Curiosità
Pulizie di primavera nel 2025, ci costeranno 290 euro in più
Con l’aiuto di alcuni portali abbiamo valutato i consumi dei principali elettrodomestici impiegati per le pulizie domestiche,ottenendo una spesa annuale di oltre 290 euro.
Attualmente il prezzo dell’energia elettrica stabilito da ARERA per la tariffa monoraria è pari a 0,16643 €/kWh, la bioraria ha un costo di 0,17466 €/kWh in Fascia F1 e di 0,16226 €/kWh in Fasce F2 e F3. L’aggiornamento è trimestrale. Grazie ad alcun portali come Segugio.it e Facile.it è possibile prevedere i consumi medi degli elettrodomestici impiegati per le pulizie domestiche. I consumi annui stimati sono di 35smc per il gas, considerando che questo venga usato solo per la cucina nella fascia serale e nei festivi, e 1213kWh per la luce, calcolata considerando l’utilizzo degli elettrodomestici di base come forno, frigorifero e lavatrice anche in questo caso di sera o nel weekend. Ebbene per questa prossima primavera la cifra che dovremo aggiungere sarà di poco inferiore ai 300 euro.
Lavatrice
Considerando una tariffa energetica di 0,17 euro al kWh (aggiornata al primo trimestre 2025), una lavatrice da 9 kg in classe energetica E richiede circa 22 centesimi di euro per ogni lavaggio. Se si effettua una lavatrice ogni due giorni, la spesa annuale è di circa 40 euro, ma aumenta a oltre 80 euro se si lavano i capi quotidianamente come accade in molte famiglie con bambini piccoli o anziani non autosufficienti.
Per risparmiare, è consigliabile utilizzare la lavatrice a carico completo e evitare lavaggi ad alte temperature quando non necessario. Inoltre, per chi ha scelto una tariffa bioraria, è conveniente utilizzare la lavatrice durante le ore serali o nel weekend per risparmiare sulla bolletta.
Asciugatrice
Un modello da 9 kg in classe A++ consuma circa 1,6 kWh per ciclo di asciugatura, corrispondenti a circa 40 centesimi di euro in bolletta. Utilizzandola ogni due giorni, la spesa annuale si aggira intorno a 85 euro, ma può superare i 150 euro se utilizzata quotidianamente. Per ridurre i costi, è consigliabile centrifugare bene i capi prima di inserirli nell’asciugatrice per ridurre i tempi di asciugatura e utilizzare l’elettrodomestico a pieno carico, senza sovraccaricarlo.
Ferro da stiro
Il ferro è l’elettrodomestico con il più elevato consumo energetico, che varia tra 1,8 e 2,6 kWh. Con un consumo di 2,2 kWh, l’utilizzo del ferro da stiro costa circa 60 centesimi di euro all’ora. Dedicate due ore a settimana a questa attività (una media nelle famiglie italiane), si spendono circa 60 euro all’anno. Ma per famiglie numerose e con più ore di stiratura, la spesa può aumentare rapidamente. Per risparmiare, è consigliabile utilizzare il ferro da stiro quando si ha una quantità significativa di indumenti da stirare, evitando di lasciarlo acceso più del necessario e prestando attenzione alla manutenzione per evitare l’accumulo di calcare.
Aspirapolvere
L’aspirapolvere è un elettrodomestico essenziale per le pulizie domestiche quotidiane. Un modello standard può consumare 1 kWh, corrispondenti a circa 25 centesimi di euro per ogni ora di utilizzo. Utilizzandolo per un paio d’ore a settimana per tutto l’anno, la spesa si aggira intorno ai 26 euro. Per risparmiare, è consigliabile ridurre il tempo di utilizzo evitando di lasciarlo acceso senza motivo e evitare continui spegnimenti e riaccensioni. Inoltre, è importante utilizzare la funzione Turbo solo quando necessario e mantenere pulito il filtro per massimizzare l’efficienza energetica.
Scopa a vapore
La scopa a vapore è utilizzata per igienizzare il pavimento dopo l’aspirapolvere. Con un modello da 1.500 watt, ogni ora di utilizzo costa circa 40 centesimi di euro in bolletta. Utilizzandola per un paio d’ore a settimana per un intero anno, la spesa si attesta intorno ai 40 euro. Per mantenere bassi i costi, è importante effettuare regolare manutenzione alla scopa a vapore per prevenire l’accumulo di calcare e utilizzare l’acqua adeguata come indicato nel manuale di istruzioni.