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World Lasagna Day: ricette, origini e curiosità di un piatto mito, amato in tutto il mondo

Il 29 luglio si celebra la giornata dedicata alla portata simbolo dei pranzi all’italiana, tra le mille varianti vegetali e non.

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    La lasagna, piatto simbolo della gastronomia italiana e orgoglio del nostro Paese nel mondo, continua a essere celebrata e reinventata. Recentemente ammirata nel film d’animazione “Garfield – Una missione gustosa”, dove il protagonista ne è così ghiotto da essere definito “lasagna-loving cat”, la lasagna gode di una giornata mondiale dedicata, il 29 luglio, durante la quale i “lasagna lovers” possono sbizzarrirsi tra ricette e assaggi.

    Le lasagne più famose sono senza dubbio quelle alla bolognese, con ragù di carne e besciamella, ma ogni regione italiana ha la sua specialità. Si va dalle polpettine abruzzesi e napoletane, al pesto ligure, dai frutti di mare in Toscana al pane carasau in Sardegna, fino ai vincisgrassi nelle Marche. Le varianti vegetali includono melanzane, zucchine, radicchio, carciofi, funghi e molto altro. Anche la scelta dei formaggi è vastissima, con mozzarella, brie, gorgonzola, scamorza, fontina, emmental, robiola e stracchino che arricchiscono la ricetta, senza dimenticare l’abbondante spolverata di parmigiano o pecorino.

    Massimo Spigaroli, presidente onorario dell’associazione CheftoChef Emilia Romagna Cuochi, sostiene l’importanza di mantenere la tradizione della lasagna classica pur accogliendo l’innovazione. Ad esempio, propone una lasagna vegetale per l’estate 2025, con formaggio tosone, sfoglie di spinaci, carote, patate viola, prezzemolo e altre verdure. Anche lo chef Antonio Giordano a Roma presenta una lasagna vegetale con mozzarella affumicata di Agerola, mantenendo un equilibrio tra innovazione e rispetto della tradizione.

    Le lasagne alla bolognese sono le più vendute anche tra i piatti surgelati e all’estero sono richieste insieme ad altri classici della cucina italiana come penne all’arrabbiata e carbonara.

    Le origini della lasagna

    Il nome “lasagna” deriva dalle antiche “lagane” romane. La sfoglia fatta con acqua e farina (e successivamente con uova) e condita con vari ingredienti è citata fin dal XII secolo. Nel 1200, Jacopone da Todi menziona la lasagna in una quartina. La ricetta bolognese del 1282 prevede strati verdi (con ortiche e spinaci) alternati a ragù, besciamella, burro e parmigiano, cotti al forno. Nel Rinascimento, le lasagne accompagnavano piatti di carne o dolci, spesso tagliate a listarelle e fritte. Nell’Ottocento, lo chef napoletano Ippolito Cavalcanti propone una lasagna con ragù di carne, polpette, mozzarella o provola, formaggio grattugiato, zucchero e cannella.

    La lasagna ha attraversato i secoli mantenendo la sua essenza e adattandosi alle nuove tendenze, diventando un vero e proprio simbolo della cucina italiana nel mondo.

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