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Curiosità

I più alti? Non sono i Watussi ma vivono nei Paesi… Bassi!

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    Da sempre, l’altezza dell’uomo è stata oggetto di curiosità e studio, per la sua evidente influenza sulla vita quotidiana ma anche per le profonde radici genetiche, ambientali e nutrizionali che determinano le differenze tra le popolazioni del mondo.

    L’uomo ha adattato la sua statura secondo le necessità di vita

    Nel corso dei tempo, l’uomo ha adattato la sua statura alle condizioni ambientali e alle esigenze della sopravvivenza, influenzando in maniera precisa variazioni nell’altezza media delle persone in diverse parti del globo. Dalle montagne dell’Himalaya alle pianure africane, partiamo per questo viaggio alla scoperta di dove vivono gli uomini (e le donne) più alti del mondo.

    Dove si trovano gli uomini più alti?

    Attualmente l uomo più alto del mondo è Sultan Kösen, un turco classe 1982, che vanta l’incredibile primato di 251 centimetri. Allo stesso modo, la donna più alta del mondo proviene anch’essa dalla Turchia, Rumeysa Gelgi, che sfiora i 215 centimetri! Due straordinari individui che rappresentano un esempio delle notevoli variazioni di altezza che possono esistere all’interno di una popolazione.

    I paesi con le persone oltre la media

    Se ci apriamo ad una panoramica maggiormente ampia, vediamo come le persone più alte del mondo vivano in diverse regioni: Turchia, Marocco, India, Iran, Pakistan e Cina. Tutti paesi noti per vantare una significativa presenza di individui con altezze sopra la media globale, anche se non si tratta di una condizione diffusa in maniera omogenea.

    In assoluto il più alto portava il 78 di scarpe!

    Ssecondo il Guinness World Records, Robert Wadlow è stato in assoluto l’uomo più alto della storia: 2,72 metri, vissuto tra il 1918 e il 1940 e noto in tutto il mondo come “il gigante dell’Illinois”. Per comprendere meglio le sue dimensioni, basta considere che aveva il 78 come numero di scarpe! Di uomini altissimi ce ne sono veramente tanti, basta fare un giretto nel mondo del basket americano. Una curiosità: il più alto bodybuilder del mondo, Olivier Richters, è alto 218 centimetri.

    Sapete quale è il popolo europeo più alto?

    Può sembrare una battuta da avanspettacolo, ma sono i Paesi Bassi che vantano questo primato. Una nazione famosa per i suoi mulini a vento e i campi di tulipani, che è anche il paese con la più alta concentrazione di persone di notevole statura al mondo. I neerlandesi sono il popolo più alto d’Europa e quello con più persone alte del mondo. In soli 160 anni, gli olandesi sono cresciuti di ben 20 centimetri, superando di gran lunga i loro omologhi americani, che in quello stesso periodo sono cresciuti solo di 6 centimetri. L’altezza media di un uomo neerlandese supera il metro e ottanta, mentre le donne olandesi si avvicinano in media al metro e settanta.

    Un’inversione di tendenza da considera

    Nonostante questa decisa propensione all’incremento dell’altezza, un recente studio ha rivelato una curiosa inversione di tendenza. Secondo questa analisi, sebbene l’altezza media sia aumentata negli ultimi cento anni, le persone nate nel 2001 sono effettivamente più basse rispetto a quelle nate nel 1980. Differenza ancora più evidente nel caso delle donne, sulla quale bisogna considerare alcune cause. In primo luogo, c’è l’effetto della crescente presenza di immigrati, che tendono ad appartenere a popolazioni mediamente più basse. Tuttavia, è stato dimostrato che l’abbassamento dell’altezza si verifica anche in quei casi in cui ambo i genitori sono olandesi, e a coloro che sono olandesi da almeno due generazioni. Dati che mettono in luce la complessità delle influenze sociali, demografiche e genetiche che plasmano le caratteristiche antropometriche di una popolazione.

    I dati di casa nostra

    Escludendo la suddivisione tra uomini e donne, visto che gli uomini tendono generalmente ad essere più alti delle donne e senza considerare la statura dei bambini, l’altezza media in Italia si attesta a circa 171,2 centimetri. Sempre qui in Italia esiste una variazione regionale notevole, con la popolazione sarda che presenta una statura media più bassa rispetto al resto degli italiani. Spiegata in un fattore genetico responsabile di una riduzione dell’altezza media in Sardegna. Queste varianti genetiche riducono rispettivamente di 4 e 2 centimetri l’altezza media degli individui sardi, gettando luce su un interessante aspetto della diversità antropologica all’interno dell’Italia.

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      Curiosità

      L’asteroide Bennu: un inverno senza fine alla porta dell’umanità

      Il potenziale impatto dell’asteroide Bennu potrebbe scatenare un’inverno globale, tra raffreddamento planetario, siccità e danni irreparabili. Ecco lo scenario ipotizzato dalla scienza.

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        Bennu, l’asteroide che si avvicina alla Terra ogni sei anni durante la sua orbita attorno al Sole, potrebbe avere un impatto devastante sul nostro pianeta in caso di collisione. Uno studio pubblicato su Science Advances e condotto dai ricercatori della Pusan National University, ha stabilito che un possibile impatto provocherebbe un inverno globale e cambiamenti ecologici drammatici.

        Un potenziale distruttivo impressionante

        Guidato dagli scienziati Lan Dai e Axel Timmermann, il team ha modellato e simulato quattro scenari differenti, analizzando il movimento dei detriti e della polvere generati dall’evento. Sebbene Bennu, con i suoi 500 metri di diametro, sia molto più piccolo rispetto al corpo che causò l’estinzione dei dinosauri, il suo potenziale distruttivo è impressionante. Nello scenario peggiore, si stima che fino a 400 milioni di tonnellate di polvere, aerosol e cenere potrebbero raggiungere l’atmosfera. Conseguenze? Riduzione dello strato di ozono del 32% e raffreddando la Terra di circa 4°C. Questo scenario innescherebbe un drastico calo delle precipitazioni (fino al 15%) e un crollo della produttività primaria globale, portando a un inverno perpetuo.

        La Terra è già stata teatro di collisioni cosmiche significative

        Una delle più famose è quella avvenuta oltre 66 milioni di anni fa, che causò la scomparsa dei dinosauri. Sebbene Bennu abbia dimensioni molto più modeste, un suo impatto sarebbe sufficiente a generare un disastro climatico e ambientale globale. Lo studio suggerisce che un impatto potrebbe persino favorire la proliferazione di alcune forme di vita. Per esempio? Le diatomee, nei mari del Pacifico e dell’Antartico, grazie alla polvere ricca di ferro.

        Rischio impatto? Uno su 2700

        Fortunatamente, il rischio è remoto: le probabilità di un impatto si stimano in circa una su 2700 nei prossimi 157 anni. Tuttavia, come sottolineano gli scienziati, i modelli attuali non tengono conto degli effetti collaterali, come le emissioni di fuliggine e zolfo legate agli incendi boschivi. Proseguire con ricerche approfondite sarà fondamentale per comprendere meglio i rischi e l’impatto di simili eventi sul nostro pianeta.

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          Curiosità

          Chef sexy, la nuova mania dei social: chi sono e perché fanno impazzire il web

          Petto nudo, allusioni hot e milioni di follower: sui social spopola la nuova generazione di chef seducenti che trasformano la cucina in uno spettacolo a luci soffuse. Da Cedrik Lorenzen a Nara Aziza, ecco chi sono i protagonisti di questa tendenza virale.

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            Muscoli e mestoli, sguardi ammiccanti e piatti serviti con movenze da passerella. Non siamo su un set di un film patinato, ma nell’ultima frontiera dei social: gli chef sexy. Una nuova categoria di influencer che ha fatto breccia su milioni di utenti, mescolando in maniera sapiente food porn e seduzione esplicita. La ricetta? Pochi vestiti, molta consapevolezza del proprio sex appeal e una valanga di doppi sensi sparsi tra zucchero a velo e glassa.

            Il fenomeno è ormai virale: il pubblico dei social non si accontenta più della sola bontà del piatto, vuole lo show, l’occhiolino, la battuta piccante mentre si impasta o si caramella. Uomini e donne che hanno fatto del corpo il loro ingrediente segreto e del fornello il palcoscenico perfetto per stuzzicare fantasie e palati.

            Prendete Cedrik Lorenzen: chef (o presunto tale) con oltre 4,6 milioni di follower su Instagram e quasi 6 milioni su TikTok, diventato celebre per i suoi video in cui il petto nudo – da catalogo di fitness – è più protagonista del piatto finale. Tra colpi di frusta e spolverate di cacao, Cedrik gioca apertamente con le allusioni, mentre uno sguardo languido e una luce da set cinematografico completano l’opera.

            Ma non è il solo a dominare la scena. Anthony, alias @thedonutdaddy, cavalca l’onda del successo con il suo stile da “bad boy” dei fornelli. I suoi muscoli scolpiti sono un must in ogni video, così come la voce roca che accompagna ogni gesto mentre impasta o decora dolcetti (rigorosamente a petto nudo). Il suo slogan non ufficiale? Donuts e testosterone a volontà.

            Non mancano, ovviamente, le controparti femminili. Nara Aziza, ad esempio, incanta senza mai rinunciare a un abbigliamento ben studiato: vestiti aderenti che sottolineano le curve e una voce suadente che trasforma ogni ricetta in un gioco di seduzione. Nara ha capito perfettamente che il segreto non è solo “cosa cucini”, ma “come lo cucini” e, soprattutto, “come lo racconti”.

            Il risultato è un cortocircuito perfetto tra cucina e sex appeal. Ogni piatto diventa occasione per una strizzata d’occhio al pubblico che, affascinato, si lascia travolgere da questo mix di cibo e sensualità. Il confine tra il food porn e il softcore, in certi casi, è sottilissimo.

            E mentre le visualizzazioni schizzano alle stelle, il fenomeno divide. C’è chi storce il naso davanti a quella che definisce “l’ennesima spettacolarizzazione del corpo” e chi invece applaude al geniale marketing che ha saputo rivisitare la cucina in chiave pop e sexy, riportandola – letteralmente – sotto i riflettori.

            Di certo c’è che gli chef sexy non cucinano solo piatti, ma veri e propri show virali, capaci di conquistare l’appetito… e non solo quello.

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              Curiosità

              Belen barista, Blasi cassiera, De Martino muratore: cosa potrebbero essere i vip in un’ipotetica, altra vita? Ce lo mostra la IA (gallery)

              Che si tratti di un modo divertente ma preciso di manifestare la propria invidia sociale nei confronti di quelli più fortunati e (non sempre) meritevoli al 100% di quello che hanno?

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                Avete presente quando si sente qualcuno che urla… “Ma vai a lavorare”? Ecco, questo potrebbe essere l’incipit perfetto per commentare queste straordinarie realizzazioni fatte con l’intelligenza artificiale generativa, che ritraggono alcuni famosi vip del nostro spettacolo, alle prese con lavori comuni e in qualche caso pure decisamente usuranti.

                Lavorare stanca

                Belen Rodriguez barista, Elettra Lamborghini che consegna i pacchi di Amazon, Cristiano Malgioglio fruttarolo, Mario Baoletti benzinaro, Geolier posteggiatore (ma non abusivo… con tanto di pettorina d’ordinanza), Elisabetta Marcuzzi con il suo banchetto al mercato, Stefano De martino imbianchino e tanti altri.

                Una galleria di “nuovi mostri” generata dall’AI

                Replicare con l’AI personaggi famosi e inserirli in situazioni impossibili e poi condividerli sui social per vedere l’effetto che fa:è la moda del momento. Dai baci impossibili tra politici avversarsi, agli attori rivali nello schermo che ora si abbracciano appassionatamente fino ai calciatori, nella versione vecchia e giovane, che si incontrano in un’atmosfera onirica.

                Cassiera al supermercato, cameriera in pizzeria

                L’ultima versione, però, è quella che il popolino segretamente sogna (ma non troppo), al motto in voga di “non siamo brutti, siamo solo poveri”. Ilary Blasi cassiera della Coop e non più alle prese con Rolex e borsette griffate, Diletta Leotta cameriera in pizzeria e Gianluca Vacchi in fabbrica.. dove c’è poco da ballare e da stare allegri.

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