Curiosità
Samantha Ramsdell: la donna con la bocca più grande del mondo che ha trasformato l’unicità in successo
Detentrice del Guinness dei Primati per la bocca femminile più grande al mondo (14,5 cm di larghezza), Ramsdell ha trasformato una caratteristica unica in un fenomeno di successo.

Samantha Ramsdell, 31enne originaria di Stamford (New York), ha conquistato il Guinness dei Primati come donna con la bocca più grande del mondo. Con una larghezza di ben 14,5 centimetri e un’altezza di 7 centimetri, questa caratteristica sorprendente non solo l’ha resa famosa, ma le ha permesso di trasformare una sua insicurezza in un incredibile punto di forza.
Una bocca passata dal bullismo al Guinness dei Primati
Crescendo, Samantha si è trovata spesso oggetto di battute per la sua bocca particolarmente grande. “Da bambina, il mio volto era per l’80% bocca“, ha raccontato. Ma ciò che un tempo era motivo di insicurezza è diventato la chiave per il suo successo. Dopo aver scoperto il suo potenziale grazie ai commenti ricevuti sui social, Samantha ha deciso di candidarsi per il Guinness dei Primati. Il processo per ottenere il riconoscimento è stato rigoroso. Ha dovuto infatti dimostrare che la sua caratteristica era completamente naturale, senza interventi chirurgici, attraverso misurazioni e controlli specifici.
Una star di TikTok con 1,7 milioni di follower
Il suo boom di popolarità è iniziato su TikTok, dove nel 2019 aveva solo 300 follower. Oggi, con oltre 1,7 milioni di fan, i suoi video virali sono una celebrazione della sua unicità. Tra le sue clip più viste ci sono quelle in cui dimostra le dimensioni straordinarie della sua bocca, infilando sandwich interi o oggetti voluminosi come ciambelle e cornetti. Grazie a questa creatività, Samantha guadagna fino a 11.000 sterline a video, trasformando la sua abilità in una fonte di reddito.
Un’apparizione indimenticabile a Tu sì que vales che ha lasciato tutti… a bocca aperta
Ospite del noto programma televisivo Tu sì que vales, Samantha ha lasciato a bocca aperta i giudici. Dopo aver stupito con una performance canora sulle note di Think di Aretha Franklin, ha mostrato il suo talento unico infilando dolci voluminosi interamente in bocca. Le reazioni sono state esilaranti, con Gerry Scotti che ha ironizzato: “Potrebbe mangiarsi anche la testa di Rudy Zerbi!“
Orgoglio e ironia
Oggi, Samantha Ramsdell è un esempio di come accettare le proprie peculiarità possa portare a straordinari traguardi. Con orgoglio e ironia, ha trasformato ciò che la rende unica in un vero e proprio superpotere. “Volevo essere una cantante di Broadway, ma la mia bocca mi ha portato molto più lontano di quanto avessi mai immaginato“, ha confessato.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Curiosità
Dal presidente Mattarella a Peppino di Capri, separati alla nascita: il gioco delle somiglianze
Somiglianze fra star, gioco curioso che spesso rivela similitudini davvero impressionanti. Senza l’ausilio di trucchi, solo Madre Natura che ci mette lo zampino…

Quasi cloni. Perché, se è vero che tutti o quasi abbiamo almeno un sosia nel mondo, nessuno fa eccezione. Andare a caccia di somiglianze nel mondo delle star, è molto divertente. Anche se per qualcuno, come il sottoscritto, si trasforma in una sorta di mania sottilmente ossessionante. per esempio, avete mai notato quanto Charlene di Monaco e l’attrice Charlize Theron (non solo nel nome) si somigliano? Dal colore di capelli e occhi all’ovale del viso, sembrano davvero sorelle. E che dire di Paul McCartney dei Beatles e Angela Lansbury, per tutti la… signora Fletcher? O del Principe Harry e del cantante Ed Sheeran? Tali e quali… meglio del popolare tv show condotto da Carlo Conti. Anche perchè nel programma Rai ci si mettono di mezzo abili truccatori… nella vita no, tutto è legato alla natualità dei cromosomi.
Divertente e contagioso
Un esercizio – quello dei “separati alla nascita” – che può diventare contagioso e riservare esiti sorprendenti ed inaspettati. E il bello del gioco delle somiglianze è che tutti possono giocarvi e tutti, con un improvviso colpo di scena, possono diventarne protagonisti. In questo post ne ho selezionati alcuni per LaCity Mag! Partiamo da Ray Shulman, il più giovane dei tre fratelli Shulman che facevano parte del gruppo prog rock dei Gentle Giant, che appare uguale a James Taylor, coppola compresa!

Ad ognuno il suo sosia
Nella gallery in basso trovate qualche esempio fra quelli che recentemente mi sono saltati agli occhi. Come Anthony Kiedis, leades dei pirotecnici Red Hot Chili Peppers e il centrocampista ex milanista Sandro Tonali; Jason Newsted, ex bassista dei Metallica (in forza alla band dal 1986 al 2001) e il giornalista- conduttore tv romano (ora ridotto al rango di “prezzemolino”) Alessandro Cecchi Paone; il “grande vecchio” del blues bianco John Mayall e Peppino Di Capri, cantautore partenopeo che ha fattivamente contribuito alla diffusione delle bollicine francesi nel nostro Paese: cameriere… Champagne!
Nota a parte per il presidente Mattarella
Da bambino ero innamorato del tricolore, soprattutto di quello che mio padre mi regalò alla vigilia della finale dei Mondiali Italia-Brasile del 1970, sperando di potermi poi portare con lui per le strade del quartiere a festeggiare, dopo il fischio finale. La realizzò con le sue mani, utilizzando un foglio da disegno, degli acquarelli e un bastoncino di legno come asta. Sappiamo tutti come andò. Successivamente, in età adulta, raramente mi è ricapitato di sentirmi veramente italiano, nonostante (o forse anche per colpa di) quella famosa canzone di Toto Cutugno. Spessissimo, lo ammetto, ho ceduto – non senza dolore – alla tentazione di vergognarmene amaramente. Una cosa su tutte, però, mi ha sempre riconciliato con la mia nazionalità d’origine: LA SERIETÀ, LO SPESSORE E LA RETTITUDINE DEL PRESIDENTE MATTARELLA che, secondo solo all’indimenticabile Sandro Pertini, ha incarnato perfettamente quel ruolo. E di questo, per una volta da italiano vero, mi sento di ringraziarlo.
La somiglianza con l’inventore di una strumento epocale
Notate la spiccata somiglianza – anche se con una pettinatura meno d’ordinanza – con Robert Arthur Moog, ingegnere, imprenditore ed inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. Dieci anni prima aveva visto in funzione un sequencer elettromeccanico, il Wall of Sound, costruito da Raymond Scott, probabilmente il primo compositore-inventore di strumenti e musica elettronica.
Una tastiera che ha fatto la storia
I contatti con Scott, di ventisei anni più anziano, furono professionalmente importanti per Moog. A partire dalla fine degli anni sessanta, i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso “Moog” si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. A lui devono dire grazie moltissimi musicisti: Keith Emerson e Rick Wakeman, Walter Carlos (poi Wendy, dopo il cambio di sesso, che aiutò Moog nella progettazione). E ovviamente i Tangerine Dream e i Kraftwork… ma anche i Beatles, The Moody Blues e l’immenso Sun Ra.






Curiosità
L’asteroide Bennu: un inverno senza fine alla porta dell’umanità
Il potenziale impatto dell’asteroide Bennu potrebbe scatenare un’inverno globale, tra raffreddamento planetario, siccità e danni irreparabili. Ecco lo scenario ipotizzato dalla scienza.

Bennu, l’asteroide che si avvicina alla Terra ogni sei anni durante la sua orbita attorno al Sole, potrebbe avere un impatto devastante sul nostro pianeta in caso di collisione. Uno studio pubblicato su Science Advances e condotto dai ricercatori della Pusan National University, ha stabilito che un possibile impatto provocherebbe un inverno globale e cambiamenti ecologici drammatici.
Un potenziale distruttivo impressionante
Guidato dagli scienziati Lan Dai e Axel Timmermann, il team ha modellato e simulato quattro scenari differenti, analizzando il movimento dei detriti e della polvere generati dall’evento. Sebbene Bennu, con i suoi 500 metri di diametro, sia molto più piccolo rispetto al corpo che causò l’estinzione dei dinosauri, il suo potenziale distruttivo è impressionante. Nello scenario peggiore, si stima che fino a 400 milioni di tonnellate di polvere, aerosol e cenere potrebbero raggiungere l’atmosfera. Conseguenze? Riduzione dello strato di ozono del 32% e raffreddando la Terra di circa 4°C. Questo scenario innescherebbe un drastico calo delle precipitazioni (fino al 15%) e un crollo della produttività primaria globale, portando a un inverno perpetuo.
La Terra è già stata teatro di collisioni cosmiche significative
Una delle più famose è quella avvenuta oltre 66 milioni di anni fa, che causò la scomparsa dei dinosauri. Sebbene Bennu abbia dimensioni molto più modeste, un suo impatto sarebbe sufficiente a generare un disastro climatico e ambientale globale. Lo studio suggerisce che un impatto potrebbe persino favorire la proliferazione di alcune forme di vita. Per esempio? Le diatomee, nei mari del Pacifico e dell’Antartico, grazie alla polvere ricca di ferro.
Rischio impatto? Uno su 2700
Fortunatamente, il rischio è remoto: le probabilità di un impatto si stimano in circa una su 2700 nei prossimi 157 anni. Tuttavia, come sottolineano gli scienziati, i modelli attuali non tengono conto degli effetti collaterali, come le emissioni di fuliggine e zolfo legate agli incendi boschivi. Proseguire con ricerche approfondite sarà fondamentale per comprendere meglio i rischi e l’impatto di simili eventi sul nostro pianeta.
Curiosità
Chef sexy, la nuova mania dei social: chi sono e perché fanno impazzire il web
Petto nudo, allusioni hot e milioni di follower: sui social spopola la nuova generazione di chef seducenti che trasformano la cucina in uno spettacolo a luci soffuse. Da Cedrik Lorenzen a Nara Aziza, ecco chi sono i protagonisti di questa tendenza virale.

Muscoli e mestoli, sguardi ammiccanti e piatti serviti con movenze da passerella. Non siamo su un set di un film patinato, ma nell’ultima frontiera dei social: gli chef sexy. Una nuova categoria di influencer che ha fatto breccia su milioni di utenti, mescolando in maniera sapiente food porn e seduzione esplicita. La ricetta? Pochi vestiti, molta consapevolezza del proprio sex appeal e una valanga di doppi sensi sparsi tra zucchero a velo e glassa.

Il fenomeno è ormai virale: il pubblico dei social non si accontenta più della sola bontà del piatto, vuole lo show, l’occhiolino, la battuta piccante mentre si impasta o si caramella. Uomini e donne che hanno fatto del corpo il loro ingrediente segreto e del fornello il palcoscenico perfetto per stuzzicare fantasie e palati.

Prendete Cedrik Lorenzen: chef (o presunto tale) con oltre 4,6 milioni di follower su Instagram e quasi 6 milioni su TikTok, diventato celebre per i suoi video in cui il petto nudo – da catalogo di fitness – è più protagonista del piatto finale. Tra colpi di frusta e spolverate di cacao, Cedrik gioca apertamente con le allusioni, mentre uno sguardo languido e una luce da set cinematografico completano l’opera.

Ma non è il solo a dominare la scena. Anthony, alias @thedonutdaddy, cavalca l’onda del successo con il suo stile da “bad boy” dei fornelli. I suoi muscoli scolpiti sono un must in ogni video, così come la voce roca che accompagna ogni gesto mentre impasta o decora dolcetti (rigorosamente a petto nudo). Il suo slogan non ufficiale? Donuts e testosterone a volontà.

Non mancano, ovviamente, le controparti femminili. Nara Aziza, ad esempio, incanta senza mai rinunciare a un abbigliamento ben studiato: vestiti aderenti che sottolineano le curve e una voce suadente che trasforma ogni ricetta in un gioco di seduzione. Nara ha capito perfettamente che il segreto non è solo “cosa cucini”, ma “come lo cucini” e, soprattutto, “come lo racconti”.

Il risultato è un cortocircuito perfetto tra cucina e sex appeal. Ogni piatto diventa occasione per una strizzata d’occhio al pubblico che, affascinato, si lascia travolgere da questo mix di cibo e sensualità. Il confine tra il food porn e il softcore, in certi casi, è sottilissimo.





E mentre le visualizzazioni schizzano alle stelle, il fenomeno divide. C’è chi storce il naso davanti a quella che definisce “l’ennesima spettacolarizzazione del corpo” e chi invece applaude al geniale marketing che ha saputo rivisitare la cucina in chiave pop e sexy, riportandola – letteralmente – sotto i riflettori.
Di certo c’è che gli chef sexy non cucinano solo piatti, ma veri e propri show virali, capaci di conquistare l’appetito… e non solo quello.
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