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Curiosità

Un cornetto per un sorriso: la dolce iniziativa che scalda i cuori a Foggia

Un barman foggiano ha diffuso il calore del “caffè sospeso” regalando cornetti a chi ne ha bisogno, ispirando un’ondata di solidarietà.

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    In un mondo sempre più frenetico, dove spesso si tende a guardare oltre le proprie difficoltà, un gesto semplice e spontaneo può fare la differenza. È quello che ha dimostrato Vito Di Tullio, titolare del Bar Life Coffee di Foggia, con la sua bellissima iniziativa del “cornetto sospeso“.

    Un cornetto di solidarietà che nasce dal cuore

    Stanco di vedere cibo buono andare sprecato e mosso dalla volontà di aiutare il prossimo, Vito ha deciso di apporre un cartello sulla saracinesca del suo bar con una scritta semplice ma efficace: “Prendine se ne hai bisogno“. Accanto, dei sacchetti contenenti due cornetti freschi, pronti per essere gustati da chi ne avesse bisogno. Questa bella idea, ispirata al tradizionale “caffè sospeso” napoletano, ha subito conquistato il cuore dei foggiani. In pochi giorni, la notizia si è diffusa sui social media, suscitando ammirazione e commozione.

    Il caffè sospeso: un gesto antico che si rinnova

    Il “caffè sospeso” è un’usanza napoletana che risale a molti anni fa. Chi poteva permetterselo, ordinava un caffè in più, pagandolo in anticipo, per offrirlo a chi si trovasse in difficoltà. Questo gesto semplice e generoso si è diffuso in tutto il mondo, diventando un simbolo di solidarietà e umanità. Dal caffè al pane, passando per i cornetti è la dimostrazione che la solidarietà non ha confini. Negli ultimi anni, infatti, il concetto di “cibo sospeso” si è evoluto, includendo non solo il caffè, ma anche altri alimenti come il pane, la pasta e la frutta. Molti panifici, ristoranti e supermercati hanno aderito a questa iniziativa, offrendo gratuitamente parte dei loro prodotti a chi ne ha bisogno.

    Un’onda di solidarietà che coinvolge tutti…i cornetti

    La storia di Vito Di Tullio dimostra che anche un piccolo gesto può avere un grande impatto sulla comunità. L’iniziativa del “cornetto sospeso” ha ispirato molte altre persone a fare del bene, dimostrando che la solidarietà è un sentimento che può unire le persone e creare un mondo migliore. E in effetti se ci pensiamo bene la solidarietà non costa nulla. Bastano un piccolo gesto e un cuore grande per fare la differenza.

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      Curiosità

      Il bacio: un’evoluzione dal grooming? Lo studio che svela l’origine ancestrale del gesto romantico

      Un’ipotesi affascinante e supportata dal professor Adriano R. Lameira dell’Università di Warwick: il bacio sarebbe l’eredità di pratiche ancestrali di grooming. Ma non tutti lo fanno: in molte culture è un tabù, mentre per altre il bacio resta una prova d’intimità.

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        L’origine del bacio potrebbe sorprendere: secondo un recente studio, il gesto romantico e intimo che oggi conosciamo avrebbe radici ben lontane dalle fantasie romantiche e andrebbe ricondotto al “grooming”, ovvero la toelettatura. Nelle società animali, e in particolare tra le scimmie, gli individui si spulciano e si puliscono a vicenda non solo per rimuovere parassiti, ma anche per rinsaldare i legami sociali e ridurre lo stress. E in alcuni primati, come gli scimpanzé e i bonobo, il grooming si estende persino alla bocca, unendo il movimento delle labbra a un tocco di suzione per pulire a fondo alcune aree del corpo.

        Secondo il professor Adriano R. Lameira, primatologo e fondatore del gruppo “ApeTank” dell’Università di Warwick, il bacio potrebbe essere la sopravvivenza evolutiva di questo gesto rituale di cura e legame. “Con la perdita della pelliccia nel nostro lignaggio, la funzione igienica del grooming si è ridimensionata, ma la fase finale, un contatto labiale, è rimasta e si è evoluta per segnalare affetto e unione in diversi contesti culturali,” spiega il professore.

        La pratica del grooming è infatti comune in molte specie animali, ma tra i primati antropomorfi assume caratteristiche che hanno un’importanza più strettamente sociale. Il bacio di riconciliazione, ad esempio, è riscontrato tra scimpanzé e bonobo, per i quali ha una funzione di riparazione dopo conflitti interni ai gruppi. “Anche nel nostro caso – prosegue Lameira – il bacio ha mantenuto la capacità di rafforzare relazioni significative e intimi legami sociali.” Tuttavia, a differenza degli umani, i baci tra primati restano episodici, riservati a contesti specifici, e non sono sempre presenti in altre specie o culture. Le scimmie cappuccine, ad esempio, manifestano affetto infilando le dita negli occhi dei compagni, mentre i gorilla e gli oranghi optano per abbracci e giochi senza mai arrivare al bacio.

        Un altro aspetto interessante è l’universalità del bacio: sembra comune in tutte le culture? Studi come quello di Jankowiak e colleghi (“Is The Romantic-Sexual Kiss a Near Human Universal?”) dimostrano che, su un campione di 170 culture, il bacio romantico è diffuso in meno della metà. Ci sono popolazioni per cui il bacio è quasi sconosciuto o considerato inappropriato; in altre, è riservato ai momenti più intimi, essendo influenzato dalle norme sociali.

        Per tracciare la storia culturale del bacio, Lameira porta come esempio gli antichi romani, che distinguevano il bacio in tre varianti precise: l’osculum, un bacio sulla guancia che rappresentava affetto sociale senza connotazioni romantiche; il basium, un bacio sulle labbra tra familiari stretti o amanti senza implicazioni erotiche; e infine il savium, un bacio di natura sessuale riservato ai partner romantici. Questa distinzione indica che il bacio, con il tempo, è divenuto un gesto complesso, in grado di significare affetto, amore, rispetto o desiderio, a seconda del contesto.

        Mentre restano ancora altre ipotesi sul perché l’essere umano si baci – come quella dell’allattamento materno o della premasticazione del cibo – il grooming appare sempre più coerente con la funzione sociale e di connessione del bacio. Nonostante gli sviluppi culturali, il bacio racchiude forse la traccia di quel “contatto labiale” primordiale, portandosi dietro il retaggio dei nostri antenati, che lo usavano per rinsaldare legami e consolidare i rapporti all’interno del gruppo. Così, ogni bacio che diamo potrebbe essere l’eco di una pratica antica quanto il bisogno umano di essere parte di una comunità.

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          Curiosità

          La “casa a un euro” è diventata una dimora dei sogni per chi sogna di fuggire e ricostruirsi una vita!

          E’ successo tutto dopo l’arrivo della carovana della rete britannica BBC che ha portato a Fornovolasco la trasmissione, mini serie tv “Amanda e Alan’s Italian Job”. Da quel giorno tutto è cambiato a Fornovolasco, piccolo comune della Garfagnana in provincia di Lucca.

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            E’ successo tutto dopo l’arrivo della carovana della rete britannica BBC che ha trasformato una casa a un euro in una casa da sogno. Ma come? Grazie alla mini serie tv “Amanda e Alan’s Italian Job” che ha fatto il miracolo. Da quel giorno tutto è cambiato a Fornovolasco, piccolo comune della Garfagnana in provincia di Lucca. Anni fa è apparso un annuncio ripreso dai giornali locali e nazionali. Era il periodo in cui sindaci di borghi sperduti e abbandonati mettevano in vendita a un euro ruderi le case diroccate pur di ridare vita ai paesi e combattere lo spopolamento.

            Prima c’era un rudere ma poi…

            Una di questa abitazione era già stata al centro degli onori della cronaca. Era stata scelta come “protagonista” della serie televisiva della BBC, “Amanda e Alan’s Italian Job“. Ovvero il programma dedicato alla ristrutturazione di vecchie case abbandonate nel centro storico di antichi borghi italiani. L’abitazione nella piccola frazione di Fornovolasco – nota per la presenza della “Grotta del Vento” – era entrata nell’occhio degli organizzatori della trasmissione. La casa infatti era stata scelta per il progetto locale “Case a 1 euro“, promosso dal comune per rilanciare il territorio. Dopo i primi contatti e la visita dei produttori di Voltage TV, l’ipotesi si trasforma in un reality a episodi. Grazie ai protagonisti Amanda Holder e Alan Carr, la serie racconta al pubblico le varie fasi della ristrutturazione.

            … il sogno si è avverato

            La ristrutturazione è durata mesi, durante i quali la troupe ha trovato accoglienza nel paese della Garfagnana e ha documentato l’avanzamento delle opere. Inoltre con l’aiuto di una squadra di artigiani e professionisti locali, ha realizzato un progetto davvero unico. Una vera rinascita per una abitazione destinata all’abbandono. Durante la presentazione del lavoro di restauro la produzione aveva comunicato la volontà di mettere in vendita la proprietà e devolvere i profitti in beneficenza. Ed ecco fatto. L’abitazione è in vendita. Al suo interno sono stati restaurati anche affreschi, travi in castagno a vista, pareti in pietra e piastrelle d’epoca. La “Casa a 1 euro” è stata trasformata in una dimora da sogno.

            Un annuncio immobiliare con i fiocchi

            Se stai cercando una casa vacanza italiana da sogno, adorerai la nostra nuova proprietà nascosta tra le colline della Toscana. Si trova nel borgo storico di Fornovolasco, nel comune della Garfagnana di Fabbriche di Vergemoli, affacciato sulle acque cristalline del torrente Turrite“. Recita l’annuncio immobiliare. “Magnifiche le viste dai suoi balconi e finestre sulle rapide e sulle montagne circostanti, appartenenti alla catena montuosa delle Alpi Apuane“. L’ agenzia immobiliare punta sui clienti internazionali per questi 155 mq completamente ristrutturati, 6 stanze, 2 camere, altrettanti bagni, balcone e giardino a disposizione, per la cifra di 220mila euro. Un affare.

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              Curiosità

              Dopo il “caffè sospeso” a Napoli arriva quello “ballato” negli USA (video)

              «Caffè gratis a chi entra ballando»: questa l’originale e divertente iniziativa di un locale nel Massachusetts per trasmettere allegria. Certamente una trovata di marketing, in grado anche di far spuntare un sorriso sui visi degli avventori.

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                Una lodevole iniziativa di un bar, alla risposta di un nuovo trend che spopola sui social, specialmente su TikTok. L’iniziativa si chiama “Caffè gratis solo se entri ballando”, lanciata da un piccolo locale degli Stati Uniti. Un bar di Middleborough ha dato il via a questa iniziativa, una sorta di nuova frontiera del marketing che promette una bevanda gratuita a tutti coloro che balleranno per almeno cinque secondi entrandovi.

                Quei mattacchioni degli americani

                L’idea non poteva che spopolare sui social, trasformando un locale tranquillo in un palcoscenico improvvisato dove chiunque può esibirsi. Iniziativa semplice ma geniale che, sfruttando la vetrina dei social, ha portato un sorriso e una ventata di freschezza nella vita di molti. A volte basta poco per rendere il mondo un posto più divertente, anche se solo per qualche istante.

                Il contagio del ballo

                L’idea è nata grazie all’inventiva del proprietario del bar chiamato Coffee Milano Café: con un semplice cartello e una telecamera, ha dato vita a una vera e propria festa. I video dei clienti che si esibiscono in balli più o meno coordinati hanno fatto il giro del web, conquistando migliaia di visualizzazioni. Vedere ballare gli altri è un’esperienza contagiosa, come ridere o sbadigliare: chidere a Nanni Moretti che sul ballo ha scritto una delle scene più divertendi del suo capolavoro Caro diario

                L’epidemia danzerina del 1518 a Strasburgo

                Ancora oggi, a distanza di oltre cinque secoli, a Strasburgo si è svolto quello che, con una punta di ironia, è ricordato come il ballo più lungo della storia. Detta così può sembrare una cosa positiva… anche se in realtà le cose non andarono esattamente in questo modo. Stiamo parlando, infatti, di una vera e propria “piaga”, un’epidemia che, dopo tutto questo tempo, non trova spiegazioni plausibili ma che, per le sue caratteristiche, viene ricordata come una pagina di storia estremamente singolare. Durante una calda giornata d’estate, una donna scende in strada e inizia a ballare in modo sgraziato e piuttosto divertente, senza fermarsi per ore e ore. Nel giro di qualche settimana, non è più sola. Tante altre persone, come lei, vengono prese da quei movimenti frenetici, finché la situazione non si fa così preoccupante da costringere le autorità a prendere provvedimenti.

                Marketing creativo

                Quello della caffetteria americana rappresenta un successo inaspettato, che dimostra anche come la fantasia e la voglia di divertirsi non possiedano età. Anche le piccole imprese possono fare la differenza, basta trovare un’idea originale e la voglia di mettersi in gioco. L’idea è nata da Josh Rashid, titolare del bar, che ha deciso di rielabora la promozione di una pizzeria vicina alla propria attività, che regalava appunto una pizza gratis a chi sarebbe entrato nel ristorante ballando. E lui l’ha semplicimente riutilizzata con i caffè, appendendo un cartello fuori al bar sui cui ha spiegato l’iniziativa. Non soltanto collezionando migliaia di like su Instagram e su TikTok, ma raddoppiando anche la clientela pagante.

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