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Vienna, città LGBTQI+ anche nello sport: arrivano gli EuroGames

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    Dopo essere stata appena nominata la città più vivibile del mondo per la terza volta consecutiva, Vienna rappresenta un luogo votato alla modernità, dove il concetto di diversità rappresenta un valore che arricchisce l’esperienza e non un pericolos limite da azzerare.

    Per valorizzare l’inclusione sportiva

    Non a caso proprio qui, fino al 20 luglio, la capitale austriaca sta ospitando gli EuroGames, un evento che valorizza l’inclusione e l’uguaglianza attraverso lo sport. La manifestazione vede coinvolti circa 4.000 atlete e atleti – ovviamente LGBTQI+ – provenienti da tutte le parti del mondo.

    Vienna è coinvolta in ogni zona

    EuroGames si pone come obiettivo quello di  ridurre il predominio maschile nello sport. Quattro delle 35 discipline in cartellone – bowling, bridge, minigolf, squash – saranno organizzate senza specificità di genere, mentre le arti marziali e il roller derby saranno rivolti specificamente ad atlete e partecipanti non-binary. Le gare si stanno svolgendo in oltre 20 location in tutta la città e sono accompagnate da eventi correlati, concerti, proiezioni cinematografiche e dibattiti.

    Una città dalla mentalità molto aperta

    EuroGames si aggiunge a una serie di eventi LGBTQI+ di risonanza globale, come il Vienna Pride, il Ballo dell’Arcobaleno e la Fetish Week. Vienna è una città accogliente e aperta a tutti, tutto l’anno, grazie ad attrazioni culturali, bar, locali, ristoranti e club dove ognuno può sentirsi libero di essere sé stesso. Non a caso la città non possiede un unico quartiere gay, come spesso accade in altri metropoli: nei ristoranti, musei, luoghi di cultura e della nightlife ogni tipo di orientamento sessuale è benvenuto un po’ dappertutto.

    Luoghi da non perdere

    Se vi doveste recare a Vienna, non necessariamente per gli EuroGames, comunque non perdetevi il castello del Belvedere, residenza estiva del Principe Eugenio di Savoia, generale che non nascose la propria omossessualità. Da vedere anche l’Opera di Stato (Wiener Staatsoper), progettata e costruita dalla coppia di architetti gay Eduard van der Nüll e August Sicard von Sicardsburg. Per una sosta piacevole c’è il Café Savoy, tradizionale caffetteria viennese a due passi dal vivace distretto di Naschmarkt o l’Albertina Modern, dove fino al 18 agosto va in scena The Beauty of Diversity, mostra di opere realizzate da artiste donne, LGBT, black e aborigene. Sono disponibili passeggiate storiche a tema LGBTQI+, che portano i visitatori attraverso altri luoghi di rilevanza per la comunità arcobaleno.

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