagottini di carta dorata con all’interno frantumi di cioccolato, bianco o nero avanzati. Una strada per farli fuori è portarsi il fagottino davanti alla tv e, sera dopo sera, smanciucchiarne un pezzetto alla volta. Ma tutto quel ben di Dio si può anche conservere per diversi mesi. Vediamo come.
Come possiamo conservare quel surplus di dolcezza?
Che sia bianco, al latte o fondente, il cioccolato, se conservato correttamente, può durare a lungo, mantenendo intatti il sapore e la qualità. La cosa più semplice è conservarlo a temperatura ambiente. La temperatura ideale per conservare il cioccolato è tra i 10 e i 18°C, in un luogo fresco e asciutto, come una dispensa. Evitate la luce diretta del sole e l’umidità, che potrebbero alterare la consistenza e il gusto. E quando fa caldo? Se le temperature estive iniziano a salire, trasferite il cioccolato in frigorifero. Avvolgetelo in carta di alluminio, inseritelo in un sacchetto per alimenti e chiudetelo in un contenitore ermetico. In questo modo, eviterete che assorba odori o umidità.
Oddio e quella patina bianca che cos’è?
Se il cioccolato sviluppa una patina bianca, non allarmatevi. Questo fenomeno, causato dagli sbalzi di temperatura, si verifica per l’affioramento dello zucchero o del burro di cacao. La qualità del cioccolato non viene compromessa, ed è ancora perfettamente utilizzabile. Potete decidere anche di adottare la conservazione nel congelatore, dimenticarvelo e ricordarvi della sua presenza quando ormai avrà preso l’odore della platessa…Scherzi a parte se volete conservarlo per alcuni mesi può essere congelato. Ma prima dividetelo in pezzi, avvolgetelo in fogli di alluminio e conservatelo in sacchetti chiusi. In questo modo, potrete conservarlo anche fino a 6-8 mesi. Quando necessario, scongelatene solo la quantità desiderata.
Comunque ricordatevi sempre che può diventare l’ingrediente principale per dolci, mousse, guarnizioni, gelati e tanto altro. Congelato, è anche ideale per essere grattugiato e decorare dessert.
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