Cucina
Tradizioni di Capodanno: tutti i frutti che portano fortuna e il loro significato scaramantico
Datteri, lenticchie, melagrane e persino l’uva: ogni alimento ha un significato ben preciso per garantire un anno nuovo pieno di prosperità. Ecco tutte le tradizioni legate ai frutti portafortuna per iniziare il 2024 con il piede giusto.

Quando si parla di tradizioni di Capodanno, il cibo occupa un posto d’onore, e non solo per il gusto. Alcuni alimenti hanno significati simbolici profondi, legati a fortuna, ricchezza e prosperità, e la loro presenza a tavola è considerata imprescindibile per propiziare il nuovo anno.
Datteri, dolce portafortuna
Simbolo di dolcezza e abbondanza, i datteri sono tra i protagonisti del cenone in molte regioni italiane. La loro storia affonda le radici nell’antichità: la parola “dattero” deriva dal greco daktilos (dito), un chiaro riferimento alla loro forma. Si narra che la prima palma a Roma sia cresciuta proprio da un seme gettato da Augusto, che li amava particolarmente. Mangiare datteri a mezzanotte e conservare i noccioli come talismani è una tradizione che unisce gusto e scaramanzia.
La frutta secca, ricchezza e interiorità
Un grande classico natalizio che si prolunga fino a Capodanno è la frutta secca. Secondo la tradizione, sulla tavola non devono mancare sette tipi diversi: nocciole, noci, mandorle, arachidi, fichi secchi, uvetta e datteri. Per i Romani, la frutta secca rappresentava un augurio di prosperità, mentre per la tradizione cristiana il guscio duro e l’interno morbido simboleggiano spiritualità e misticismo.
Le lenticchie, un simbolo di ricchezza senza tempo
Impossibile pensare a un Capodanno senza lenticchie. Da sempre associate al denaro per la loro forma simile a piccole monete, le lenticchie devono essere consumate a mezzanotte per attirare ricchezza e abbondanza nell’anno nuovo. Tradizionalmente accompagnate da zampone o cotechino, rappresentano un must assoluto del cenone.
L’uva, dolce promessa per il futuro
L’usanza di mangiare dodici chicchi d’uva a mezzanotte, uno per ogni mese dell’anno, ha origini spagnole, ma si è diffusa ampiamente anche nel sud Italia. La dolcezza o l’acidità di ogni chicco è considerata un presagio per i mesi successivi, rendendo questa tradizione un modo gustoso per anticipare ciò che riserva il futuro.
La melagrana, abbondanza e bellezza
Con i suoi chicchi rossi e luminosi, la melagrana è un simbolo di fecondità, abbondanza e fortuna. Già presente nelle tombe degli Etruschi e nei dipinti sacri, è anche un elemento decorativo che arricchisce le tavole di Capodanno con il suo colore vivace e il suo significato propiziatorio.
Il dito nello spumante, un tocco di scaramanzia partenopea
Tra le tradizioni più curiose e particolari c’è quella di intingere un dito nel bicchiere di spumante e passarlo dietro l’orecchio. Questo gesto, tipico della cultura napoletana, si dice porti fortuna e felicità, aggiungendo un pizzico di folclore alla serata.
Che si tratti di superstizione o semplice piacere della tradizione, non c’è dubbio che questi alimenti e gesti scaramantici rendano il Capodanno ancora più speciale. Buona fortuna e buon appetito!
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Cucina
Kaiserschmarrn, il dolce imperiale che conquista tutti: la ricetta originale austriaca
Dalla storia alla preparazione, ecco tutti i segreti del Kaiserschmarrn, la frittata dolce che viene servita con confetture e zucchero a velo per un’esperienza autentica di gusto e tradizione. Perfetto per colazioni o merende autunnali.

Il Kaiserschmarrn è un dolce tradizionale austriaco, perfetto per chi ama i sapori rustici e autentici della cucina mitteleuropea. La sua storia è legata all’imperatore Francesco Giuseppe I, grande amante di questo dolce semplice ma gustoso. Il Kaiserschmarrn è simile a una frittata dolce sbriciolata, arricchita con uvetta e servita con zucchero a velo e confettura di frutti di bosco o composta di mele.
Ingredienti
- 100 g di farina
- 250 ml di latte
- 4 uova
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 50 g di uvetta (ammollata in rum o acqua tiepida)
- 20 g di burro
- Zucchero a velo q.b.
- Confettura di mirtilli o composta di mele per accompagnare
Preparazione
- In una ciotola, mescola farina, latte e sale fino a ottenere una pastella liscia.
- Dividi le uova separando albumi e tuorli: monta i tuorli con lo zucchero e aggiungili alla pastella.
- Monta a neve gli albumi e incorporali delicatamente al composto.
- In una padella antiaderente, sciogli il burro e versa la pastella, distribuendo uniformemente le uvette ammollate.
- Cuoci a fuoco medio fino a doratura, quindi girala e sbriciolala con una forchetta.
- Continua a cuocere fino a doratura completa.
Servizio
Servi il Kaiserschmarrn caldo, cospargendolo di zucchero a velo e accompagnandolo con confettura di mirtilli o composta di mele.
Varianti e consigli
Il Kaiserschmarrn può essere arricchito con mandorle tritate o mele a cubetti. Il segreto per un risultato perfetto è la cottura: deve rimanere soffice all’interno e leggermente croccante all’esterno.
Un dolce semplice ma irresistibile, perfetto per colazioni sostanziose o merende golose che conquisteranno tutti!
Cucina
Cinque creme golose per farcire la colomba di Pasqua
Se la colomba vi sembra un dolce un po’ troppo tradizionale, provate a reinventarla con creme morbide, vellutate e profumate: perfette per farciture, accompagnamenti e tocchi da pasticceria.

La colomba è uno dei dolci simbolo della Pasqua italiana. Ma se la versione classica vi ha un po’ stancato, o volete sorprendere i vostri ospiti con qualcosa di speciale, basta un tocco: la farcitura. Una crema fatta in casa – semplice o più elaborata – può trasformare completamente la vostra colomba, renderla più golosa, moderna e personalizzata. Ecco allora cinque idee di creme perfette per farcire o accompagnare la colomba, tutte facili da preparare ma d’effetto garantito.
🟡 Crema al mascarpone e limoncello
Una farcitura fresca e profumata, ideale per chi ama i contrasti delicati.
- Ingredienti: mascarpone, panna montata, zucchero a velo, limoncello, scorza di limone.
- Come usarla: spalma tra i due strati della colomba, poi glassa con zucchero al velo e scorza grattugiata.
🍫 Ganache al cioccolato fondente
Perfetta per gli amanti dei sapori intensi, una colomba così diventa irresistibile.
- Ingredienti: cioccolato fondente, panna fresca, burro.
- Come usarla: colare sulla superficie della colomba o usarla come ripieno tagliandola a metà.
🍓 Crema chantilly alle fragole
Colorata e profumata, questa crema è perfetta per un dolce primaverile.
- Ingredienti: panna montata, zucchero, vaniglia, purea di fragole fresche.
- Come usarla: farcisci la colomba a strati e decora con fragole fresche e foglie di menta.
🌰 Crema al pistacchio
Una crema golosa e di grande tendenza.
- Ingredienti: crema di pistacchio spalmabile, mascarpone o ricotta, zucchero a velo.
- Come usarla: spalma tra gli strati e decora con granella di pistacchi.
🍮 Crema pasticcera al caffè
Per chi vuole un dessert dal gusto deciso, ma elegante.
- Ingredienti: latte, tuorli, zucchero, amido di mais, caffè espresso.
- Come usarla: usa come ripieno e servi con una spolverata di cacao.
🧁 Crema ricotta e gocce di cioccolato
Omaggio ai cannoli siciliani, ma in versione pasquale.
- Ingredienti: ricotta ben scolata, zucchero a velo, vaniglia, gocce di cioccolato fondente.
- Come usarla: spalma generosamente all’interno e decora con scorze d’arancia.
Cucina
Come preparare in casa le uova di Pasqua (buone come quelle in pasticceria)
Dal temperaggio alla decorazione, ecco tutti i passaggi per creare uova di Pasqua artigianali: con sorpresa, al latte o fondenti, ma sempre fatte con amore. Un’idea perfetta anche per i più piccoli.

Fare le uova di Pasqua in casa sembra un’impresa da pasticceri professionisti, di quelli con termometri a infrarossi e stampi in policarbonato super lucido. In realtà, con un po’ di pazienza, del buon cioccolato e le dritte giuste, si può portare a tavola (o regalare) un uovo fatto a mano, bello da vedere e ancora più buono da mangiare. E vuoi mettere la soddisfazione?
Cioccolato, non surrogati
Prima regola: il cioccolato dev’essere buono. Non “da copertura”, non “al gusto di”, non “con zucchero al primo posto tra gli ingredienti”. Per un uovo degno di questo nome serve cioccolato puro, fondente, al latte o bianco, ma con almeno il 35-40% di cacao. Se volete fare le cose seriamente, usate un cioccolato da pasticceria. Il risultato vi ripagherà.
Il segreto è il temperaggio
Sì, bisogna temperare il cioccolato. È il passaggio fondamentale che permette di ottenere uova lucide, croccanti e senza quelle fastidiose striature bianche. Esistono vari metodi, ma il più semplice in casa è il “bagno maria inverso”:
- Tritate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria fino a raggiungere:
- 45-50°C per il fondente,
- 40-45°C per quello al latte,
- 38-43°C per quello bianco.
- Versate 2/3 del cioccolato sciolto su una superficie di marmo (o una teglia di acciaio fredda) e lavoratelo con una spatola fino a raggiungere:
- 28-29°C per il fondente,
- 27-28°C per quello al latte,
- 26-27°C per quello bianco.
- Unite di nuovo tutto il cioccolato e mescolate bene: è pronto da usare.
Scegliete lo stampo giusto
Lo stampo perfetto è in policarbonato rigido, quello da veri professionisti, ma si trovano anche in silicone, più facili da reperire. L’importante è che sia pulitissimo e asciutto: ogni alone si vedrà sull’uovo finale.
Versate il cioccolato temperato nello stampo e ruotatelo per rivestirne uniformemente le pareti. Poi rovesciatelo per eliminare l’eccesso. Lasciate raffreddare a testa in giù su una griglia o in frigo per 15-20 minuti. Se volete un guscio più spesso, ripetete l’operazione con una seconda passata.
La sorpresa è sacra
Prima di chiudere le due metà dell’uovo, inserite la sorpresa. Può essere un messaggio, un piccolo gioco, un cioccolatino speciale, o qualcosa di simbolico. L’importante è che sia ben avvolto in carta stagnola o pellicola alimentare.
Scaldate leggermente il bordo di una metà su una padella tiepida e unitela all’altra premendo delicatamente. Voilà: l’uovo è chiuso.
La decorazione? Via libera alla fantasia
Nastri, carta dorata, fiocchi, granella di nocciole, zuccherini, scritte con cioccolato fuso: ogni uovo è un piccolo capolavoro. Se volete personalizzarlo con nomi o frasi, potete usare una sac à poche con cioccolato bianco o glassa.
Fare le uova di Pasqua in casa non è solo un esperimento culinario: è un gesto affettuoso, un regalo che ha dentro tempo, cura e cioccolato di qualità. E se anche non viene perfetto, sarà comunque mille volte più speciale di uno comprato al supermercato.
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